Capi di abbigliamento ispirati da un’interazione tra architettura, design industriale, subculture domestiche e innovazione dei materiali. A-COLD-WALL*, il brand fondato nel 2015 da Samuel Ross, con base a Londra e un secondo studio di design a Milano, ha presentato la sua SS 2025 “Pink Noise”, che segna una nuova fase aziendale, ispirata dalla cultura sonora britannica e in particolare dalle trasmissioni radiofoniche illecite.
Grazie a una ricerca sulle dimensioni spaziali e culturali del fenomeno, la collezione mette in discussione idee di effimero e funzionalità, anonimato e audacia. Alcuni pezzi radicalizzano le proporzioni, grazie a pince e ruche. Altri hanno una silhouette più classica, continuando sulla strada della funzionalità già percorsa da ACW*. Cuciture angolari, debole eco di antenne, iconiche nella loro ubiquità.
La traforatura e il colore giallo citronella fanno parte del vocabolario di ACW*, mentre la tecnica del weathering è stata applicata a cappellini da baseball ricostruiti e stravolti fino al punto di rottura.
Un’installazione al Maiocchi 10 di Milano il 14-15 giugno ha introdotto la collezione durante la MFW. La visione dell’artista Ken-Tonio Yamamoto ha reimmaginato uno spazio cerimoniale immersivo, con ritratti in movimento, note vocali e riflessioni sul suono in città degli artisiti del network di ACW*. Un filmato della passerella diretto da Rory Wood e un lookbook scattato da Luca Grottoli hanno come protagonisti molti di loro come i musicisti Goldie, Jason Williamson e Jawnino, il regista Seb Tabe, Don Letts e modelli come Aweng Chuol, Laura Rylands, Danni Harris e Manyuon Deng. Tutte le riprese sono state effettuate nel Deptford Storehouse, un ex deposito di giornali nel sud di Londra, con il casting di Najia Li Saad e lo styling di Anna Pesonen. Sia l’installazione sia il film sono accompagnati dalla musica di Rainy Miller.
La collezione comprende una capsule in collaborazione con la società giapponese di biotecnologieSpiber: capi di abbigliamento esterno, un pantalone cargo, un abito con cappuccio e una borsarealizzati anche grazie alla tecnologia della fermentazione microbica per generare fibre coltivate in laboratorio.
Altri pezzi concettuali sono caratterizzati da esperimenti con i tessuti, tutti prodotti da fabbriche italiane specializzate. Una giacca da campo M65, già prodotta da ACW*, è oversize, con un rivestimento trattato con alluminio proveniente dalla Lamintess di Firenze. Un gilet è realizzato in tessuto memory increspato prodotto dalla Dinamo di Prato. Una giacca e un paio di pantaloni sono costruiti con pannelli di pelle di vitello italiana, che chiudono morbidamente il corpo per proteggerlo.
Un poncho lungo fino alla caviglia in popeline traslucido della Majocchi di Tavernerio (Como) utilizza una garza integrale che protegge chi la indossa dalla pioggia e dalla vista degli altri, realizzata con la stessa manifattura tessile che ha aiutato l’artista Christo ad avvolgere i suoi edifici. Ogni pezzo è un’idea nella sua versione materica e un’estensione di un modello della linea principale di prêt-à-porter della stagione. “Pink Noise” è una collezione che parla di trasmissione e ricezione. È una testimonianza del potere delle infrastrutture subculturali e delle possibilità della produzione creativa in rete.