In Italia potrebbero esserci più casi Covid rispetto a quelli che, ogni giorno, sono inseriti nel bollettino congiunto dell’Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute. È questo il timore degli esperti, tra virologi e infettivologi, che hanno lanciato l’allarme sui positivi nascosti in giro per l’Italia poiché risultati negativi a dei test fai-da-te utilizzati sempre più spesso nelle case degli italiani per l’autodiagnosi del virus.
Covid, l’allarme degli esperti
Nelle ultime settimane il governo ha allentato le misure restrittive riguardati il Covid-19 e, in tutta risposta, gli italiani avrebbero cominciato a rilassarsi e a calare l’attenzione su tutte quelle buone maniere che avevano permesso di arginare i contagi. Infatti si fa sempre meno uso di mascherine e gel igienizzanti, con gli acquisti che calano sempre di più di settimana in settimana. Non un buon segnale per gli esperti, che sono altamente preoccupati per l’elevata contagiosità delle nuove varianti del virus (qui vi abbiamo parlato di quelli che sono i sintomi di Omicron 5).
Ma dall’altra parte ad aumentare drasticamente sono stati gli acquisti dei tamponi fai-da-te, con sempre più italiani che preferiscono sottoporsi al test tra le mura domestiche invece di recarsi in farmacia per avere l’esito. Secondo i dati delle vendite in farmacia, elaborati da IQVIA, dal 13 al 19 giugno sono stati spesi 4,5 milioni di euro in tamponi e test, pari a +17,5% rispetto alla settimana precedente (qui vi abbiamo parlato di alcuni test che dicono se siamo immuni al Covid).
In questo quadro, che può presto divenire allarmante, il segretario di Federfarma Roberto Tobia ha sottolineato: “Dopo un periodo di calo, stiamo vedendo un nuovo aumento di tamponi Covid effettuati in farmacia. Ma soprattutto un aumento molto considerevole dei test fai-da-te che non permettono di avere una reale percezione della circolazione reale del virus in questa nuova ondata determinata”.
Le stime sulla diffusione
L’ultimo bollettino Covid, di martedì 21 giugno 2022, ha registrato 62mila nuovi casi per un totale di quasi 600mila attualmente positivi in Italia. Ma i tamponi fai-da-te, come detto, avrebbero celato numerosi casi che, non risultando al sistema sanitario nazionale, non sono conteggiati nei dati giornalieri.
Cesare Cislaghi, presidente della Società italiana di epidemiologia, ha infatti denunciati che i testi di autodiagnosi non solo starebbero falsando i conti, ma avrebbero fatto passare in sordina centinaia di migliaia di casi. Allo stato attuale, secondo l’esperto, si può supporre che i positivi in Italia sarebbero circa un milione, oltre 400mila pazienti in più rispetto a quelli conteggiati da Iss e Ministero.
Lo studioso ha quindi spiegato: “L’esito positivo del test di autodiagnosi spesso non è comunicato dai cittadini, direi cioè che ci sono almeno tanti contagi autodiagnosticati e non denunciati rispetto a quelli invece notificati”.
Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, ha sottolineato che con i dati correnti l’Italia starebbe attraversando una nuova ondata, con l’attenzione da spostare principalmente su Omicron 5 che, seppur con sintomi minori, ha un grado di trasmissione elevato. Dunque non bisogna abbassare la guardia e mantenere indossata la mascherina in tutti quei casi in cui non è obbligatorio ma comunque fortemente raccomandata (qui vi abbiamo spiegato dove resta obbligatoria la mascherina fino al 30 settembre).