Sono serviti lunghi mesi di trattative e di tira e molla prima raggiungere l’accordo per la firma del nuovo contratto, ma ora che la base c’è e che i documenti sono siglati con le firme nero su bianco il comparto scuola può sorridere e aspettare con fiducia il Natale. Dopo aver raggiunto il via libera per il nuovo contratto, con aumenti economici sostanziali in busta paga, all’Aran è arrivata anche la stretta di mano per il versamento di tutti gli arretrati dovuti ai dipendenti nel triennio 2019-2021, con i soldi che arriveranno nei conti di oltre 1,2 milioni di interessati entro la fine dell’anno.
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Maxi arretrati, a chi arriveranno
Dopo la firma definitiva sul CCNL Istruzione e Ricerca (2019-2021), che consente di erogare l’anticipazione della parte economica a una platea di 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenente ai settori scuola e Afam (compresi 850.000 docenti) e 77.255 appartenenti ai settori università (con esclusione dei docenti) ed enti di ricerca, all’Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) si continua a sorridere per aver strappato l’accordo anche sugli arretrati dovuti ai dipendenti. Si parla di migliaia di euro che, nello scorso triennio, sarebbero dovuti andare nelle tasche di docenti e dell’intero comparto scolastico che però sono invece rimasti a secco.
Nello specifico si tratta della corresponsione degli arretrati per 2.362,49 euro medi per tutto il personale della scuola, compenso che sale a 2.450 euro medi per i docenti. Un bottino dovuto per i dipendenti scolastici che ora attendono con fiducia di ritrovare versati nei propri conti corrente l’arretrato. L’attesa sarà comunque breve in quanto, secondo gli accordi presi, il versamento sarà fatto entro Natale o, al più tardi, entro la fine del 2022.
“Questo Natale docenti, personale amministrativo e in generale tutti i lavoratori del settore scolastico riceveranno più di 2.000 euro di arretrati nella loro busta paga: stiamo parlando di una platea di circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici, tra cui più di 850.000 insegnanti. Sono orgoglioso di avere dato seguito a un impegno che avevo assunto sin dal primo giorno del mio insediamento al Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’obiettivo di garantire a tutte le persone afferenti al mondo della scuola il giusto riconoscimento per il loro lavoro”, ha affermato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito.
La differenza sugli arretrati
Se come detto la media è di 2.362,49 euro per l’intero comparto, ci sono dipendenti che possono sorridere più di altri. Ai citati docenti andranno 2.450 euro, mentre di meno spetterà agli amministratori universitari che vedranno lievitare i conti di 2.110 euro. Ben diverse sono invece le cifre per gli enti di ricerca, i cui arretrati salgono a 2.940 euro (esclusi i ricercatori e tecnologi a cui andranno 4.113 euro). Per il personale Afam – qui le ultime opportunità di concorso – sono invece previsti 3.449 euro di arretrati.
Fondi anche per l’edilizia scolastica
In occasione della firma del nuovo accordo sul CCNL Istruzione e Ricerca, il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha annunciato l’arrivo di un fondo di oltre due miliardi per l’edilizia scolastica, di cui 953,5 milioni di nuove risorse. I fondi saranno messi a disposizione per messa in sicurezza, riqualificazione, adeguamento sismico, antincendio, eliminazione barriere architettoniche, e per interventi su mense e palestre, potenziando gli obiettivi Pnrr.