Con la Legge di Bilancio 2025 è stato confermato l’ampliamento dal Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa anche alle famiglie numerose. Per questa particolare categoria prioritaria, la percentuale è aumentata dalla base del 50% a un massimo del 90%. Vediamo come funziona la misura che permette a tutti di accedere al mutuo.
Indice
Cos’è il Fondo prima casa e come funziona
Il Fondo di garanzia Mutui per la prima casa, meglio noto come Fondo prima casa, è stato istituito nel 2014 presso il Ministero dell’Economia con lo scopo di aiutare i cittadini a ottenere il prestito per l’acquisto di un immobile attraverso una garanzia pubblica.
Tale garanzia copre di base il 50% della quota capitale per i finanziamenti che non superano i 250mila euro e a patto che i richiedenti non siano proprietari di altre case.
A chi è destinato il Fondo di garanzia
Negli anni la misura è diventata famosa come Mutuo prima casa under 36 dato che alcune categorie, tra cui i giovani sotto i 36 anni, hanno l’accesso prioritario alla garanzia. Le altre sono:
- le giovani coppie sposate o conviventi more uxorio da almeno 2 anni;
- i genitori single con figli minori conviventi;
- i conduttori di alloggi Iacp (case popolari).
Per questa platea, almeno fino al 2027, la garanzia è stata estesa all’80%. Per altri cittadini, però, si alza ulteriormente.
Cosa si intende per famiglie numerose
Anche per il 2025, il 2026 e il 2027, infatti, nelle categorie prioritarie sono state incluse le famiglie numerose, ovvero quelle:
- con 3 figli sotto i 21 anni e che hanno un Isee fino ai 40mila euro;
- con 4 figli sotto i 21 anni e che hanno un Isee fino ai 45mila euro;
- con 5 figli sotto i 21 anni e che hanno un Isee fino ai 50mila euro.
Se questi nuclei richiedono mutui per la prima casa oltre il limite di finanziabilità dell’80%, possono comunque accedere al Fondo per una misura massima di garanzia, rispettivamente:
- dell’80%;
- dell’85%;
- del 90%.
Per quali case si può chiedere il mutuo
Si può accedere al Fondo prima casa, come è facile intuire, solo per l’acquisto di un immobile in cui abitare. Vale a dire che non bisogna possedere altre case e non sono ammesse case vacanza o altre destinazioni.
Il mutuo inoltre può essere richiesto solo per:
- l’acquisto dell’immobile;
- l’acquisto dell’immobile con interventi di ristrutturazione per l’accrescimento dell’efficienza energetica;
- l’acquisto con accollo da frazionamento (direttamente costruttore).
Niente ristrutturazione senza acquisto, dunque.
Oltre a essere adibito ad abitazione principale, inoltre, l’immobile non può avere caratteristiche di lusso e non può appartenere alle seguenti categorie catastali:
- A1 – abitazioni signorili;
- A8 – ville;
- A9 – castelli e palazzi.
Come richiedere la garanzia prima casa
La richiesta di accesso al Fondo deve essere inoltrata alle banche o agli intermediari finanziari aderenti all’iniziativa, che poi si interfacciano direttamente con il Consap, che si occupa dell’analisi delle domande.
È comunque la banca che valuta se concedere il mutuo e fare ricorso alla garanzia statale, ma facendolo si impegna an on richiedere ulteriori garanzie non assicurative ai titolari del mutuo.
È possibile consultare l’elenco delle banche aderenti direttamente sul sito Consap.
Cosa succede se il mutuo non viene pagato
La Legge di Bilancio 2025 prevede che gli enti che erogano i finanziamenti debbano accantonare un coefficiente di rischio minimo pari all’8,5%, al 9% o al 10%, a seconda della tipologia di famiglia beneficiaria. Le somme accantonate servono a tutelare gli istituti dal rischio di mancato rimborso.
Se il mutuo non viene pagato, il Fondo liquida la somma alla banca per poi rivalersi sulla famiglia beneficiaria della garanzia.