Nascerà a Trapani-Birgi, in Sicilia, la prima scuola Top Gun sugli F-35 fuori dagli Stati Uniti. La base sarà il nuovo polo di addestramento internazionale dei piloti, gemello della Luke Air Force Base in Arizona. A confermarlo è il presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo.
L’Italia sarà quindi il primo Paese al mondo, oltre agli Usa, a ospitare un centro di addestramento sugli F-35. I lavori inizieranno nella primavera 2026 e termineranno entro il 2028, con l’obiettivo di creare un hub strategico nel Mediterraneo.
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Base di addestramento in Sicilia
Il nuovo centro di Trapani-Birgi ospiterà la formazione dei piloti dei caccia F-35. L’investimento coinvolgerà anche Leonardo e Lockheed Martin. Secondo il presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Minardo, il progetto porterà posti di lavoro, specializzazione tecnologica e un indotto economico rilevante per la Sicilia.
Si tratterà della “gemella europea” della Luke Air Force Base in Arizona, dove oggi vengono addestrati i piloti di F-35 americani e di altri Paesi Nato. L’Italia è già un punto di riferimento nel programma: a Cameri (Piemonte) si trova infatti l’unico centro europeo di assemblaggio e manutenzione degli F-35, scelto dal Dipartimento della Difesa Usa come polo per la manutenzione pesante.
Come si diventa Top Gun?
La scuola di Trapani-Birgi non è un corso, ma un polo militare internazionale riservato ai piloti delle Forze Armate. Per arrivarci bisogna entrare nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, superare l’addestramento di base a Lecce sui jet scuola e, solo se selezionati, accedere al programma sugli F-35. A Trapani-Birgi i migliori allievi otterranno infine l’abilitazione finale, affiancandosi ai colleghi Nato.
Chi sogna di diventare “Top Gun” sugli F-35 in Italia deve quindi partire dall’Accademia Aeronautica, passare per l’addestramento sui jet e attendere la selezione che porta alla nuova scuola di Trapani.
L’Italia e il programma degli F-35
Il Documento programmatico pluriennale della Difesa prevede l’acquisto di 115 F-35 entro il 2035, con un investimento complessivo di 7 miliardi di euro. Le nuove consegne includono 15 F-35A per l’Aeronautica e 10 F-35B a decollo corto e atterraggio verticale, destinati anche alla Marina. Nell’ottica degli acquisti, la creazione della scuola di addestramento sembra chiudere il cerchio.
Non tutti i Paesi europei hanno fatto la stessa scelta. La Spagna, ad esempio, ha deciso di non acquistare gli F-35, preferendo puntare sull’Eurofighter e sul futuro sistema di difesa aerea Fcas.
Da Top Gun a Top Drone
Il mito della “Top Gun” resta legato alla scuola di volo della Marina Usa a Miramar, ma il modello oggi si evolve. Negli Stati Uniti, il Pentagono ha appena inaugurato la prima scuola “Top Drone”, dedicata all’addestramento avanzato degli operatori di droni militari, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la “drone dominance” entro il 2027. Una necessità alla luce dei più recenti attacchi.
L’Italia, invece, punta a rafforzare il ruolo dei piloti di caccia nel Mediterraneo con la nuova scuola di Trapani. Due percorsi diversi, ma entrambi indicativi di come la formazione militare stia cambiando, tra velivoli di quinta generazione e nuove tecnologie.