Contratto tessile e moda verso il rinnovo, 200 euro in più al mese per 400mila lavoratori

Il rinnovo del contratto del settore tessile e moda garantisce ai lavoratori altri 600 euro nel triennio per il welfare

Pubblicato: 12 Novembre 2024 13:20

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Siglata l’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale del tessile e abbigliamento che riguarda 400.000 lavoratori in forze presso 40.000 aziende. La bozza è stata firmata da Smi (Sistema moda italia), Filctem, Femca e Uiltec. Si prevede un aumento di 200 euro lordi a regime, in tre anni, oltre a ulteriori 600 euro da spendere in beni e servizi di welfare nel triennio.

Secondo il calcolo dei sindacati il trattamento economico complessivo, considerando l’aumento salariale e il miglioramento degli istituti di welfare, va a raggiungere una media di 232 euro al mese.

Il testo contiene poi importanti miglioramenti in merito alla formazione e al welfare contrattuale, in particolare su sanità integrativa, previdenza complementare e long term care, cioè quelle assicurazioni che coprono le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana dovute a malattia o infortunio.

L’aumento salariale

Gli aumenti sono stati calcolati tenendo presenti le previsioni in merito all’andamento dell’inflazione da qui al 2027. Per recuperare la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni si è così trovato l’accordo per 200 euro lordi complessivi al 4° livello dell’inquadramento.

Questo aumento verrà erogato in tre step: 95 euro a partire da dicembre 2024, 57 euro da gennaio 2026 e 48 euro da gennaio 2027. Chi è inquadrato al primo livello avrà un incremento nel triennio di 271 euro, che consentirà il superamento della retribuzione oraria di 9 euro. I 9 euro l’ora erano la soglia proposta dal Pd riguardo al salario minimo del lavoratori.

I 600 euro extra

Il rinnovo contrattuale prevede poi ulteriori 600 euro che potranno essere spesi in beni e servizi di welfare che godono, fra l’altro, di esenzioni fiscali e contributive. Le tempistiche: a dicembre 2024 arriveranno i primi 200 euro, entro il 31 dicembre del 2025 saranno erogati ulteriori 200 euro mentre l’ultima tranche arriverà entro il 31 dicembre del 2026.

È stato aumentato di 50 euro (da 300 a 350), con decorrenza dal 2025, l’elemento di garanzia retributiva relativo alle aziende in cui non c’è la contrattazione di secondo livello e non vi siano trattamenti retributivi individuali aggiuntivi rispetto a quelli del contratto.

Novità per i contratti a termine

Inserito nel testo anche un intervento sulla flessibilità per consentire il prolungamento della durata dei contratti a termine da 12 a 24 mesi.

La crisi della moda in Italia

Il contratto nazionale arriva in un momento difficilissimo per la moda e il tessile italiani, nonché a pochi mesi dalla scadenza del precedente contratto. Confartigianato ha evidenziato come nei primi sei mesi del 2024 le imprese della moda abbiano registrato un calo del -5,3% delle esportazioni, pari a una perdita di 1,8 miliardi.

“Pur in un momento particolarmente difficile per tutta la filiera del tessile abbigliamento, abbiamo firmato un contratto nazionale che segna l’inizio di un cambiamento positivo e costruttivo nel rapporto tra aziende e lavoratori”, ha commentato Sergio Tamborini, presidente di Smi.

“Accanto alle soluzioni di carattere economico è stato importante equilibrare da un lato le esigenze di professionalità ed efficienza delle imprese, dall’altro quelle di sicurezza, equità e bilanciamento vita-lavoro dei nostri collaboratori. In questo contesto, anche la rinnovata attenzione al welfare, quindi al benessere complessivo dei dipendenti, diventa un importante elemento di svolta per una relazione proficua tra aziende e lavoratori”, ha aggiunto.

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