Aumentano i ritardi degli aerei in Europa, ma anche le difficoltà riscontrate dai passeggeri. Se da una parte migliora la puntualità media alla partenza rispetto al 2023 (+1%), seppur in calo rispetto al 2019 (-6,5%), dall’altra si sono accumulati 30 milioni di minuti di ritardo solo nel 2024 come calcola RimborsoAlVolo.
Il traffico degli aerei in Europa
I numeri sono vicini a quelli raggiunti prima della pandemia: nel 2024 hanno volato in Europa dieci milioni e 700mila aerei, con una media di 3.789 voli giornalieri medi (il 9% in più rispetto all’anno precedente). Se l’area del Sud-Est europeo ha pienamente recuperato i livelli di traffico aereo pre-pandemici del 2019, le regioni nord-orientali del continente continuano a mostrare un andamento inferiore rispetto a quei valori.
Lo Stato con il maggior traffico è stato il Regno Unito (5.488 voli al giorno), seguito da Spagna (4.984) e Germania (4711), con un picco di 3.7510 viaggi aerei effettuati venerdì 14 giugno. L’Italia risulta il Paese con l’incremento più elevato: +9% sul 2023 e 3.789 voli giornalieri medi.
Secondo l’analisi di RimborsoAlVolo, tra gli aeroporti più puntuali ci sono Stoccolma e Oslo, entrambi con un tasso dell’80%. Al contrario, gli aeroporti di Zurigo (57%), Fiumicino (56%, in calo del 3% rispetto al 2023) e Lisbona (54%) si posizionano agli ultimi posti della classifica. Nel 2024, il volume d’affari generato dalle tariffe di viaggio ha raggiunto i 9,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 9% rispetto al 2023 e un incremento del 26% rispetto al periodo pre-pandemico del 2019.
Tuttavia, è interessante notare come i prezzi dei biglietti aerei abbiano subito una leggera diminuzione (-1%) in termini reali nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante ciò, i prezzi attuali rimangono superiori dell’11% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019.
Per quanto riguarda le compagnie aeree, Ryanair si posiziona come il vettore con il maggior volume di traffico, con una media di 3.044 voli giornalieri, registrando un aumento del 31% rispetto al 2019. Al secondo posto si trova EasyJet con 1.553 voli giornalieri, seguita da Turkish Airlines con 1.435 voli.
Analizzando la puntualità degli arrivi, cinque compagnie aeree si sono distinte per aver superato l’80%: Iberia Regional (86%), Widerøe (85%), Vueling (83%), SAS Group (81%) e Iberia Group (81%). Al contrario, gli operatori che hanno registrato le performance peggiori in termini di puntualità, secondo il report di RimborsoAlVolo, sono stati TAP (64%), Sun Express (67%), Gruppo TUI (67%), Gruppo easyJet (69%) e Gruppo Ryanair (69%).
Le cause dei ritardi
Secondo Eurocontrol, nel 2024 gli aerei hanno raggiunto una puntualità media alla partenza del 66,2%, con un leggero miglioramento (+1%) rispetto al 2023, ma un calo significativo (-6,5%) rispetto al 2019. Questo si traduce in 30 milioni di minuti persi a causa dei ritardi, secondo quanto stimato dalla società specializzata RimborsoAlVolo, e diciassette minuti e mezzo il ritardo medio alla partenza. In questo caso, il nostro Paese è in fondo alla classifica, con una quota del 7% di tutti i ritardi registrati a livello Ue.
Ma quali sono i fattori che hanno contribuito ai ritardi degli aerei nel 2024? Il cambiamento climatico ha avuto un impatto significativo, con eventi meteorologici che hanno causato un aumento dei ritardi del 50% rispetto al 2023 e dell’80% rispetto al 2019. Tuttavia, i problemi legati alla capacità e al personale rimangono la causa principale dei disagi (52%), a cui hanno contribuito anche l’aumento del traffico e le restrizioni dello spazio aereo.
“I numeri di Eurocontrol confermano purtroppo come aeroporti e compagnie aeree non abbiano saputo affrontare l’aumento del traffico di passeggeri adottando misure idonee a ridurre i ritardi, affrontare le emergenze e limitare i disagi per i viaggiatori”, rivela Giuseppe Conversano, Ceo di RimborsoAlVolo.
“Ad aumentare, tuttavia, non sono solo i ritardi, ma anche le difficoltà riscontrate dai passeggeri nell’ottenere dai vettori aerei rimborsi e indennizzi previsti dalla normativa comunitaria: per questo ricordiamo ai viaggiatori l’importanza di far valere i propri diritti in caso di cancellazione del volo o ritardo prolungato”.
Cosa succede in caso di ritardo
In caso di ritardo prolungato del volo, i passeggeri sono tutelati da specifiche disposizioni normative a livello comunitario, in particolare dall’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 261/2004, che si applicano ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza:
- da un aeroporto comunitario;
- da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, solo qualora la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefici previsti dalla normativa locale.
I tempi di attesa che danno diritto all’assistenza variano in base alla distanza del volo. Per i voli che coprono distanze inferiori o pari a 1.500 km, sia intracomunitari che extracomunitari, l’assistenza è dovuta se il ritardo supera le 2 ore. Per i voli intracomunitari superiori a 3.500 km e per tutti gli altri voli tra 1.500 e 3.500 km, l’assistenza scatta con un ritardo di almeno 3 ore. Infine, per i voli extra UE che superano i 3.500 km, il limite per l’assistenza è di 4 ore di ritardo.
Se il ritardo del volo è di almeno 5 ore, il passeggero ha la possibilità di rinunciare al volo senza dover pagare penali e di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata. In questo caso, il diritto all’assistenza è valido fino al momento in cui il passeggero decide di rinunciare al volo. Oltre all’assistenza, in alcuni casi di ritardo prolungato, il passeggero ha diritto anche a una compensazione pecuniaria.
In caso di ritardo prolungato del volo, la compensazione non si applica se la compagnia aerea è in grado di dimostrare che il disguido è stato causato da circostanze eccezionali, come condizioni meteorologiche avverse, improvvise e imprevedibili carenze del volo dal punto di vista della sicurezza, scioperi o altri eventi che sono al di fuori del suo controllo.
In caso di voli in coincidenza, la compagnia aerea ha specifici obblighi, ma solo se sono soddisfatte precise condizioni. In particolare, se il passeggero ha acquistato un unico biglietto che include più tratte operate dalla stessa compagnia e perde il volo di coincidenza a causa del ritardo del volo precedente, la compagnia aerea è tenuta a fornire assistenza oppure la possibilità di scegliere tra un volo alternativo verso la destinazione finale e il rimborso del prezzo del biglietto con un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale.