Avremo un’ultima ondata primaverile e come sarà l’estate 2023 sul fronte meteo? In merito si è espresso Giulio Betti, ben noto meteorologo e climatologo presso LaMMA, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale, e Istituto di Biometeorologia del Cnr. Proviamo a offrirvi di seguito un quadro generale dei prossimi mesi, per quanto si tratta al momento di previsioni altamente indicative.
Meteo: instabilità a giugno
Quella del 2022 è stata di certo un’estate particolarmente instabile e da questo punto di vista pare improbabile assistere a una vera e propria ripetizione di tali fenomeni atmosferici. Secondo Betti, giugno è destinato a essere il mese dal meteo più incerto. Ciò sarà causato dagli effetti delle alte pressioni sul Nord Europa.
L’intera Italia potrebbe ritrovarsi, quindi, a fronteggiare episodi di instabilità ben diffusi, che però dovrebbero tendere a concentrarsi sulle regioni del Centro-Sud. Nello specifico si parla di una distribuzione irregolare delle piogge, mentre le temperature saranno nel complesso superiori alla media. Attendiamoci, dunque, gran caldo e precipitazioni diffuse. Una situazione nel complesso contenuta, priva di condizioni estreme allarmanti.
Come sarà l’estate 2023
Alle incertezze di giugno si contrappongono le quasi certe elevate temperature di luglio e agosto 2023. Giulio Betti sottolinea come gli italiani assisteranno a un crescendo termico, a partire soprattutto dalla seconda metà del settimo mese. La media sarà superata in maniera costante, ben più frequente di giugno, per poi toccare delle vette fuori standard ad agosto. E per quanto riguarda la pioggia? Le precipitazioni saranno nella norma.
Non dovremmo andare incontro a ondate di calore nel corso del prossimo mese, considerando come l’anomalia termica, in linea generale, pare possa concretizzarsi in circa +1°C. Una media valida principalmente per le regioni del Centro-Nord Italia, con possibili superiori innalzamenti al Sud.
Differente invece il discorso per quanto concerne agosto 2023, che avrà temperature al di sopra della media in tutta la Penisola, isole comprese. Le ondate di calore potrebbero rappresentare una problematica alla quale far fronte in maniera ripetuta e costante, a differenza delle precipitazioni. Queste infatti saranno sporadiche e di scarsa intensità. Nulla di allarmante, dunque, il che rappresenta motivo di sollievo soprattutto per i territori già ampiamente colpiti e danneggiati, come l’Emilia-Romagna e non solo. Il meteo offrirà una tregua, dunque, anche per garantire i necessari tempi di ricostruzione.