Berco ritira i licenziamenti, salvi 480 posti di lavoro e i sindacati esultano

La decisione dopo l'incontro al ministero. Per il ministro Urso ora è necessario avviare "un confronto tra le parti per superare la crisi in atto"

Pubblicato: 14 Novembre 2024 15:50

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La Berco, società del gruppo Thyssenkrupp, ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo che riguardava i 480 dipendenti degli stabilimenti di Copparo (Ferrara) e Castelfranco Veneto (Treviso). I sindacati esprimono soddisfazione, mentre il ministro Urso guarda con ottimismo al futuro.

I sindacati pronti a collaborare con l’azienda

“Grazie alla lotta dei lavoratori, (Berco) ha ritirato i licenziamenti e la disdetta dell’integrativo”. È quanto annunciano Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, riferendosi alla vicenda dell’impresa specializzata nella produzione di componenti e sistemi sottocarro per macchine movimento terra cingolate. Lo sciopero generale dei metalmeccanici della provincia di Ferrara di lunedì scorso, unito alle mobilitazioni di Fim, Fiom e Uilm e ai ricorsi legali, ha portato al ritiro della procedura di licenziamento che coinvolgeva 480 lavoratori negli stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto.

In un comunicato diffuso dopo l’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i sindacalisti sottolineano che, data la gravità della situazione economica e industriale, sono pronti a lavorare con l’azienda per trovare soluzioni condivise che garantiscano una prospettiva a lungo termine. Inoltre, chiedono il sostegno del governo per individuare strumenti utili al rilancio dell’azienda, così come supporto alla capogruppo Thyssenkrupp per investimenti che incrementino la competitività.

I sindacati sono consapevoli delle sfide del mercato competitivo in cui Berco opera, ma ribadiscono che, per salvaguardare i posti di lavoro, sarà necessario esplorare eventuali percorsi industriali aggiuntivi. Questa discussione, tuttavia, potrà essere avviata solo dopo un confronto approfondito sul piano industriale. Il dialogo in azienda riguardo gli aspetti occasionali e industriali prenderà il via nei prossimi giorni, con un incontro riconvocato per il 25 novembre al ministero.

Berco è un’azienda specializzata nella produzione di componenti per sottocarri destinati a macchine movimento terra cingolate, nonché nelle attrezzature per la loro revisione e manutenzione. Con sedi a Copparo e Castelfranco Veneto, Berco impiega complessivamente 1.372 dipendenti.

Il ministero: “Ora soluzioni per superare la crisi in atto”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che ora è necessario avviare “un confronto tra le parti volto a individuare soluzioni industriali e occupazionali per superare la crisi in atto”. In una nota, Urso ha sottolineato che “il risultato dell’incontro di oggi” a Roma deve segnare l’inizio di un dialogo mirato a trovare soluzioni per affrontare la situazione critica. Ha inoltre assicurato che il Mimit monitorerà gli sviluppi del confronto e si rende disponibile, per quanto di sua competenza, a sostenere ogni iniziativa utile al rilancio industriale di Berco.

Durante il summit, è stato annunciato che la società e le organizzazioni sindacali hanno deciso di ritirare gli atti unilaterali presentati nei giorni scorsi: Berco ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo e la disdetta degli accordi integrativi aziendali, mentre i sindacati hanno ritirato il ricorso contro le decisioni annunciate il 17 ottobre. Le parti hanno concordato di avviare una discussione in sede aziendale per raggiungere un’intesa che permetta di gestire gli aspetti occupazionali e qualsiasi altra iniziativa necessaria per superare la crisi, evitando ricorsi a procedure unilaterali. I lavori del Tavolo sulla vertenza Berco sono stati aggiornati al 25 novembre, quando si terrà un nuovo incontro al Mimit.

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