Circa 75mila smartphone negli Usa hanno smesso improvvisamente di funzionare per un maxi-blackout del traffico cellulare avvenuto nella giornata di giovedì 22 febbraio. Il down della rete, di cui nono state ancora chiarite le cause, ha interessato diversi operatori telefonici statunitensi tra cui At&T, Verizon, T-Mobile, Cricket Wireless, UScellular e Consumer Cellular. Le compagnie sono state sommerse da decine di migliaia di segnalazioni dei clienti, provenienti Los Angeles, Chicago, Houston e Atlanta, tra le città americane più importanti ad essere coinvolte.
Il maxi-blackout della rete
“Alcuni dei nostri clienti stanno registrando interruzioni del servizio questa mattina, stiamo lavorando con urgenza per ripristinare il servizio”, ha comunicato tramite una nota uno dei più grandi fornitore di rete negli Usa, AT&T, invitando i clienti ad usare il Wi-fi per le chiamate “fino a quando il servizio sarà ripristinato”.
“Mantenere i nostri clienti connessi rimane la nostra massima priorità e stiamo adottando misure per garantire che i nostri clienti non si verifichino nuovamente in futuro”, ha affermato la società, senza però chiarire le cause del blackout.
Alle 8 ora locale, le 14 in Italia, la compagnia telefonica ha registrato interruzione dei servizi su oltre 71mila utenze sparse in diverse città degli Stati Uniti, come New York, Boston, Washington, Montreal, Honolulu, Atlanta, Houston, Dallas, Los Angeles, Seattle e Chicago.
Problemi sulla rete, anche se di portata numericamente inferiore, sono state segnalati anche da circa 4mila utenze di Verizon che in un comunicato ha fatto sapere che la sua “rete sta operando normalmente, alcuni clienti hanno avuto problemi questa mattina per chiamate o messaggi con clienti di altre compagnie, continuiamo a monitorare la situazione”.
Secondo il sito DownDetector, anche circa un migliaio di T-Mobile ha avuto dei problemi, ma anche questa compagnia, interpellata da The Hill, ha affermato di non avere rilevato guasti e che i disagi riguardano “nostri clienti che hanno tentato di connettersi con altri network”. Sempre negli Usa, Cricket Wireless ha ricevuto oltre 11mila segnalazioni e Boost Mobile oltre 450.
Down delle linee di emergenza
A San Francisco è saltata anche la linea di emergenza del 911 e il dipartimento dei Vigili del fuoco è stato costretto a comunicare sui social ai cittadini di provare a contattare in caso di necessità i familiari e chiedere loro di chiamare il numero di soccorso.
Il primo cittadino di Atlanta, Andre Dickens, ha dichiarato in un post su X che la città può ricevere ed effettuare chiamate ai servizi di emergenza in uscita, ma che i clienti AT&T nella zona hanno segnalato problemi. “Abbiamo ricevuto chiamate da clienti AT&T che informavano che i loro telefoni cellulari erano in modalità SOS. Si prega di indirizzare tutte le richieste per ripristinare il servizio ad AT&T”, ha affermato il sindaco (qui avevamo parlato dei bancomat bloccati in tutta Italia).
In generale, i disservizi hanno impedito per diverse ore a decine di migliaia di utenti di poter navigare su internet attraverso il proprio smartphone, oltre a effettuare telefonate o anche inviare sms: sui display dei cellulari colpiti dal blackout sono scomparse per diverso tempo le barre del segnale o comparivano le lettere SOS. Rimangono ancora sconosciute le cause del maxi-down sulla rete cellulare statunitense (qui abbiamo parlato dell’aumento degli attacchi hacker nel 2023).