Musk lancia Neuralink: “Chip nel cervello umano nel 2023”

Il fondatore di Tesla presenta il progetto: "È come sostituire un pezzo del tuo cranio con uno smartwatch".

Pubblicato: 1 Dicembre 2022 12:13

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Dopo i successi con Tesla e Space X e il flop dell’acquisto di twitter, Elon Musk si prepara a lanciare l’ennesimo progetto, questa volta shock: un chip nel cervello umano in grado di espandere esperienze e funzionalità, che secondo l’uomo più ricco del mondo potrebbe essere disponibilie già entro la metà del 2023.

L’annuncio

L’annuncio è stato dato durante l’evento ‘Neuralink Show and Tell’, in cui Musk ha presentato le ultime novità dell’azienda che, tra l’altro, propone impianti che collegano il cervello a un computer. “È come sostituire un pezzo del tuo cranio con uno smartwatch, in mancanza di un’analogia migliore”, ha detto. “Riteniamo che dovremmo essere pronti per avere un chip in un essere umano nel giro di 6 mesi. Stiamo lavorando sodo, prima di inserire un chip in un essere umano vogliamo essere sicuri che funzioni alla perfezione”, ha aggiunto.

Il device

Durante l’evento è stato mostrato un video realizzato per documentare l’efficacia del device, in grado di consentire ad una scimmia di muovere un cursore del mouse e digitare su un computer usando la mente. “Stiamo facendo tutto il necessario per testare i device, siamo estremamente cauti anche per quanto riguarda gli impianti negli animali: si tratta di operazioni per confermare” informazioni “non per esplorare”, ha affermato Musk.

Ambito medico e problemi etici

L’idea alla base di Neuralink solleva numerose questioni, a partire da quelle etiche. Nel dibattito trovano spazio anche le posizioni di chi ipotizza che tali dispositivi possano forniscono un sostegno, ad esempio, a persone disabili o a soggetti che per traumi e patologie perdono la capacità di usare le mani o vedere. E anche Musk, dopo aver ripetuto che i test verranno svolti in maniera rigorosa e con un’attenta valutazione dei rischi, si proietta alle possibili ricadute e ipotizza un utilizzo dei device in ambito medico: “Potrebbe suonare miracoloso, siamo ottimisti sulla possibilità di ripristinare la piena funzionalità del corpo per qualcuno che abbia una grave lesione spinale”.

Prima che gli impianti cerebrali di Neuralink vengano prodotti in serie e raggiungano il mercato più ampio, serviranno step relativi all’approvazione normativa. Durante la presentazione, Musk ha spiegato che la società ha sottoposto la maggior parte della documentazione necessaria alla FDA (Food and Drug Administration). “Probabilmente – l’auspicio del miliardario- in circa sei mesi potremo sperimentare Neuralink su un essere umano”.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963