Pensioni, per il pagamento di marzo Poste riapre nella zona rossa: le regole da seguire

Poste Italiane ha deciso di riaprire da lunedì 2 marzo gli uffici postali della zona rossa maggiormente colpita dal contagio da Coronavirus. Ecco le indicazioni da seguire

Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Una bella notizia per i pensionati. In via eccezionale, e per andare in contro ai cittadini, Poste Italiane ha deciso di riaprire da lunedì 2 marzo gli uffici postali della zona rossa maggiormente colpita dal contagio da Coronavirus.

Nonostante le tante difficoltà, come quelle che hanno costretto anche l’Inps ad adottare misure eccezionali, un passo avanti verso una normalizzazione che però sembra ancora lontana.

Gli uffici postali riaperti per le pensioni di marzo

Le pensioni del mese di marzo potranno quindi essere ritirate anche nei cinque uffici postali di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda, San Fiorano in provincia di Lodi e Vo’ in provincia di Padova, che riaprono al pubblico. Sono in funzione anche gli atm Postamat degli uffici postali di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda e Somaglia.

Tutti i pensionati che ancora riscuotono la pensione in contanti e sono residenti nei Comuni soggetti a restrizioni possono rivolgersi a uno degli uffici sopra elencati, secondo queste indicazioni: Casalpusterlengo assicurerà il pagamento delle pensioni anche per Somaglia, Terranova dei Passerini e Zorlesco; Castiglione d’Adda anche per Bertonico e Cavacurta; Codogno anche per Maleo; San Fiorano anche per Fombio.

Nei Comuni soggetti alle restrizioni della zona rossa, un’agevolazione aggiuntiva è data dalla possibilità di prelevare denaro presso gli sportelli ATM di qualsiasi istituto bancario, senza incorrere in alcune commissioni bancarie. Questa disposizione mira a facilitare le transazioni finanziarie e ad alleviare eventuali oneri economici aggiuntivi per i residenti nelle aree interessate dalle restrizioni.

Per i clienti che hanno BancoPosta, libretti e Postepay

Poste Italiane ha anche comunicato che in tutto il territorio nazionale i titolari di un Conto BancoPosta, di un libretto di risparmio o di una Postepay Evolution, possono richiedere gratuitamente l’accredito della pensione. Infine i possessori di carta Postamat, di carta libretto e di Postepay Evolution che hanno già scelto l’accredito della pensione, possono prelevare in contanti negli oltre 7000 Postamat.

Sia da Poste italiane sia dai Comuni sottolineano comunque che saranno prese tutte le precauzioni indispensabili per salvaguardare la salute di utenti e dipendenti. Negli uffici sarà richiamato al lavoro soltanto il personale che risiede nella zona rossa, per cui non ci saranno accessi da aree esterne. Tutti i dipendenti saranno dotati di mascherine e saranno istruiti sulle precauzioni da osservare.

Le regole da seguire

Per evitare affollamento eccessivo, negli uffici aperti l’accesso ai clienti sarà contingentato. Infine, Poste Italiane invita a recarsi in uno degli uffici postali indicati evitando le fasce orarie con maggior afflusso, e cioè le prime ore del mattino.

I sindacati hanno invitato i pensionati a ritirare le pensioni tramite strumenti elettronici di pagamento o ritiro di contanti, evitando quindi di recarsi agli sportelli e di causare sovraffollamento. I soggetti più a rischio rimangono soprattutto i pensionati con assegno minimo che, come dimostrano i dati, sono quelli che in numero maggiore si recano agli sportelli per ritirare la propria pensione e che raramente prediligono il ritiro tramite bancomat.

Vi ricordiamo, infine, che il cedolino di marzo avrà delle differenze, dovute alle trattenute e ai rimborsi.

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