10 professioni dove le donne sono pagate di più degli uomini

Nonostante gli uomini guadagnino più delle donne in quasi tutti i settori, ci sono alcune professioni in cui il gentil sesso ha un salario più alto, quali?

Pubblicato: 23 Ottobre 2024 08:18

Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Gli uomini guadagnano più delle donne in molti settori anche se svolgono il medesimo lavoro e ciò non accade solo in Italia ma anche in altri paesi. Il motivo è che spesso i primi sono occupati in mansioni di maggiore responsabilità che di solito offrono stipendi più alti mentre le altre interrompono spesso la loro carriera per motivi personali come la maternità e la cura dei figli. Questo, può quindi influire sulle opportunità di avanzamento di carriera e ovviamente sui guadagni. E ancora, spesso succede che in alcune aziende, le donne subiscano delle discriminazioni salariali che limitano le opportunità non solo di guadagno ma anche di crescita.
Ci sono però delle professioni, ovviamente poche, dove la donna riesce a ricevere uno stipendio più alto. Ecco quali sono e qual è la situazione attuale.

Il lavoro domestico

In occasione delle festa della donna dello scorso anno (2023), Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica Italiana, ha sottolineato che quest’ultima continua a guadagnare meno dell’uomo.
Ciò è confermato anche da una delle ultime indagini Istat chiamata “reddito e condizioni di vita” (2021). Essa ha rilevato infatti che in media gli uomini guadagnano il 23% in più rispetto alle donne. Sempre secondo tali dati, poi, il reddito annuo di queste ultime è di 28.480 euro contro i 37.091 euro degli uomini.

Un’eccezione riguarda però il lavoro domestico che da sempre ha visto una presenza maggiore del gentil sesso. Le donne, infatti, oltre a essere più numerose in tale settore, svolgono le mansioni con maggiore responsabilità e vi dedicano più ore alla settimana. Ed è proprio per questo che percepiscono uno stipendio più alto.

Dai dati dell’Inps 2022, si evince che l’86% dei lavori domestici in Italia vengono svolti dalle donne la cui retribuzione media annua arriva a 6.974 euro. Gli uomini che svolgono tale tipologia di lavoro sono invece 121 mila circa e guadagnano circa 6.241 euro all’anno. Ovviamente, per capire quanto una persona guadagna all’anno è fondamentale considerare il tipo di impiego e il monte delle ore. Se si analizzano i dati della retribuzione per mansione, si osserva che le badanti di genere femminile guadagnano 877 euro in più rispetto agli uomini. Se invece si analizzano i colf, la differenza è minore in quanto il gentil sesso ha uno stipendio più alto solo di 185 euro rispetto alle persone di genere maschile. È probabile, però, che tale differenza sia da additarsi al fatto che le donne lavorano un numero maggiore di ore oppure occupano posizioni con contratti migliori che offrono stipendi più elevati.

Le tipologie di lavoro su indicate, però, nel nostro paese sono svolte in particolar modo dagli stranieri, esattamente circa il 70% e tra questi le donne sono la maggioranza (58,7%). Il loro stipendio, però, è inferiore (5.277 euro) a quello delle donne italiane.

Le altre professioni dove il gentil sesso guadagna di più

Dai dati Eurostat del 2023, si evince che il tasso di occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni è stato del 51,1%. Ciò significa che solo poco più della metà di queste ultime, nella fascia di età considerata, ha un lavoro. Si tratta purtroppo di un dato che è sotto la media europea (64,9%).

Sempre dai dati Eurostat, inoltre, si evince che il tasso di inattività femminile ovvero della percentuale di donne che non lavorano e che non cercano lavoro è del 43,6% per cui quasi la metà di esse non è attiva nel mercato di lavoro. La media dell’Unione Europea è invece del 30%. Nonostante questo, però, qualche passo avanti c’è stato. È cresciuta, infatti, la presenza delle donne all’interno del Consiglio di amministrazione arrivando al 43%. Meno del 5% delle donne, però, ricopre ruoli esecutivi e solo il 2% quello di Amministratore delegato.
Gli ultimi dati Eurostat nel settore privato (2021), poi, hanno evidenziato che in posizioni come direttore vendite e marketing, direttore vendite e business manager, le donne hanno guadagnato tra l’1 e il 5% in più rispetto agli uomini. In tali mansioni, gli stipendi lordi sono stati di circa 100.000 euro.

Gli altri cinque ruoli nei quali le donne sono ben pagate sono quelli di export area manager, responsabile compensation/benefit, responsabile amministrazione vendite, responsabile della qualità del prodotto e capo della manutenzione.
Ciò che spicca di più, in ogni caso, è che nei lavori specialistici dell’ufficio amministrazione vendite, le donne hanno guadagnato il 10% in più rispetto agli uomini. Altre professioni per le quali le donne ricevono dei buoni salari sono infine:

La situazione attuale sull’occupazione delle donne

Dagli ultimi dati Istat (di gennaio 2024) si evince che vi è stato nuovo record per l’occupazione femminile in Italia. Le donne che lavorano, infatti, sono 10 milioni e 95 mila, il tasso di impiego è salito al 53% mentre quello di disoccupazione all’8,2%.

In base all’analisi Istat su indicata, si apprende inoltre che dopo la pandemia c’è stata una forte crescita dell’occupazione, soprattutto maschile. Anche le donne, seppure in ritardo, comunque, hanno beneficiato di questo trend positivo.

Se si confrontano i dati dell’impiego femminile del 2023 con quelli del 2019 si nota, poi, che vi è stata una crescita dell’1,6%. Rispetto al 2022, invece, del 2,4%. Tale incremento, però, ha riguardato soprattutto le donne più adulte, quelle di un’età compresa tra i 55 e i 64 anni forse per l’invecchiamento della forza lavoro e per l’innalzamento dell’età per andare in pensione. Questi fattori, quindi, con tutta probabilità hanno portato più donne di tale fascia di età a restare nel mercato del lavoro.

Anche per le ragazze di età compresa tra i 25 e i 34 anni, comunque, si è registrato un aumento dell’occupazione, esattamente del 2,4% rispetto all’anno 2019. Per quelle di età inferiore ai 25 anni, invece, la crescita è stata del 6,6% mentre per quelle dai 25 ai 34 anni, il tasso di occupazione è passato dal 54,3% al 57,8%. Tali dati fanno quindi sperare in un futuro lavorativo più roseo per le donne anche in termini di stipendio.

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