G7 a Fiuggi e Anagni, diplomazia internazionale tra Medio Oriente e Ucraina

La presidenza italiana del G7 si chiude con i Ministri degli Esteri riuniti ad Anagni e Fiuggi per discutere Medio Oriente, Ucraina e cooperazione globale

Pubblicato: 25 Novembre 2024 09:19

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

La presidenza italiana del G7 si chiude con un appuntamento di alto profilo: la riunione dei Ministri degli Esteri a Fiuggi e Anagni, in programma oggi 25 e domani 26 novembre. Antonio Tajani accoglierà gli omologhi nello storico Palazzo della Ragione di Anagni per una sessione inaugurale dedicata al Medio Oriente e al Mar Rosso. Al centro dei lavori, il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, gli interventi umanitari e l’elaborazione di una strategia diplomatica per la stabilità regionale. Tajani ha ribadito l’importanza della cooperazione con gli attori locali per “trovare soluzioni concrete che possano portare pace e stabilità nella regione”.

Tra i temi affrontati su iniziativa italiana, le implicazioni delle decisioni della Corte Penale Internazionale sui leader israeliani accusati di crimini contro la popolazione paletinese. “Noi sosteniamo la Cpi, ma deve agire puntando sul diritto e non sulla politica,” ha dichiarato il vicepremier, aggiungendo: “Prudenza, lettura delle carte, discuteremo cosa fare.”

G7 tra Anagni e Fiuggi: il peso del dialogo internazionale

Nello storico Palazzo della Ragione di Anagni, Antonio Tajani accoglierà i Ministri degli Esteri del G7 per dare il via a una discussione ad ampio respiro sul Medio Oriente e il Mar Rosso. La giornata si articola su temi caldi: il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, le emergenze umanitarie e le prospettive politiche per la regione. Su proposta italiana, si parlerà anche delle conseguenze delle decisioni della Corte Penale Internazionale sulle crisi in corso.

Fiuggi ospiterà invece una sessione ampliata con partner del calibro di Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. L’obiettivo è quello di favorire un dialogo diretto tra G7 e attori regionali. “Come Presidenza italiana del G7 siamo impegnati per la pace in Medio Oriente. Solo insieme possiamo trovare soluzioni concrete che possano portare pace e stabilità nella regione”, ha dichiarato Tajani.

A chiudere la prima giornata, un’iniziativa simbolica: l’inaugurazione di una panchina rossa, organizzata in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Da Kiev all’indo-pacifico: il secondo atto del G7

Il 26 novembre, invece, si riparte con una sessione dedicata all’Ucraina. Con la presenza del Ministro ucraino Andrij Sybiha, l’agenda include strategie per sostenere Kiev contro l’aggressione russa e piani per la futura ricostruzione.

A seguire, i riflettori si spostano sull’Indo-Pacifico, snodo cruciale per la stabilità e gli scambi globali. Corea del Sud, Indonesia e Filippine saranno tra i paesi presenti per discutere come rafforzare la cooperazione e proteggere gli equilibri internazionali.

Non manca lo spazio per l’Africa, con un focus su partenariati strategici e crisi emergenti come quelle di Haiti e Venezuela. “Con i partner invitati, lavoriamo per proteggere il sistema multilaterale comune, per garantire la pace e la prosperità globale”, ha concluso Tajani.

Med Dialogues: un’agenda positiva per il mediterraneo

Parallelamente, si tengono a Roma i Med Dialogues, organizzati dal Ministero degli Esteri e dall’Ispi. Giunti alla decima edizione, questi incontri mirano a costruire un’agenda per il dialogo e la cooperazione nel Mediterraneo, nonostante le crescenti tensioni e le emergenze umanitarie che affliggono la regione. La tre giorni è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza di numerose delegazioni internazionali.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963