Si riprende il mercato immobiliare italiano con il calo dei tassi, ma resta il nodo affitti

Il calo dei tassi fa tornare il dinamismo nel mercato immobiliare, ma il sovraffollamento delle locazioni fa salire i canoni

Pubblicato: 5 Dicembre 2024 14:50

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nomisma ha presentato la terza edizione dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024, dedicato all’analisi delle performance dei 13 principali mercati immobiliari italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Dallo studio emerge che il settore immobiliare italiano mostra i primi segnali di ripresa, dopo un periodo di rallentamento causato dal progressivo irrigidimento del credito destinato all’acquisto di abitazioni.

Timida ripresa per le compravendite

Secondo Nomisma, la possibile riattivazione di una parte della domanda immobiliare e il conseguente rilancio del mercato dipendono da due fattori chiave. Da un lato, la stabilità dei redditi familiari, sebbene l’attuale contesto non escluda un leggero peggioramento del mercato del lavoro. Dall’altro, la necessità di un allentamento delle rigide condizioni di accesso al credito, oggi ancora piuttosto selettive. Nonostante l’incertezza che persiste su entrambi i fronti, l’incremento recente, seppur moderato, delle intenzioni di acquisto e delle transazioni lascia intravedere uno scenario di possibile espansione.

La ripresa delle compravendite si accompagna a una frenata dei prezzi, che, dopo un lungo periodo di crescita continua, chiudono l’anno attestandosi, in media, sui livelli registrati nel primo semestre del 2024. Secondo l’Osservatorio Nomisma, la stabilità dei prezzi nel secondo semestre è il risultato di un aggiustamento delle aspettative da parte dei venditori, compensato da una ridotta disponibilità a concedere sconti durante le trattative.

Ma si registrano dei cali nelle città italiane

Alla sostanziale stabilità dei prezzi medi nei 13 principali mercati immobiliari italiani contribuiscono alcune flessioni significative, tra cui spicca quella del mercato milanese, con un calo del -1,5% su base semestrale, seguita da Bari, Roma, Torino e Venezia Laguna.

Sebbene il rallentamento di Milano possa essere interpretato come un possibile segnale di indebolimento del mercato immobiliare nazionale, il progressivo ritorno di interesse da parte della domanda e la ripresa degli scambi già in corso suggeriscono una prospettiva più positiva. Su base annua, invece, i prezzi medi nei mercati monitorati registrano un aumento del +1,7% per le abitazioni in ottimo stato di conservazione e del +1,5% per quelle in buone condizioni.

Gli affitti nelle grandi città

Nel segmento delle locazioni, il rapporto evidenzia come il crescente ricorso al mercato degli affitti, in attesa che l’accesso al credito renda nuovamente possibile l’acquisto di una casa per una parte della domanda attualmente esclusa, abbia spinto i canoni verso l’alto. In quasi tutte le città, gli affitti sono aumentati con un tasso annuo superiore al 3%.

A Milano e Roma, nonostante un lieve calo della domanda, si è registrato un aumento dei canoni pari rispettivamente al +3,2% e al +4,7% su base annua. Il rendimento totale medio lordo annuo del segmento abitativo si mantiene stabile al 6,8%, in linea con il dato registrato l’anno precedente.

L’indagine rivela un incremento della quota di famiglie che considerano l’affitto l’unica soluzione possibile, a causa della mancanza di risorse economiche sufficienti per accedere al mercato immobiliare. La percentuale di nuclei familiari che ha scelto l’affitto è salita dal 56% del 2023 al 59,3% nel 2024.

Questa dinamica riflette l’assenza di politiche pubbliche efficaci, sia a livello nazionale che locale, che ha lasciato la regolazione del mercato esclusivamente nelle mani degli operatori privati. Tale contesto ha avuto ripercussioni significative, soprattutto sulle famiglie più vulnerabili, prive di alternative reali per soddisfare il bisogno abitativo.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963