Briatore contro i balneari in Puglia per i prezzi negli stabilimenti: “Sembra Montecarlo”

Flavio Briatore ha attaccato i balneari pugliesi a causa dei prezzi degli stabilimenti che, a suo dire, sarebbero adatti a strutture di lusso

Pubblicato: 21 Luglio 2024 15:39

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

L’imprenditore Flavio Briatore ha duramene criticato gli stabilimenti balneari pugliesi e i loro gestori per i prezzi eccessivi di lettini e ombrelloni in vista del picco della stagione estiva. Il proprietario del Twiga ha sottolineato che determinate offerte sarebbero state al livello di strutture di lusso, quindi inadeguati per quanto offerto alla clientela.

Dura la risposta degli imprenditori balneari della Puglia, di cui ha preso le difese anche la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, originaria della regione, che ha sottolineato come gli standard delle strutture sia molto cambiato e migliorato negli ultimi anni e che quindi i prezzi si siano adeguati. Altri hanno sottolineato come i prezzi pugliesi siano ancora relativamente bassi rispetto al resto d’Italia, smentendo le parole di Briatore.

Briatore critica i balneari pugliesi: prezzi troppo alti

L’imprenditore Flavio Briatore ha attaccato i prezzi e i servizi degli stabilimenti balneari in Puglia. Durante la trasmissione Zona Bianca di Rete 4, Briatore ha espresso i suoi dubbi sul livello delle strutture della regione, sottolineando anche gli aumenti nei prezzi.

“La gente la puoi anche pigliare in giro, poi devi dare un servizio: 60 euro per quei bagni li mi sembra una follia. Prezzi uguali ai nostri di Montecarlo” le parole esatte dell’imprenditore, che hanno causato una forte polemica nei suoi confronti.

I balneari sono al centro di una discussione politica e di uno scontro tra Governo italiano e Unione europea. L’Ue vuole che l’Italia liberalizzi il mercato delle concessioni delle spiagge, da decenni in mano a imprenditori che le vedono automaticamente rinnovate senza la possibilità che siano messe a gara. I detentori di queste concessioni sono però contrari all’apertura e hanno minacciato uno sciopero durante il periodo estivo.

La risposta degli imprenditori della Puglia

Le parole di Briatore sono state immediatamente seguite da alcune nette risposte da parte di esponenti rappresentanti degli imprenditori balneari pugliesi. In molti hanno sottolineato che i prezzi in Puglia sono ancora relativamente  bassi rispetto ad altre zone d’Italia, arrivando anche a 15 o 20 euro, lontani comunque dalle cifre ipotizzate dall’imprenditore proprietario del Twiga. Tra questi anche Antonio Capacchione, presidente nazionale del sindacato balneari Silb, che ha attaccato direttamente Briatore.

È una polemica strumentale, capisco il suo modo di fare, così vuole entrare nel personaggio, funzionale a fare notizia e marketing personale per le sue aziende, questo modi di attaccare la Puglia mi sembra fazioso. Noi in Puglia abbiamo un’offerta diversificata, c’è il sud che è più caro, pochi stabilimenti attrezzati e molta domanda internazionale e ciò determina un aumento delle tariffe” ha dichiarato Capacchione

Alla sua voce si è unita anche quella di Marina Lalli, pugliese e presidente di Federturismo Confindustria: “Contrariamente a Briatore ritengo che nella nostra Puglia al prezzo corrispondono i servizi anche perché quando un imprenditore vuole esagerare senza dare un sevizio coerente viene messo fuori dal mercato all’istante perché le recensioni on line subito ti smascherano. Chi fa il contrario ha vita breve. Invece le nostre eccellenze stanno dimostrando di avere vita lunga, ciò vuol dire che sono capaci di tenere in equilibrio servizi e prezzi” ha voluto precisare Lalli.

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