Maltempo in Toscana, l’Italia tra i Paesi meno assicurati: il 55% delle case è a rischio

Un disastro come troppi ne stanno accadendo: il nostro Paese è impreparato a tutelarsi economicamente

Pubblicato: 24 Settembre 2024 10:40

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il disastro avvenuto in Toscana rigetta luce sui problemi da maltempo, i necessari aiuti e interventi preventivi, così come le assicurazioni sulla casa. Il cambiamento climatico sta rendendo tali eventi tutt’altro che sporadici. La loro regolarità, anno dopo anno, sta mettendo parte del Paese in ginocchio. Di seguito una fotografia dell’Italia in relazione alle polizze sottoscritte.

Maltempo in Toscana

I vigili del fuoco sono intervenuti nelle province di Pisa e Livorno a causa dei disastri provocati dal maltempo. Le forti piogge hanno messo a repentaglio la vita di alcuni automobilisti, incastrati nelle proprie vetture. Interi borghi sommersi dall’acqua, con criticità estreme a Montescudaio (Pisa), San Vincenzo (Livorno) e Castagneto Carducci (Livorno).

Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, si è così espresso in merito: “Sono stati superati i 219 mm di pioggia nelle ultime 6 ore a San Vincenzo, 215 mm a Castagneto Carducci, superiori a quello che cade di media in uno dei mesi più piovosi dell’anno. Oltre 5500 fulmini caduti nelle ultime 6 ore. In aumento i fiumi della zona a causa dell’intensa perturbazione, che si sta spostando verso Siena nel corso della prossima ora”.

Quanto spendiamo per i disastri naturali

Gli eventi atmosferici incredibili, imprevedibili nella portata e devastanti non rappresentano una novità per l’Italia. Il vero dramma è la vicinanza temporale degli stessi nel corso degli ultimi anni. Qualcosa che dovrebbe stendere un velo su qualsiasi argomentazione che miri a smentire il cambiamento climatico in atto.

Stando all’analisi di Prometeia, dal 1946 al 2019 l’Italia avrebbe speso 308 miliardi di euro. Ciò al fine di poter intervenire e ripagare in seguito a terremoti, eruzioni ed eventi meteorologici estremi. La situazione è però cambiata radicalmente negli ultimi anni. I disastri sono divenuti una sorta di appuntamento meteo, come il gran caldo d’estate. Dinanzi a tale condizione, il governo di Giorgia Meloni sembra fare un passo indietro. Non ci si può permettere di aiutare tutti ed ecco la spinta verso le assicurazioni sulla casa.

Italia non assicurata

Che rapporto ha l’Italia con le assicurazioni sulla casa? A conti fatti è davvero pessimo. Stando a quelli che sono i dati europei, infatti, il nostro è uno dei Paesi meno coperti da polizze contro le catastrofi naturali. Si registra un lieve aumento, con l’attuale quota stimata di 2,1 milioni di casi. Ciò rappresenta il 5,9% delle abitazioni. Una percentuale “generosa” perché si considera l’intero stivale. Cosa accade, però, se si prende in considerazione il solo Sud? La quota scende al 2%.

Un tema che negli ultimi mesi è divenuto di grande attualità, dall’area settentrionale a quella meridionale. Basti pensare al caso dei Campi Flegrei, per poi arrivare a parlare delle recenti alluvioni. I dati del Cnr sono devastanti e non possono essere ignorati. Un cambio di rotta è necessario, magari con aiuti atti a indirizzare le famiglie a un’auto tutela, che non può però in alcun modo esimere il governo da interventi sostanziali, preventivi e postumi (così come da controlli sull’operato in ambito locale).

Si evidenzia che il 55% delle case in Italia si trova in aree potenzialmente in pericolo. Inondazioni ed eventi atmosferici sono parte del problema, ma non rappresentano la totalità. Si pensi ad esempio al rischio terremoti che, statisticamente parlando, sono i più gravosi in termini di vite umane e di costi economici.

Quanto costa un’assicurazione contro i danni atmosferici

In termini di spesa per famiglia, si richiede una media di 130-140 euro annui per un’assicurazione contro i disastri ambientali. Un costo ovviamente più elevato in determinate aree. Si pensi a Emilia-Romagna, Toscana e Campania, ad esempio. Posizione e stato dell’abitazione sono infatti fattori chiave per determinare la quota da saldare.

L’obbligo assicurativo è già stato introdotto ma non riguarda i comuni cittadini. Lo sguardo è rivolto alle imprese, come precisato dalla Legge Finanziaria 2024. Entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2025.

La copertura riguarderà i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, impianti, fabbricati, macchinari e attrezzature, sia industriali che commerciali. A patto che tutto ciò sia iscritto a bilancio, ovviamente. Al momento l’esecutivo prevede una copertura del 5% del totale.

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