Il Tribunale dell’Unione europea ha deciso che TikTok dovrà rispettare le regole del Digital Market Act (DMA) da subito, senza aspettare l’esito del suo ricorso. La norma definisce la società, come le altre grandi del mondo della tecnologia, come un “gatekeeper“, che rende più difficile l’accesso dei concorrenti al suo stesso mercato.
A partire da Marzo quindi TikTok dovrà rispettare il DMA, con alcuni cambiamenti per gli utenti europei. Questo non è però l’unico contenzioso che ByteDance ha con l’Unione europea. La società cinese è ancora in attesa del risultato di un indagine sulla protezione degli utenti minorenni sulla sua piattaforma più famosa da parte dell’UE.
TikTok perde il ricorso: cosa cambia per gli utenti
L’azienda cinese ByteDance era stata individuata dall’Unione europea come gatekeeper stando alla legge antitrust digitale DMA. Questo stato impone una serie di obblighi alle aziende e multe molto pesanti se questi non vengono rispettati.
La ragione di questa decisione era la posizione dominante di TikTok sul mercato dei social, che quindi lederebbe la libera concorrenza. ByteDance ha però fatto ricorso e richiesto non solo che la sua posizione di gatekeeper venisse rivista, ma che nell’attesa della sentenza, le venisse rimossa.
La seconda di queste due richieste è stata respinta dal Tribunale dell’Unione europea, una delle due istituzioni che compone il sistema giudiziario dell’UE. Non ci sarebbero infatti gli estremi per consentire a ByteDance di operare senza lo status di gatekeeper.
“ByteDance non ha dimostrato che esista un rischio reale di divulgazione di informazioni riservate o che tale rischio darebbe luogo a un danno grave e irreparabile” si legge nella sentenza del Tribunale che ha respinto il ricorso dell’azienda.
Dal 1 marzo quindi TikTok sarà obbligata a consentire alle aziende terze di accedere ai propri servizi. Inoltre dovrà richiedere il consenso esplicito per la pubblicità personalizzata ai propri utenti. Questo dovrebbe essere il principale cambiamento per chi usa il social cinese a partire dal prossimo mese.
L’app potrebbe quindi richiedere un’ulteriore autorizzazione oltre quelle che già ottiene all’iscrizione con il proprio profilo. L’utente potrà quindi rifiutarsi di concedere all’azienda cinese l’utilizzo dei propri dati personali relativi all’utilizzo di TikTok per mostrargli annunci personalizzati.
Tutti i contenziosi tra TikTok e UE
Quello sulla concorrenza non è l’unico scontro tra TikTok e l’Unione europea. L’UE ha infatti avviato un’indagine su come il social cinese moderi i contenuti diretti ai minori. TikTok è una piattaforma frequentata anche da giovanissimi e l’Unione vuole assicurarsi che non possano arrivare loro contenuti espliciti o violenti.
Le regole che ByteDance potrebbe aver violato in questo caso sono quelle del Digital Service Act, il DSA. Anche se TikTok ha recentemente modificato il proprio funzionamento per adattarsi a queste norme, lo sforzo fatto potrebbe non essere sufficiente.
Infine, ByteDance concorderebbe con Meta, uno dei suoi principali concorrenti, nel ritenere ingiusta una tassa imposta dall’UE, quella sulla regolamentazione delle piattaforme, la cosiddetto tassa di supervisione. Le due società hanno contestato la misura, che finanzia il lavoro dei moderatori dell’Unione, i quali devono controllare che i contenuti dei social rispettino le leggi europee.