Guai per la Roma, anche fuori dal campo. Dopo i mesi di caos nella guida tecnica con l’avvicendamento di tre allenatori in panchina, la squadra affidata a Claudio Ranieri ha dato un primo segnale di rinascita tornando alla vittoria in campionato. Ma mentre i giallorossi cercano di emergere dalle sabbie mobili della zona retrocessione, i problemi del club oltrepassano anche i confini del rettangolo di gioco: la società ha messo a bilancio una sanzione da 3 milioni di euro prevista dalla Uefa per violazione del Fair play finanziario (Fpf).
La multa
La Roma, infatti, è tra gli otto club, nei quali figura anche l’Inter, che nel 2022 hanno firmato un Settlement Agreement con l’organismo del calcio europeo impegnandosi a mantenere entro determinati limiti il bilancio e il costo della rosa.
L’obiettivo fissato dal club giallorosso con la Uefa è di non superare alla fine del 2026 i 60 milioni di deficit aggregato.
Nell’esercizio 2023/2024 la società capitolina ha fatto segnare perdite a livello consolidato per 81,4 milioni di euro, in miglioramento di 2o milioni rispetto ai -120 milioni registrati nel bilancio chiuso al 30 giugno 2023, nel quale, fa sapere, è stata già accantonata la multa di circa 3 milioni di euro per non aver rispettato negli anni passati i paletti del Fair play finanziario.
Come spiegato dalla Roma, l’accordo transattivo di 4 anni stretto con l’organo di controllo finanziario sui club europei, che prevede in ogni esercizio degli obiettivi per il rientro nel regolamento del Fpf entro la stagione 2025/26, comprende anche un sistema di sanzioni pecuniarie e sportive, in rapporto al peso della violazione.
“In particolare – si legge nell’ultimo bilancio della società, riportato da Calcio e Finanza – prevede un Contributo Finanziario incondizionato di 5 milioni, già trattenuto dalla Uefa durante la stagione 2022/23, e solo in caso di mancato rispetto di specifici obiettivi finanziari per importi eccedenti determinati buffer nel quadriennio 2022-2025″ ulteriori 30 milioni, variabili e proporzionali rispetto a eventuali infrazioni, che equivalgono al restante 85% della sanzione già stabilita.
“A tale riguardo – si specifica – l’AS Roma ha rispettato il target finanziario previsto per i periodi di rendicontazione terminati a giugno 2022 e 2023. In virtù dei risultati conseguiti nella stagione 2022-23 è pagata una sanzione pecuniaria pari a 2 milioni di euro” e di 3 milioni nell’esercizio successivo.
Il bilancio
Secondo quanto emerso dall’ultimo bilancio, in generale la Roma ha registrato nella stagione 2023/24 ricavi per 301,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 277,0 milioni del 2022/23, nonostante le entrare in calo sui diritti Tv, dai 109 milioni della scorsa stagione ai 104,1 milioni di euro dell’attuale, ma con la spinta proveniente dall’aumento di 70 milioni dei ricavi commerciali e di 55,4 milioni di quelli da gara a 55,4 milioni. Dalla vendita dei calciatori, inoltre, sono arrivate nella scorsa stagione 25 milioni di plusvalenze.
Dall’altra parte, i costi nell’annata 2023/24 della società giallorossa sono saliti a 366,2 milioni di euro dai 348,7 milioni di euro della stagione precedente, con una buona fetta costituita da salari e stipendi del personale, in netta crescita da 173 milioni a 202 milioni di euro, dei quali 150,6 milioni di contratti ai calciatori (25 milioni in più del 2022/23) e 22 milioni come compensi allenatori (+5 milioni) nell’anno in cui José Mourinho è stato sostituito da Daniele De Rossi.