Welfare aziendale e premi ai dipendenti: il piano di A2A da 72 milioni di euro

Di questi 10 sono per supportare la genitorialità, 18 per il settore del sociale, 5,3 per il piano di azionariato diffuso e 39 per i premi di produttività

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Redazione

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Un investimento concreto sul benessere dei dipendenti, che guarda al futuro e alla coesione sociale. È questo il cuore del nuovo Piano Welfare presentato da A2A: una strategia ambiziosa che mette al centro le persone, con oltre 72 milioni di euro all’anno destinati a servizi, premi e iniziative per il benessere dei quasi 15.000 dipendenti e delle loro famiglie.
Di questi, 10 milioni sono per il supporto della genitorialità, 18 milioni per i servizi di welfare, 5,3 milioni per il piano di azionariato diffuso del gruppo e infine 39 milioni per i premi di produttività.

Il piano di A2A per i dipendenti

Tra le novità più significative, spicca il programma A2A Life Caring, dedicato al sostegno della genitorialità. L’azienda ha stanziato 10 milioni di euro all’anno per garantire un contributo fino a 3.250 euro annui nei primi tre anni di vita del figlio, a cui si aggiungono supporti economici e formativi fino alla fine del ciclo scolastico. Una misura che punta a incentivare la natalità e a sostenere concretamente chi sceglie di diventare genitore.

Oltre 18 milioni di euro sono destinati ai servizi di assistenza: il progetto Case ai lavoratori, l’assistenza sanitaria integrativa, l’assistenza psicologica, iniziative di wellbeing e lotta alle dipendenze, convenzioni con strutture sanitarie e ricreative, programmi di vacanze aziendali. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita delle persone, non solo durante l’orario di lavoro ma anche nel tempo libero, promuovendo un equilibrio più sano e sostenibile.

Altri 39 milioni sono destinati ai premi di produttività, che i dipendenti possono scegliere di destinare in tutto o in parte ai fondi di previdenza complementare, usufruendo di un contributo aggiuntivo da parte di A2A sull’importo convertito (di circa il 15%).

5,3 milioni sono stati stanziati alla nuova fase del programma A2A Life Sharing, già avviato nel 2024 con una partecipazione dell’86% tra i lavoratori aventi diritto. Grazie al piano di azionariato diffuso, ogni dipendente può partecipare alla crescita dell’azienda anche in veste di azionista, sentendosi parte attiva e responsabile del percorso industriale. La nuova fase che partirà in autunno prevede anche l’assegnazione di azioni gratuite in base all’inquadramento contrattuale per favorire i colleghi con le retribuzioni più basse: 1 azione gratuita ogni azione acquistata per gli operai, 1 azione gratuita ogni 3 per quadri e impiegati, 1 azione gratuita ogni 5 acquistate per i dirigenti.

Un’idea di impresa che guarda lontano

Per il presidente Roberto Tasca, questo piano rappresenta un ritorno alle radici. Già negli anni Sessanta, A2A era pioniera in ambito welfare, con iniziative dedicate alle famiglie dei lavoratori.

“Il welfare aziendale ha una lunga tradizione nella storia di A2A: le prime forme di supporto ai dipendenti attivate negli anni Sessanta per fronteggiare fenomeni come l’emarginazione sociale, tipica di quel periodo, erano già strumenti di attenzione alle persone e inclusione. Questo percorso è proseguito negli anni con numerose iniziative, l’ultima delle quali in ordine di tempo è il piano di azionariato diffuso. Oggi il gruppo è tra le prime aziende del Paese e la prima che opera anche nell’ambito dell’economia circolare ad avere attivato questo programma con 5,3 milioni di euro che cresceranno ancora nella fase successiva”

ha commentato Roberto Tasca.

L’amministratore delegato Renato Mazzoncini ha parlato di un progetto che abbraccia una visione di lungo periodo, con 120 milioni di euro già previsti entro il 2035 solo per il sostegno alla genitorialità.

“Di fronte ai cambiamenti socio-demografici in atto i sistemi di welfare possono diventare laboratori di innovazione in grado di attivare alleanze tra pubblico e privato e mettere a sistema azioni orientate a garantire maggiore benessere per le comunità. Il welfare non è solo un beneficio per il dipendente, è parte integrante della nostra strategia industriale”

ha dichiarato.

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