Il Ministero dell’Interno ha fissato tre date per il click day dedicato alle domande per il cosiddetto Decreto flussi 2024. Il Decreto flussi è l’atto con il quale il governo stabilisce quanti lavoratori stranieri possono entrare per lavorare nel nostro Paese ogni anno. Il primo click day è lunedì 18 marzo dalle ore 9. Gli altri due saranno il 21 e il 25 marzo.
L’ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, e di lavoro autonomo, deve avvenire infatti nell’ambito delle quote di ingresso stabilite nei decreti, i cosiddetti decreti flussi appunto, che periodicamente sono emanati dal presidente del Consiglio dei ministri sulla base dei criteri indicati nel documento programmatico triennale sulle politiche dell’immigrazione.
Indice
Decreto flussi 2024
Sulla base delle linee per il triennio 2023-2025, per il 2024 il governo Meloni ha stabilito che sono complessivamente 151mila le quote di ingresso in Italia per lavoratori non comunitari, in particolare:
- 61.250 per lavoro subordinato non stagionale, di cui 9.500 solo per l’assunzione di colf e badanti
- 700 per lavoro autonomo
- 89.050 per lavoro subordinato stagionale.
Lunedì 18 marzo dalle 9 è possibile fare domanda di assunzione per i lavoratori subordinati non stagionali, cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia.
I Paesi che hanno accordi con l’Italia sono questi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Peru’, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. I settori interessati sono: autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, delle telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, elettricisti e idraulici.
Ma quali documenti servono per presentare la domanda e quali moduli serve avere? Vediamoli nel dettaglio.
I documenti necessari per presentare la domanda online
Ecco i documenti necessari per presentare la domanda per il Decreto flussi 2024:
- passaporto del lavoratore straniero in corso di validità
- carta di identità o passaporto del datore di lavoro in Italia o del rappresentante legale in corso di validità
- dati identificativi del datore di lavoro: numero di telefono, partita Iva, indirizzo della sede legale e del luogo di lavoro, indirizzo Pec e indirizzo email
- certificato di idoneità allogiativa e indirizzo di dimora in Italia del lavoratore
- marca da bollo da 16 euro
- indicazioni relative al contratto di lavoro da stipulare: Ccnil, livello e mansione, orario settimanale
- numero attuale dei dipendenti dell’azienda, per verificare se il datore di lavoro abbia le capacità economiche di retribuire tutti i dipendenti
- delega del datore di lavoro e autorizzazione, per la privacy
- visura camerale del datore di lavoro contenente le informazioni anagrafiche, giuridiche, fiscali ed economiche depositate presso le Camera di Commercio di ogni impresa registrata al Registro Imprese italiano. Per richiederla è necessario accedere al sito ufficiale e inserire la denominazione dell’impresa e la provincia di appartenenza. Il pagamento dei documenti richiesti deve essere effettuato online con carta di credito
- Durc, cioè il documento necessario per verificare la regolarità contributiva, da richiedere tramite il sito Inps o Inail con il codice fiscale
- modello Unico 2022, cioè la Dichiarazione dei redditi del datore di lavoro
- bilancio contabile anno 2022 dell’azienda/impresa
- indicazione della Rappresentanza diplomatica del Paese di origine dove sarà richiesto il visto di ingresso
- modulo Anpal da parte del datore di lavoro: questa è una novità introdotta dal Decreto flussi 2023.
Attenzione che tutti i documenti necessari richiesti da allegare alla domanda – nella sezione upload – devono essere in formato pdf e ciascun file non deve superare i 2MB di dimensione.
I moduli da utilizzare per l’invio della domanda
I modelli da utilizzare per l’invio delle domande, a seconda dei casi, come chiarisce il Ministero dell’Interno sono:
Come fare domanda
Da anni ormai la domanda per regolarizzare e assumere lavoratori stranieri da parte di imprese o datori di lavoro privati è esclusivamente online, per cui basta collegarsi dal proprio computer, oppure chiedere aiuto ai tanti enti o patronati abilitati, per svolgere la pratica. È sempre a disposizione un help desk nel caso di problemi o dubbi nella procedura informatica.
La domanda per l’assunzione di lavoratori stranieri va fatta sul Portale Servizi – Sportello Unico Immigrazione del Ministero dell’Interno.
Per accedere al Portale Servizi serve un’identità digitale, e cioè lo Spid oppure la Cie, cioè la carta di identità elettronica.
Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2024 e, come per tutti i click day, vengono trattate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
Come compilare la domanda online: cosa fare e cosa no
Per compilare correttamente la domanda, basta seguire alcuni semplici passaggi, come spiega lo stesso Ministero dell’Interno sul suo portale. Ecco passo per passo la procedura per la domanda online:
- entrate sul portale con Spid o Cie nella vostra Area Riservata del Portale Servizi ALI
- andate sulla voce Sportello Unico Immigrazione
- cliccate su “Compila Domande Decreto Flussi 2024/Click-day 2024”
- vengono visualizzati tutti i modelli di domande previsti dal Decreto flussi 2024: selezionate il modello che vi interessa e procedete alla compilazione della domanda
- al termine della compilazione, la domanda è visibile nella sezione di “Riepilogo domande”. La domanda completa in ogni sua parte, che si trova nello stato “Da inviare”, è pronta per l’invio nel giorno del click day. Questa domanda e le altre che eventualmente vengono compilate, dal giorno dopo il click day, saranno poi compilabili dalla sezione ordinaria “compila domande”.
Il Ministero dell’Interno spiega anche cosa non fare durante la presentazione della domanda, per evitare problemi o rallentamenti. In particolare, suggerisce di evitare di aggiornare la pagina, perché potrebbe andare in errore: meglio utilizzare il tasto “aggiorna pagina” predisposto dal sistema stesso. Attenzione anche a non accedere all’Area Riservata del Portale Servizi ALI da più computer o ad aprire dallo stesso pc più pagine con lo stesso Spid o Cie.