Threads, il nuovo social network di casa Meta, è ora disponibile anche in Italia. L’annuncio è stato fatto direttamente da Mark Zuckerberg. Nelle intenzioni del suo creatore, Threads dovrebbe funzionare esattamente come X (il fu Twitter), cioè trasformarsi in uno spazio di discussione pubblica sugli argomenti di attualità. Ma una differenza fondamentale c’è.
Come funziona Threads
Threads è accessibile da app iOS e Android e da sito web. La traduzione del termine “threads” è “discussioni”. La piattaforma di microblogging permette di postare video della durata massima di 5 minuti, foto, link e messaggi fino a 500 caratteri. Messaggi che assumono un nome particolare: se Facebook ha i post e X ha i tweet, Threads ha i thread. Il feed dell’app mostra tutti i thread degli account seguiti e di quelli consigliati.
Esattamente come avviene altrove, è possibile pubblicare un messaggio originale, ricondividerne uno altrui e pubblicare dei commenti. I thread possono essere modificati dopo la pubblicazione (proprio come su Facebook) e possono essere accompagnati da un solo hashtag, che su questo social si chiama “tag”. Possibile poi condividere i messaggi delle altre piattaforme. Gli account dotati di spunta blu su Instagram ce l’avranno anche su Threads. Una differenza con le altre piattaforme c’è: Threads è uno spazio interamente pubblico in cui mancano i messaggi privati.
Le differenze fra Threads e Twitter
Twitter viene utilizzato come bacheca ufficiale da istituzioni politiche, organi di informazione e celebrità. Threads si propone di puntare maggiormente agli utenti comuni e ai marchi aziendali.
Threads verso 1 miliardo di utenti
X ha al momento 400 milioni di utenti. Dal suo lancio sul mercato statunitense e britannico avvenuto a luglio 2023, Threads ha raccolto 141 milioni di utenti. Si attende di vedere di quanto salirà l’utenza dopo l’allargamento a nuovi Paesi.
Lo sbarco in Europa è stato rallentato dalla necessità di adeguare il nuovo social alla legislazione comunitaria. “C’era una significativa mancanza di chiarezza sull’evoluzione della regolamentazione in Europa riguardo una serie di questioni”, ha reso noto un portavoce di Meta. “È stato importante per noi prenderci il tempo necessario per comprendere il panorama normativo e investire in conversazioni con le autorità di regolamentazione dell’Ue. Ora siamo pronti a portare Threads in Europa e riteniamo che sia conforme alle normative vigenti. Continueremo a dialogare con le autorità di regolamentazione man mano che il panorama normativo si evolverà”, ha aggiunto.
L’obiettivo, come annunciato da Mark Zuckerberg al momento del lancio, è quello di far arrivare la nuova piattaforma al miliardo di utenti.
L’annuncio, a suo tempo, della nuova app ha visto crescere l’antipatia fra Musk e Zuckerberg. Come è noto i due arrivarono a sfidarsi in un pubblico combattimento, anche se poi la cosa cadde nel nulla. “Siamo seriamente preoccupati che Meta si sia impegnata in un’appropriazione sistematica, intenzionale e illegale di segreti commerciali e altre proprietà intellettuali di Twitter” anche in considerazione del fatto che “dozzine di ex dipendenti di Twitter sono stati assunti da Meta nell’ultimo anno, scrissero i legali di Musk a Zuckerberg dopo il lancio di Threads.