I sondaggi politici non fotografano particolari cambiamenti tra le preferenze di voto degli italiani. La settimana appena trascorsa è stata rovente e caratterizzata dalle agguerrite critiche a Giorgia Meloni e alla maggioranza da parte di Elly Schlein e Giuseppe Conte in Aula, mai così infervorati dall’inizio della XIX legislatura. L’opposizione sembra più compatta che mai e sembra aver (ri)trovato la voce a un mese dall’inizio del nuovo giro di elezioni, che partirà con le regionali in Sardegna. I numeri indicano un trend di lieve flessione per la maggioranza e una lenta crescita del centrosinistra. Crisi passeggera o è l’inizio del disinnamoramento degli italiani per la premier?
Supermedia YouTrend/Agi: chi sale e chi scende
La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, con le rilevazioni realizzate dal 10 al 24 gennaio. Prende in considerazione i dati forniti da Eumetra, Euromedia, Noto, SWG e Tecnè.
Al primo posto dell’ideale classifica dei partiti più apprezzati dagli italiani è ancora Fratelli d’Italia, che ha un vantaggio netto sulle altre forze politiche. Nonostante le accese discussioni in Aula, il consenso per Giorgia Meloni rimane sostanzialmente immutato, anche se continua a registrarsi un calo dei numeri.
Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono sempre al secondo e al terzo posto della lista dei partiti che prenderebbero più voti se si andasse alle urne oggi, e insieme ai Verdi e Sinistra Italiana arrivano a guadagnare mezzo punto percentuale rispetto al mese scorso.
Anche Lega e Forza Italia mostrano segni di stanchezza. Fuori dal perimetro della maggioranza troviamo il Terzo Polo che viaggia su due velocità, cala Azione e sale Italia Viva, e +Europa che perde consenso.
Le percentuali delle intenzioni di voto nei sondaggi politici
Di seguito le preferenze espresse dagli italiani rispetto a ogni lista e il confronto con l’ultima Supermedia YouTrend e Agi del 2023, quella del 28 dicembre:
- Fratelli d’Italia: 28,7% (-0,1%);
- Partito Democratico: 19,5% (+0,2%);
- Movimento 5 Stelle: 16,5% (+0,2%);
- Lega: 8,6% (-0,2%);
- Forza Italia: 7% (-0,1%);
- Alleanza Verdi e Sinistra Italiana: 3,8% (+0,1%);
- Azione: 3,4% (-0,4%);
- Italia Viva: 3,1% (+0,1%);
- +Europa: 2,1% (-0,4%);
- Italexit: 1,7% (+0,1%);
- Unione Popolare: 1,3% (=);
- Noi Moderati: 1,2% (+0,1%).
Supermedia dei sondaggi politici: le percentuali delle coalizioni
È chiaro come i partiti del centrodestra stiano perdendo consensi nell’ultimo periodo, ma i dati storici dalle elezioni a oggi mostrano in realtà percentuali ben superiori per la coalizione di maggioranza. Di seguito la situazione odierna:
- Centrodestra: 45,6%;
- Centrosinistra: 25,5%;
- Movimento 5 Stelle: 16,5%;
- Terzo Polo: 6,5%;
- Altri: 5,9%.
Alle scorse elezioni, invece, le preferenze degli italiani erano ripartite come segue tra le varie coalizioni:
- Centrodestra: 43,8%;
- Centrosinistra 26,1%;
- Movimento 5 Stelle: 15,4%;
- Terzo Polo: 7,8%;
- Altri: 6,9%.
I partiti minori appaiono dunque meno rilevanti, mentre Carlo Calenda e Matteo Renzi non riescono a mostrarsi particolarmente attrattivi per gli elettori dalla scissione. Gli equilibri dei principali partiti di opposizione rimangono precari, con il centrosinistra e i pentastellati che perdono e acquistano i rispettivi elettori.
Nonostante lo scontro tra Schlein e Meloni alla Camera sui fondi destinati alla Sanità e sulle privatizzazioni, vero evento politico della settimana, non cambia particolarmente il consenso per la premier e i suoi alleati. Il trend è dunque in negativo solo in relazione al breve periodo. Le opposizioni dovranno aspettare prima di poter cantare vittoria.