Giorgia Meloni mette all’asta oltre 270 regali, tra gioielli e tappeti: il valore

Oltre 270 doni alla presidente del Consiglio saranno messi all’asta: dalla parure libica al foulard di Rama, fino a tappeti e gioielli

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Vanno all’asta i doni di rappresentanza ricevuti da Giorgia Meloni durante i suoi viaggi ufficiali all’estero. Il ricavato potrà essere devoluto ad associazioni e organismi senza scopo di lucro.

Si tratta di oltre 270 regali, come emerso lo scorso 3 maggio dall’elenco depositato alla Camera dei deputati in seguito a un’interrogazione del deputato Francesco Bonifazi. Gli oggetti più preziosi vengono conservati in un caveau, mentre non possono essere trattenuti quelli con un valore oltre i 300 euro. A fine ottobre il segretario generale di Palazzo Chigi ha disposto la vendita dei beni e nei giorni scorsi è arrivata la delibera che ha affidato il servizio di gestione dei doni di rappresentanza alla società Bertolami Fine Art Srl.

Doni di rappresentanza all’asta

Il decreto del segretario generale della Presidenza del Consiglio, datato 24 ottobre 2025, ha stabilito la messa all’asta, quindi la vendita, dei doni istituzionali di rappresentanza ricevuti dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Con la delibera è stato affidato il servizio di gestione della vendita dei doni alla galleria d’arte romana Bertolami Fine Art Srl.

La vendita sarà battuta in una delle sedi istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ci sarà ampia partecipazione, sia in presenza che in modalità virtuale.

Sempre nel decreto si legge che il corrispettivo contrattuale è dato dalla percentuale offerta in sede di affidamento, pari al 5%, che sarà applicata sui proventi della vendita dei beni. Per questo il corrispettivo verrà determinato solo dopo l’espletamento della procedura di vendita e, in ogni caso, il valore della procedura non potrà superare 40.000 euro.

Quali sono i doni all’asta?

Non è ancora stata divulgata la lista completa dei doni che andranno all’asta, ma al suo interno ci saranno la parure di gioielli ricevuta dalla Libia, il paio di scarpe di pitone blu e tacco oro, il tablet donato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ancora, nella lista dei 270 doni superiori al valore di 300 euro, potrebbero esserci:

Potrebbe comparire anche il foulard donato dal primo ministro albanese Edi Rama e il primo regalo ricevuto al G20 di Bali nel novembre 2022, ovvero la veste tradizionale delle donne del Kerala donata da Narendra Modi. Un altro vestito le sarebbe stato regalato da Marcel Ciolacu, un abito tradizionale donato dall’ex primo ministro della Romania, composto da una camicia di lino con croci rosse.

Potrebbero esserci anche, a seconda del valore riconosciuto, la statuetta di Javier Milei con la motosega in mano, un sacco di riso del Pakistan e dei piccoli cammelli libici.

Altri regali di valore potrebbero essere il servizio da tè in porcellana regalato dal premier ungherese Viktor Orbán e la ciotolina di ceramica regalata dall’ex presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Qual è il valore di tutti i doni?

Il valore complessivo dei doni non è stato ancora divulgato, perché spetterà alla galleria d’arte romana che ha ottenuto l’appalto decidere il loro valore.

Bertolami Fine Art Srl ha ottenuto l’appalto da 40.000 euro, offrendo come corrispettivo il 5% sui proventi della vendita. Si stima che dalla vendita dei doni di rappresentanza sarà possibile ricavare circa 800.000 euro.

Quando si terrà l’asta?

Le stanze di Palazzo Chigi adibite a deposito sono ormai piene e la decisione di mettere all’asta tutto ciò che ha un valore superiore a 300 euro si è resa necessaria per fare più spazio. I beni più preziosi restano però conservati all’interno di un caveau.

L’asta si terrà tra gennaio e giugno 2026.

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