È successo ancora, a Ponte San Giovanni, frazione di Perugia: il “truffatore dell’acqua velenosa” ha colpito ancora. Solo due settimane fa aveva già fregato una coppia nella stessa area. Questa volta è toccato a un’anziana. La donna, di 88 anni, si è vista rubare tutti i gioielli da un presunto tecnico degli impianti idrici. Sfruttando la buonafede delle persone più avanti con l’età e la fiducia ispirata dalla tuta di lavoro, il ladro si infila nelle case e le svuota. Ecco che cos’è la truffa dei gioielli nel frigo e come difendersi dai malintenzionati.
Truffa dell’acqua velenosa: come operano i ladri
Il raggiro non è nuovo, ed è già stato segnalato in anni passati dalle forze dell’ordine. Il truffatore si presenta nelle abitazioni, spesso di proprietà di anziani già adescati in precedenza, presentandosi come un tecnico del gestore della fornitura idrica. Con una divisa che richiama i colori e i loghi ufficiali delle compagnie della zona, racconta ai proprietari di casa di dover fare una verifica sulla salubrità dell’acqua.
Il ladro si dirige in bagno, dove invita i malcapitati ad aprire il rubinetto. Approfittando di un momento di distrazione, versa dei prodotti colorati nel lavandino. Adducendo al suo colore rossastro, spiega così che l’acqua è contaminata o velenosa, e per questo è necessario un intervento di purificazione, con sostanze particolarmente pericolose per la salute.
Gioielli nel freezer: così vengono convinte le vittime
L’operazione, spiega il truffatore, è però necessaria. Il senso di urgenza spinge le sue vittime ad abbassare la guardia e credere alla soluzione proposta. Il ladro spiega di dover utilizzare uno spray o un liquido tossico, che per giunta potrebbe rovinare gli oggetti preziosi di casa e ossidare l’oro e l’argento.
I malcapitati vengono così convinti a mettere tutti i gioielli dentro il frigorifero o il freezer, al riparo da contaminazioni, e di chiudersi dentro la camera da letto o addirittura uscire dall’appartamento durante la finta operazione di purificazione dell’acqua. Il ladro ha così tutto il tempo di impossessarsi dell’oro e dell’argento della famiglia, e defilarsi senza essere notato. Le sue vittime si rendono conto della truffa quando ormai è tardi e il finto tecnico è sparito.
Come difendersi dalla truffa dell’acqua velenosa
Le forze dell’ordine, dopo la segnalazione della donna di Ponte San Giovanni, hanno invitato tutte le vittime della truffa a segnalare ogni spiacevole episodio o tentativo di rapina con questo piano. Diventare vittime dei ladri non deve essere motivo di vergogna: può capitare a tutti di abbassare la guardia, ma solo allertando le autorità si può sperare di fare giustizia, e aiutare altre persone nel mirino del malintenzionati.
È sempre bene adottare alcune misure per provare a difendersi da questo tipo di truffa.
- Mai far entrare qualcuno in casa, se non certi della sua provenienza e delle sue intenzioni: gli interventi straordinari e le verifiche sugli impianti vengono in genere comunicati dall’amministratore di condominio e nelle bollette di gas, luce e acqua.
- Cercare di rimanere razionali anche quando si è sotto pressione. Nel caso specifico, bisogna pensare che se una sostanza è in grado di corrodere o ossidare i gioielli ed è particolarmente pericolosa per l’uomo, nessun tecnico la userebbe con tanta facilità in un’abitazione.
- Monitorare il lavoro di tecnici e operai, senza mai lasciare incustoditi gioielli e altri oggetti di valore.