Il leader del M5s Giuseppe Conte attacca il segretario del Pd, Enrico Letta, in quello che sembra l’addio definitivo al “campo largo” e lancia la corsa in solitaria alle prossime elezioni. Tira un’aria da resa dei conti nel Movimento: mentre il presidente risponde all’ex alleato con un post durissimo, il garante Beppe Grillo rinnega una volta per tutte lo scissionista Luigi Di Maio.
M5s contro tutti verso le elezioni: le parole di Grillo su Di Maio
“Ci vuole una nuova interpretazione della politica e vi dico la verità” dice il co-fondatore dei cinque stelle riapparso con un video pubblicato sul suo blog a pochi giorni dalla caduta del governo. “Tutti questi sconvolgimenti, queste defezioni nel nostro Movimento, queste sparizioni sono provocate da questa legge (dei due mandati, ndr) che è innaturale, che è contro l’animo umano. C’è gente che fa questo lavoro, entra in politica per diventare poi una ‘cartelletta’” dice Grillo nel suo discorso rilanciato sui social.
“Gigino ‘a cartelletta’ (Luigi Di Maio, ndr) ora è di là che aspetta il momento di archiviarsi in qualche ministero della Nato – è la rivalsa del comico nei confronti dell’ex protetto. Ed ha chiamato decine e decine di cartellette che aspettano come lui di essere archiviate a loro volta in qualche ministero”.
Nel duro attacco alla politica con il quale si riprende la scena del Movimento, Beppe Grillo rimette al centro il dogma della non rieleggibilità: “Possiamo essere morti tra 15 giorni, non lo so. Ma so che questi nostri due mandati sono la luce nella tenebra, sono l’interpretazione della politica in un nuovo modo, come un servizio civile.”
“Sia io che Casaleggio quando abbiamo fatto queste regole non l’abbiamo fatto per ‘l’esperienza’, per andare avanti, ma perché ci vuole una interpretazione della politica in un nuovo modo” ricorda ancora il co-fondatore del Movimento.
“Noi siamo questi e la legge dei due mandati deve diventare una legge di Stato. L’Italia si merita una legge sui due mandati e sui cambi di casacca” aggiunge.
“Ho guardato il Parlamento mentre Draghi parlava e non era Draghi che mi sconcertava ma la visione di quel parlamento lì. Una visione vecchia, di gente che è lì da 30 o 40 anni e in cui cominciavamo ad essere dentro anche noi, noi che siamo pure il gruppo più giovane. Questo Parlamento qui non se lo merita nessuno, figuriamoci Mario Draghi. Non se lo merita neanche l’ultimo degli italiani”, sostiene Grillo.
M5s contro tutti verso le elezioni: Conte attacca Letta
Sempre in giornata è arrivata la risposta di Giuseppe Conte alle accuse di “tradimento” per la caduta del governo, lanciate dall’ormai quasi ex alleato di coalizione, Enrico Letta: “È vero, Enrico. L’Italia è stata tradita quando in Aula il Premier e il centrodestra – ha scritto l’ex avvocato sui social – anziché cogliere l’occasione per approfondire l’agenda sociale presentata dal M5s, l’hanno respinta umiliando tutti gli italiani che attendono risposte.”
“‘L’agenda Draghi’ da voi invocata ha ben poco a che fare con i temi della giustizia sociale e della tutela ambientale, che sono stati respinti e umiliati sprezzantemente” ha scritto Conte in un lungo post.
“Non è più tempo di formule e giochi di palazzo. Ora ci sono le elezioni, non voteranno solo i noti commentatori di giornali e talk show che ci attaccano e i protagonisti dei salotti finanziari che ci detestano. Anche chi non conta e chi non ha voce potrà far pesare il proprio giudizio. Noi per loro ci saremo sempre”, conclude il presidente del M5s.