Pensioni: a marzo pagamento rivalutazione con arretrati

Precisazione dell’Inps con una circolare nella quale ricorda le percentuale e fa sapere che a marzo saranno corrisposti anche gli arretrati.

Pubblicato: 14 Febbraio 2023 10:12

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Redazione

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Buone notizie per chi ha un reddito da pensione superiore a 2.101,52 euro (quattro volte il minimo) che, a marzo, riceverà la rivalutazione della pensione rispetto all’inflazione sulla base delle percentuali inserite in legge di bilancio. Lo precisa l’Inps con una circolare nella quale ricorda le percentuale e fa sapere che a marzo saranno corrisposti anche gli arretrati.

Chi, invece, ha un reddito da pensione fino a quattro volte il minimo ha già ricevuto l’assegno maggiorato del 7,3% da gennaio.

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Rivalutazioni

Quanti hanno un reddito tra le quattro e le cinque volte il minimo lo vedranno rivalutato dell’85% del 7,3% ovvero del 6,205% mentre chi conta su un reddito da pensione tra le cinque e le sei volte il minimo (da 2.626,91 a 3.152,28 euro) riceverà solo il 53% dell’inflazione pari a una rivalutazione del 3,869%.

Le percentuali di rivalutazione scendono all’aumentare dell’importo della pensione (insieme dei redditi pensionistici) fino ad arrivare ad appena il 32% di rivalutazione per chi ha assegni superiori a 10 volte il minimo (5.253,81 euro al mese) con il recupero rispetto all’aumento dei prezzi del 2,336%.

Precisazione Inps

Per la determinazione dell’importo complessivo da prendere a base della perequazione, spiega ancora l’Inps, vengono considerate le prestazioni memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, erogate da enti diversi dall’Inps e per le quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata, e le prestazioni erogate dall’Inps, a esclusione delle prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative (VOBIS, IOBIS, VMP, IMP), pensioni a carico del Fondo clero ed ex ENPAO (CL, VOST), indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (INDCOM), che vengono perequate singolarmente.

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