Scuola e TFA sostegno, ecco il bando: si cercano 29mila insegnanti

Uscito il bando TFA sostegno 2023: ecco i posti disponibili regione per regione, i costi e il decreto ministeriale con tutte le info necessarie

Pubblicato: 1 Giugno 2023 23:26

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il decreto per il bando TFA 2023. Il Decreto Ministeriale n. 694 del 30/05/2023 mette a bando 29.061 posti per il nuovo ciclo di specializzazione dei docenti per il sostegno didattico per il 2023. In questo ottavo ciclo si parla di circa tremila posti in più rispetto al precedente anno accademico. Coinvolte la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di I e II grado.

Novità del bando TFA sostegno 2023

Quest’anno il bando sostegno comporta una novità: come da decreto interministeriale numero 691 del 29 maggio 2023, l’ottavo ciclo riserva una quota del 35% dei posti agli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi 5 anni. Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta bypassando le preselettive.
Anche altre categorie specificate nel bando possono accedere saltando le preselettive.

Prove sostegno 2023

Per accedere ai percorsi universitari i candidati dovranno superare un test preselettivo, una o più prove scritte (o in alternativa una prova pratica) e una prova orale. Ogni ateneo predisporrà un proprio bando in cui specificherà aspetti organizzativi e didattici.

Requisiti TFA sostegno

Requisiti TFA scuola dell’infanzia e primaria

I requisiti richiesti sono l’abilitazione all’insegnamento conseguito tramite corsi di laurea in Scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. In alternativa diploma magistrale compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Requisiti TFA scuola secondaria di primo e secondo grado

Si richiedono abilitazione alla classe di concorso o analoghi titoli conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia. Oppure laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, insieme a 24 CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche. I candidati in possesso di abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione sono esonerati dal conseguimento dei CFU/CFA.

Requisiti TFA sostegno per i posti di insegnante tecnico pratico – ITP

Diploma di tipo tecnico o professionale che dà accesso alla classe di concorso. Non vengono richiesti i 24 CFU.

Calendario TFA sostegno

Ciascuna università pubblica il proprio bando per il concorso per l’accesso al TFA sostegno 2023. I bandi usciranno dunque in giorni diversi su tutto il territorio nazionale. Ma le prove preselettive sono fissate per tutti negli stessi giorni.

Le prove preselettive si terranno dal 4 al 7 luglio 2023 per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno.

Ecco il calendario delle prove in dettaglio:

Gli atenei dovranno concludere i percorsi di specializzazione entro il 30 giugno 2024.

Sono in tutto 50 gli atenei italiani ad aver avuto l’ok ministeriale per attivare il percorso formativo per insegnanti di sostegno.

Intanto gli aspiranti hanno già da mesi cominciato a scambiarsi informazioni frequentando chat WhatsApp e Telegram nonché forum e pagine Facebook.

TFA posti disponibili 2023

I 29.961 posti sono così distribuiti:

Sono sei le regioni in cui i posti a bando raggiungono le quattro cifre: Lazio in testa, seguito da Sicilia, Campania, Puglia, Calabria, Lombardia e Toscana.
Di seguito la classifica delle regioni con più posti messi a bando per l’VIII ciclo TFA sostegno:

  1. Lazio – 6.326 posti
  2. Sicilia – 5.000 posti
  3. Campania – 3.540 posti
  4. Puglia – 2.750 posti
  5. Calabria – 2.434 posti
  6. Lombardia – 1.170 posti
  7. Toscana – 1.150 posti
  8. Veneto – 895 posti
  9. Abruzzo – 882 posti
  10. Emilia Romagna – 830 posti
  11. Marche – 610 posti
  12. Molise – 500 posti
  13. Piemonte – 500 posti
  14. Sardegna – 450 posti
  15. Basilicata – 400 posti
  16. Friuli Venezia Giulia – 350 posti
  17. Liguria – 330 posti
  18. Umbria – 250 posti
  19. Trentino – 100 posti
  20. Valle d’Aosta – 0 posti

Solo l’Università della Valle d’Aosta non attiverà i corsi di specializzazione per il sostegno didattico, fra le proteste dei sindacati.

Di seguito la distribuzione dei posti regione per regione, università per università:

ABRUZZO
Università dell’Aquila – 300 posti
Università degli Studi Gabriele d’Annunzio Chieti/Pescara – 312 posti
Università di Teramo – 270 posti

BASILICATA
Università della Basilicata – 400 posti

CALABRIA
Università della Calabria – 930 posti
Mediterranea di Reggio Calabria – 854 posti
Università degli Studi Magna Graecia Catanzaro – 650 posti

CAMPANIA
Università Suor Orsola Benincasa – 2.160 posti
Università di Salerno – 1.380 posti

EMILIA ROMAGNA
Università di Bologna – 300 posti
Università di Ferrara – 165 posti
Università Modena/Reggio Emilia – 185 posti
Università di Parma – 180 posti

FRIULI VENEZIA GIULIA
Università di Udine – 220 posti
Università degli Studi di Trieste – 130 posti

LAZIO
Università di Cassino e del Lazio meridionale – 1.500 posti
Università Studi Internazionali di Roma (UNINT) – 900 posti
Libera Università Maria SS Assunta – 250 posti
Università di Roma Tre – 340 posti
Università Europea di Roma – 660 posti
Università degli Studi di Roma Foro Italico – 320 posti
Link Campus University – 1.700 posti
Saint Camillus International University – 700 posti
Università degli studi di Roma Tor Vergata – 340 posti
Università della Tuscia – 210 posti

LIGURIA
Università di Genova – 330 posti

LOMBARDIA
Università Milano Bicocca – 420 posti
Università di Bergamo – 200 posti
Università Cattolica Sacro Cuore – 430 posti
Università degli Studi di Milano – 120 posti

MARCHE
Università di Macerata – 450 posti
Università di Urbino – 160 posti

MOLISE
Università degli Studi del Molise – 500 posti

PIEMONTE
Università di Torino – 500 posti

PUGLIA
Università di Bari – 950 posti
Università di Foggia – 1.200 posti
Università del Salento – 600 posti

SARDEGNA
Università di Cagliari – 300 posti
Università di Sassari – 150 posti

SICILIA
Università di Catania – 1.000 posti
Università Enna Kore – 1.200 posti
Università di Messina – 1.400 posti
Università di Palermo – 1.400 posti

TOSCANA
Università di Firenze – 440 posti
Università di Pisa – 250 posti
Università di Siena – 460 posti

TRENTINO
Università di Trento – 100 posti

UMBRIA
Università di Perugia – 250 posti

VENETO
Università di Verona – 425 posti
Università di Padova – 470 posti

VALLE D’AOSTA
Università della Valle d’Aosta – 0 posti

TFA: i costi

Ogni università stabilisce in autonomia il prezzo da pagare per accedere al corso TFA. Il prezzo medio solitamente oscilla attorno a 3.000 euro. In genere varia da un minimo di 2.500 euro a un massimo di  3.800 euro circa in base all’Università in cui viene svolto. Il costo comprende la quota di iscrizione e le tasse universitarie. Il costo di partecipazione alla prova d’accesso varia tra 100 e 150 euro.

Bando sostegno 2023: riferimenti normativi

Queste erano le informazioni essenziali in merito al bando TFA per diventare insegnante di sostegno. Per approfondire si rimanda ai seguenti documenti:

Nel frattempo il mondo della scuola attende che si concretizzino i propositi del ministro Valditara in merito ad assunzioni straordinarie e aumenti di stipendi.

 

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