Bpm avverte i dipendenti, 6mila licenziamenti se passa l’offerta Unicredit

In una lettera ai dipendenti, l'Ad di Banco Bpm Giuseppe Castagna prevede 6mila licenziamenti in caso di acquisizione da parte di Unicredit

Pubblicato: 27 Novembre 2024 13:18

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

La dirigenza di Banco Bpm ha allertato i propri dipendenti con una lettera firmata dall’amministratore delegato del gruppo Giuseppe Castagna. La comunicazione ribadisce la contrarietà della dirigenza all’offerta pubblica di scambio di Unicredit, giudicata insufficiente. Avverte però soprattutto dei possibili esuberi che la banca subirebbe in caso l’operazione si concretizzasse: si temono 6mila licenziamenti.

Bpm contraria all’offerta di Unicredit

L’amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna ha inviato una lettera ai dipendenti del gruppo, commentando l’offerta pubblica di Unicredit per le azioni della banca: “Il 2024 è stato per noi un anno straordinario, che ha segnato un importante capitolo della nostra storia. Gli obiettivi raggiunti, come i risultati del terzo trimestre, l’Opa sulla totalità delle azioni di Anima e l’acquisizione” del 5% di Mps hanno rafforzato il nostro posizionamento, ponendo le basi per un futuro di ulteriore crescita” ha esordito l’Ad.

“Ci troviamo in un momento di grande rilevanza per il nostro gruppo, un passaggio storico che ci vede protagonisti attivi sul mercato, come dimostrano i recenti accadimenti che riguardano la nostra banca. Forse anche per questi motivi, ci troviamo oggi a dover commentare un’operazione non concordata con la banca e a condizioni di prezzo inusuali per questo tipo di operazioni” ha poi proseguito, introducendo l’offerta di Unicredit.

“Siamo una grande banca autonoma, italiana con una forte vocazione di vicinanza ai territori e alle Pmi, spina dorsale del nostro Paese. Dobbiamo continuare in questa direzione, rimanendo nel solco che abbiamo tracciato e continuando a fare bene il nostro mestiere, come abbiamo sempre fatto. È questa la strada giusta per crescere da soli e non diventare oggetto di operazioni che non tengono in alcun conto il valore espresso dalla nostra banca oggi e, ancora di più, nel futuro prossimo” ha spiegato Castagna nella lettera

Castagna ha poi proseguito ribadendo che il consiglio di amministrazione ha reputato l’offerta di Unicredit non idonea: “Il potenziale di redditività di Bpm è ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate dalla nostra banca, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano Strategico 2023-2026. Avere raggiunto e, anzi, anticipato gli obiettivi di piano, così come la nostra capacità di estrarre valore dalle fabbriche prodotto, hanno rafforzato il posizionamento competitivo della banca” ha concluso sul tema l’Ad.

La paura per i licenziamenti

La lettera si concentra poi sulle possibili conseguenze di questa iniziativa sia per gli azionisti della banca che per i suoi dipendenti. In particolare, ci potrebbero essere licenziamenti significativi in caso di passaggio di Bpm a un grande gruppo come Unicredit: “C’è forte preoccupazione per tagli al personale di oltre 6.000 colleghe e colleghi” dichiara Castagna nella lettera.

Per gli azionisti, Castagna sottolinea che con l’offerta di Unicredit è entrata in vigore la passivity rule. Questa regola impedisce agli amministratori di una società quotata di attuare iniziative difensive nei confronti di una scalata esterna, come quella di Unicredit a Banco Bpm. Secondo l’Ad però questa regola “Rischia di limitare l’autonomia strategica del management anche con riferimento alle condizioni dell’operazione su Anima Holding”.

“Di fronte a questi cambiamenti è naturale interrogarsi sul futuro, ma ciò che non deve mai venire meno è la nostra fiducia nel percorso intrapreso. Non possiamo permetterci di perdere la rotta o di distogliere l’attenzione dai nostri obiettivi. Al contrario, questo è il momento in cui dobbiamo rimanere uniti, concentrati e determinati, consapevoli del grande lavoro che abbiamo fatto e dei risultati che abbiamo ottenuto” ha poi concluso Castagna.

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