Efficienza energetica: come migliorarla nel tuo ufficio

Suggerimenti per una performance energetica più efficiente con costi di produzione ridotti e maggiore vantaggio competitivo

Pubblicato: 17 Maggio 2017 15:01

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Redazione

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Cosa si intende per efficienza energetica? Una definizione tecnica è espressa nel D. Lgs. Numero 115 del 30 Maggio 2008 e in termini elementari si può riassumere così: l’efficienza energetica di un impianto o di un qualsiasi sistema è la quantità di energia impiegata per ottenere il risultato che lo stesso impianto o sistema punta a conseguire. Viene misurata come rapporto tra i risultati in termini di prestazioni, servizi, beni o energia e la quantità di energia consumata.

In pratica, quell’impianto che per ottenere un risultato utilizza meno energia rispetto ad altri sistemi che operano per produrre lo stesso risultato ha un rendimento migliore e una maggiore efficienza energetica. Impianti che hanno una maggiore efficienza energetica riducono considerevolmente i costi d’esercizio grazie al risparmio energetico che sono in grado di attuare. Ne consegue che le imprese e i professionisti capaci di ottimizzare le loro sedi e i macchinari che utilizzano in modo da avere una performance energetica più efficiente riducono i costi di produzione e guadagnano quindi un vantaggio competitivo sul mercato.

È possibile massimizzare l’efficienza energetica di una piccola impresa o di un ufficio?

Le imprese medie e grandi possono effettuare una vasta tipologia di interventi per ottimizzare la propria efficienza energetica. Anche le piccole imprese, le microimprese e i professionisti possono agire sui consumi attraverso una serie di specifiche migliorie. Gli interventi più tipici riguardano:

Quali azioni possono migliorare l’efficienza energetica di una piccola impresa o di un ufficio?

Una buona efficienza energetica non dipende soltanto dall’adozione di impianti caratterizzati da una tecnologia a ridotto consumo energetico, ma anche dalla messa in atto di comportamenti virtuosi che permettono di evitare inutili sprechi di energia. Per esempio:

Un altro aspetto che va tenuto in forte considerazione è anche la sottoscrizione di un contratto vantaggioso con il fornitore di energia: bisogna scegliere quelle soluzioni che davvero sappiano abbattere i costi di approvvigionamento energetico senza ridurre la qualità della fornitura. Uno degli esempi più virtuosi è rappresentato dall’offerta di ENI gas e luce.

Quali vantaggi fiscali si possono ottenere da una migliore efficienza energetica?

Oltre a ridurre i costi energetici e quindi avere un risparmio diretto già in bolletta, esistono numerosi vantaggi fiscali che incentivano l’introduzione di modelli di maggiore efficienza energetica anche in piccoli uffici e imprese di dimensioni ridotte.

Detrazioni fiscali nella misura del 65% (su IRPEF o IRES) possono essere applicate a interventi di ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione energetica di un edificio. Per esempio sono compresi nella detrazione l’installazione di pannelli solari e di pannelli di coibentazione termica, ma anche la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernale con altri di più recente progettazione e più efficienti sul piano del consumo energetico. Inoltre, tutti i contribuenti che versano l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) possono beneficiare di una detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie che portano a una maggiore efficienza energetica, come quelle che rendono possibile l’impiego di fonti rinnovabili.

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