La scelta del percorso di studi universitari è una delle tappe decisive nella vita di ogni studente. Si tratta di un momento particolarmente delicato e conviene effettuare questa scelta con i giusti dati alla mano, anche a partire dall’analisi delle lauree che garantiscono gli stipendi più elevati. Quali corsi scegliere?
Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, i percorsi di studio più richiesti nel periodo 2024-2028 saranno quelli di carattere economico-statistico. Ma non è tutto. La necessità di trovare un posto di lavoro che dia sicurezza economica porterà anche alla scelta di percorsi che danno titoli per l’insegnamento e la formazione. Centrali nelle scelte saranno anche gli indirizzi medico-sanitari. Ecco maggiori dettagli in merito.
Quali sono le lauree che portano a stipendi più elevati?
Un’interessante elaborazione de IlSole24Ore su dati AlmaLaurea relativi al periodo compreso tra il 2015 e il 2022 dà un quadro esaustivo su quali professioni garantiscono gli stipendi più alti. I dati che presentiamo riguardano la retribuzione media mensile netta calcolata a cinque anni di distanza dall’ottenimento della laurea. Ecco quali sono:
- Odontoiatria e protesi dentaria – 2.680 euro;
- Ingegneria elettronica – 2.054 euro;
- Informatica – 2.008 euro;
- Finanza – 1.999 euro;
- Ingegneria meccanica – 1.986 euro;
- Ingegneria gestionale – 1.946 euro;
- Medicina e chirurgia – 1.896 euro;
- Biotecnologie industriali – 1.736 euro;
- Architettura – 1.691 euro;
- Farmacia – 1.639 euro;
- Giurisprudenza – 1.635 euro;
- Lettere – 1.417 euro.
Se la questione dello stipendio è sicuramente centrale, un altro elemento da tenere presente riguarda i settori che, nel futuro immediato, sembrano promettere maggiormente possibilità di carriera.
Quali sono i settori in cui sarà più facile trovare lavoro?
Come abbiamo visto, secondo i dati diffusi dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, le lauree più ricercate saranno quelle in ambito economico-statistico. Si stima che nel periodo 2024-2028 saranno a disposizione circa 50mila posti di lavoro. Al secondo posto si collocano i percorsi per l’insegnamento e la formazione che prevedono la possibilità di accedere a circa 45mila posti di lavoro.
Anche i cosiddetti percorsi di studio STEM (lauree in scienze, tecnologie, matematica e ingegneria) saranno tra quelli che permetteranno più facilmente l’accesso al mondo del lavoro. A dominare questa speciale classifica è, come si può facilmente intuire, la laurea in ingegneria, che in più è tra quelle che assicura uno stipendio iniziale tra i più elevati. Una necessità per le imprese, che, se non saranno in grado di trovare queste figure sul mercato, rischieranno di essere spazzate via dalla transizione digitale.
La stima è che nel periodo compreso tra il 2024 e il 2028 ci saranno a disposizione circa 41mila posti di lavoro per chi ha una laurea in discipline STEM: la domanda di ingegneri civili e architetti sarà di circa 15mila unità, mentre i laureati in scienze matematiche, informatiche e fisiche potranno contare su circa 14mila assunzioni previste da qui al 2028. Seguono poi le professioni medico-sanitarie con una richiesta di 38mila unità e gli ambiti giuridici e politico-sociali con 28mila posti di lavoro.
Un suggerimento per gli studenti che si affacciano al mondo dell’università è di ponderare con attenzione i due insiemi di dati che abbiamo presentato: da un lato occorre valutare con attenzione quali saranno le richieste del mondo del lavoro e dall’altro quali sono le professioni che assicureranno una retribuzione più elevata. Il tutto, ovviamente, cercando anche di seguire attitudini e passioni individuali.