Prosciutto cotto richiamato per Listeria, quali sono i lotti interessati

Il Ministero della Salute richiama il prosciutto Lenti & Lode per possibile presenza di Listeria monocytogenes. Stop al consumo per due lotti

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web dal 2005, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il Ministero della Salute ha pubblicato il 22 dicembre 2025 un richiamo alimentare per il Prosciutto cotto alta qualità Lenti & Lode, del marchio Lenti, per possibile presenza del batterio Listeria monocytogenes. L’allerta riguarda un prodotto venduto in vaschette da 0,120 kg (120 grammi), con data di scadenza 3 gennaio 2026, e interessa due diversi lotti.

Il Ministero raccomanda ai consumatori di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita per rimborso o sostituzione, secondo le modalità adottate dall’esercente.

Prosciutto a rischio Listeria ritirato: cosa c’è da sapere

Il richiamo non riguarda l’intera produzione del brand Lenti, ma esclusivamente le confezioni appartenenti ai lotti indicati nell’avviso. Questo significa che il prodotto resta regolarmente in commercio per tutte le unità non coinvolte dall’allerta.

I richiami microbiologici, come questo, rientrano nella categoria di rischio più attenzionata dalle autorità sanitarie perché coinvolgono microrganismi non visibili e che non alterano necessariamente odore, colore o consistenza dell’alimento, rendendo impossibile per il consumatore individuarli autonomamente.

Dove e come riconoscere i lotti oggetto del richiamo

Per verificare se una confezione rientra nel richiamo alimentare reso noto dal Ministero della Salute è necessario controllare tre elementi sulla vaschetta:

Il produttore indicato nell’avviso è Rugger Srl, con stabilimento a Santena (Torino), via Tetti Giro n. 7, 10.026.

Se questi dati coincidono, il prodotto non va consumato, anche se l’aspetto appare normale.

Ministero della Salute
Il prosciutto cotto Lenti richiamato per Listeria

Restituzione al supermercato: come funziona

Nella prassi della grande distribuzione, quando un prodotto viene richiamato per motivi di sicurezza sanitaria, i supermercati provvedono al ritiro immediato delle confezioni dagli scaffali e dai banchi frigo. Il servizio clienti e il banco assistenza accolgono le richieste di rimborso o sostituzione.

Non è obbligatorio esibire lo scontrino per i richiami legati a rischi sanitari, perché prevale il principio di massima precauzione e tutela della salute pubblica.

Chi possiede il prodotto può quindi presentarsi al punto vendita con la vaschetta appartenente al lotto oggetto di richiamo per chiedere il rimborso o la sostituzione, secondo le procedure interne dell’insegna.

Quali sono i sintomi della listeriosi

Sebbene il testo del richiamo non elenchi sintomi clinici, è utile sapere che l’infezione da Listeria monocytogenes, quando si manifesta, può causare anche

Le categorie più vulnerabili alle forme severe sono anziani, donne in gravidanza, neonati e persone con sistema immunitario indebolito.

La Listeria monocytogenes può sopravvivere e moltiplicarsi a basse temperature, anche in frigorifero. Non è rilevabile tramite le caratteristiche sensoriali del prodotto e può causare infezioni potenzialmente gravi e mortali nelle persone a rischio.

Per questo motivo il Ministero ribadisce l’indicazione di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita.

Solo pochi giorni fa è stato diramato un altro richiamo per ciccioli di maiale contaminati da questo batterio.

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