Un altro richiamo ha interessato il latte fresco della Latteria Soresina che, dopo quello subito dagli scaffali di Esselunga, deve fare i conti col ritiro del proprio prodotto da altri supermercati italiani. Ancora una volta, infatti, viene segnalata una criticità col latte, sia pastorizzato intero sia parzialmente scremato, per “gusto anomalo”.
Ma da quali supermercati è stato ritirato il latte e cosa fare? A renderlo noto è stato il Ministero della Salute, con una nota di richiamo dettagliata sui sette prodotti richiamati.
I lotti interessati dal ritiro
Attraverso un documento di sette pagine il Ministero della Salute ha reso noto il richiamo del latte Soresina. Si tratta dello stesso che è stato protagonista del richiamo dagli scaffali di Esselunga, venduto nella linea pastorizzato intero e parzialmente scremato.
Anche la nota di richiamo più recente riguarda gli stessi prodotti, chiamando però in causa altri supermercati. Si tratta di Unes, Migross, Carrefour e Iper. I prodotti interessati sono i medesimi, prodotti dalla società Latteria Soresina di via dei Mille, con marchio di identificazione dello stabilimento IT 03 171 CE.
Nello specifico si tratta di:
- Latte Fresco Pastorizzato Intero di Alta Qualità – Bottiglie in pet da 1 litro, prodotto per Unes Maxi (Viale dell’Industria 1, 20055 – Vimodrone, Milano);
- Latte Fresco Pastorizzato parzialmente scremato – Bottiglie in pet da 1 litro, prodotto per Carrefour (GS S.p.A. Via Caldera 21, 20153 Milano);
- Latte Fresco Pastorizzato parzialmente scremato – Bottiglie in pet da 1 litro, prodotto per Migross S.p.A (Via P. Vassanelli, 21/23, 37012 – Bussolengo, Verona)
- Latte Fresco Pastorizzato parzialmente scremato – Bottiglie in pet da 1 litro, prodotto per Iper S.p.A (Via Ponchielli 7 – 20129 – Milano);
- Latte Fresco Pastorizzato parzialmente scremato – Bottiglie in pet da 1 litro, prodotto per Unes Maxi (Viale dell’Industria 1, 20055 – Vimodrone, Milano).
Tutti i prodotti hanno la stessa data di scadenza, 9 maggio 2024. L’avvertenza è di non consumare il prodotto e di riconsegnarlo al punto vendita dove è stato acquistato e contattare il “servizio cortesia”.
La precisazione da Soresina
Ma cosa sta succedendo quindi presso gli stabilimenti di via Dei Mille a Soresina, dove viene prodotto il latte dell’omonima azienda? La società ha fatto sapere che i ritiri sono stati richiesti a scopo precauzionale, perché anche se consumato il latte non arrecherebbe alcun problema alla salute.
Nello specifico si tratterebbe di un problema di tipo organolettico, con la materia prima che sarebbe stata alterata causando un cattivo gusto del latte. E i lotti interessati dal richiamo sono esclusivamente quelli prodotti in un solo giorno, ovvero tutti quelli che si trovano negli scaffali dei supermercati con data di scadenza del 9 maggio 2024.
L’attenzione del Ministero sulla sicurezza alimentare
Come detto, la sicurezza alimentare è messa al primo posto dal Ministero della Salute che vigila come meglio può sulla qualità dei prodotti venduti nei supermercati. Nello specifico questo meccanismo è possibile grazie agli operatori del settore alimentare (OSA) che hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare un prodotto dal mercato.
In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve provvedere al richiamo, cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute.