Contratto bancari, colosso anticipa l’aumento di stipendio

ll CEO di Intesa Sanpaolo Messina ha annunciato la decisione di erogare entro fine anno un’anticipazione degli incrementi stipendiali e ripristinare la base piena di calcolo del TFR.

Pubblicato: 28 Ottobre 2023 19:00

Alessandro Mariani

Giornalista

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Intesa Sanpaolo, una delle principali istituzioni finanziarie italiane, sta suscitando un forte impatto nel settore bancario con un annuncio senza precedenti . Il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha rivelato che la banca sta anticipando l’aumento richiesto dai sindacati e ripristinerà il calcolo completo del TFR entro la fine dell’anno, indipendentemente dall’esito dei negoziati in corso tra Abi (Associazione Bancaria Italiana) e sindacati.

Aumento di stipendio Tfr per i dipendenti di Intesa Sanpaolo

Questa mossa rappresenta una svolta significativa nei negoziati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, che prevedeva un aumento medio di 435 euro, richiesto dai sindacati. In precedenza, Intesa Sanpaolo aveva ritirato il suo mandato a Abi per il rinnovo del contratto, ma ora partecipa attivamente al processo di negoziazione.

L’annuncio di Intesa Sanpaolo è un gesto di riconoscimento nei confronti dei propri dipendenti, che hanno contribuito in modo sostanziale al successo e alla solidità del Gruppo. Messina ha affermato che l’aumento anticipato sarà concesso entro la fine dell’anno, tenendo conto della situazione economica attuale. Inoltre, la banca ripristinerà il calcolo completo del TFR, in attesa dei risultati delle negoziazioni nazionali del settore.

L’impegno di Intesa Sanpaolo verso i lavoratori

Questo annuncio è stato fatto nel contesto di un impegno più ampio di Intesa Sanpaolo verso la riduzione delle disuguaglianze sociali entro il 2027, con l’assegnazione di 1,5 miliardi di euro per iniziative e progetti volti a raggiungere questo obiettivo. La scelta dell’istituto di credito è stata accolta con entusiasmo dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi). Il suo presidente, Lando Maria Sileoni, ha definito questa mossa come un’iniziativa unica nel mondo bancario. Questa è la prima volta che una banca decide di anticipare gli aumenti retributivi in questo modo, segnando una nuova direzione nell’ambito finanziario.

I negoziati tra Abi e i sindacati sembrano ora orientarsi verso una fase di maggiore apertura. Il Comitato di Presidenza di Abi, originariamente previsto per l’8 novembre, è stato anticipato al 6 novembre. Questa anticipazione suggerisce un impegno a velocizzare il processo di negoziazione. Le decisioni prese in questo comitato avranno un impatto significativo sui futuri sviluppi del contratto.

La questione del rinnovo del contratto dei bancari

Il rinnovo del contratto bancario comporta conseguenza rilevanti, sia dal punto di vista economico che normativo. La questione dei salari e dei benefici è un tema importante, con potenziali aumenti dei costi del lavoro. La formazione e la mobilità dei dipendenti sono temi centrali, specialmente in un settore in continua evoluzione. L’obiettivo è concludere la contrattazione entro la fine dell’anno, e la decisione di Intesa Sanpaolo potrebbe accelerare il processo. Se il Comitato di Presidenza di Abi del 6 novembre assegnerà un mandato completo al presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro, Ilaria Dalla Riva, il contratto potrebbe essere chiuso più rapidamente rispetto al passato.

In un contesto in cui il settore bancario deve affrontare sfide significative, tra cui la crescente concorrenza delle banche digitali, la serenità dei dipendenti e la stabilità del settore sono essenziali. La decisione di Intesa Sanpaolo rappresenta un passo avanti significativo nel processo di rinnovo del contratto bancario in Italia e potrebbe aprire la strada a soluzioni rapide e soddisfacenti per tutte le parti coinvolte, lavoratori e banche.

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