Microsoft ha licenziato i dipendenti impegnati in un progetto che avrebbe dovuto aiutare le aziende a sviluppare un metaverso ottimizzato per scopi industriali. A riferirlo è il portale The Information, che si occupa di fughe di notizie del mondo informatico. I licenziamenti rientrano nel piano di Microsoft di ridurre di 10mila i posti di lavoro entro la fine di marzo e che potrebbe far cambiare il volto della storica azienda di Redmond, sempre più impegnata su orizzonti diversi dalla creazione di mondi virtuali, visto anche il flop della concorrente Meta e le ingenti perdite del suo fondatore Mark Zuckerberg.
Microsoft licenzia 10mila dipendenti di metaverso, Surface e Xbox
Il metaverso non sarebbe più visto come la prossima gallina dalle uova d’oro delle big tech. Microsoft aveva creato il team, composto da un centinaio di dipendenti, solo lo scorso ottobre, e stava lavorando su interfacce software per il controllo di centrali elettriche, robot industriali e reti di trasporto, lavorando con importanti clienti come Coca Cola e Unilever.
Secondo quanto riferito da Bloombger, inoltre, Microsoft ha già licenziato gran parte del team hardware di Hololens, mettendo in discussione ulteriori sviluppi degli occhiali di realtà aumentata al di fuori di usi militari. Altri licenziamenti riguardano la divisione dispositivi Surface e Xbox, come già annunciato da Microsoft come parte del suo piano di licenziamenti che si concluderà entro la fine del mese prossimo.
I licenziamenti dovrebbero colpire soprattutto aree che non genereranno entrate significative nel prossimo futuro. Nonostante gli annunci ufficiali riguardo il futuro di Hololens 2 e dell’impegno nella realtà aumentata e virtuale, le intenzioni dell’azienda traspaiono dalla chiusura della piattaforma social Altspace Vr a marzo, dagli investimenti ridimensionati per lo sviluppo dell’hardware per il metaverso, dai licenziamenti nei team di Mrtk e negli studi cinematografici di realtà mista.
Bisogna considerare che la virtual reality ha svolto un ruolo marginale in Microsoft negli ultimi anni. L’ultimo importante partner di Windows Mixed Reality, HP, avrebbe intenzione di ritirarsi dal settore entro il 2026. E addirittura il progetto militare Hololens sembra essere in bilico. Microsoft dovrebbe continuare a lavorare sulla piattaforma di collaborazione XR Mesh e portare il suo software Office sugli headset Meta-XR. Ma nel futuro di Redmond ci sarebbero ben altre ambizioni.
Microsoft punta tutto sull’intelligenza artificiale
Microsoft sta infatti rafforzando la sua partnership con OpenAI. Si tratta della società dietro il bot conversazionale che si esprime grazie all’intelligenza artificiale ChatGpt, che promette di rivoluzionare il nostro approccio alla tecnologia. Il piano pluriennale di collaborazione è entrato nella sua terza fase con un investimento stimato di circa 10 miliardi di euro, su un valore totale del progetto pari a circa il triplo.
L’obiettivo è quello di supportare e dare un’accelerata al progresso dell’intelligenza artificiale, migliorare le applicazioni con la piattaforma di cloud computing Azure e puntare sulle forniture di servizi cloud con l’integrazione dell’IA. Il ceo di Microsoft, Satya Nadella, ha pubblicato recentemente una serie di tweet in cui ha spiegato quale sarà l’impegno della sua azienda con OpenAI.
Spiegando che Microsoft fornirà una migliore infrastruttura, dei modelli e un pacchetto di software per lo sviluppo di nuove AI e per consentire ai clienti di creare ed eseguire in modo sicuro e responsabile le proprie applicazioni in Azure. Questa nuova fase va a completare gli investimenti già effettuati nel 2019 e nel 2021 per circa un miliardo di euro a sostegno del supercomputing e della ricerca sull’intelligenza artificiale.
L’AI al contrario del metaverso sta già trovando applicazioni pratiche, con guadagni immensi all’orizzonte per le big tech che riusciranno a sfruttarne appieno le potenzialità per prime. La corsa al primato è già iniziata, con molte compagnie che stanno facendo concorrenza a OpenAI per il monopolio di questo nuovo settore.