Autostrade per l’Italia ritira le tessere Viacard, come ottenere il rimborso

L'addio definitivo alla Viacard giungerà tra poco più di quattro anni: ecco come funzionerà il sistema dei rimborsi e a chi spetta

Pubblicato: 27 Settembre 2024 22:25

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Novità importante sul fronte Autrostrade per l’Italia e riguardano la tessera Viacard. AGCM ha comunicato le tempistiche previste per il processo di dismissione delle card. Tutto ciò avverrà non da un giorno all’altro, anzi. Si arriverà a sfiorare il 2030. Di seguito tutti i dettagli del caso.

Addio Viacard

I più giovani sono abituati all’uso del Telepass che, fortunatamente, non detiene ormai il dominio del mercato. Col tempo, dunque, ci si abituerà a individuare l’offerta migliore, sulla base di prezzo e servizi. Chi ha però qualche anno in più potrebbe avere in auto la tessera Viacard.

È però tempo che quest’ultima venga cestinata. Non improvvisamente, come detto. Lo ha comunicato Autostrade per l’Italia all’AGCM. Ciò rientra nel novero degli impegni presi dal colosso in merito a un contenzioso legato alle schede, che procede ormai dal 2007.

Svariati i punti da sottolineare, a partire dalla garanzia dell’usabilità delle tessere Viacard già acquistate per più di cinque anni. Nello specifico si potranno usare fino al 31 dicembre 2029. Il calendario però si allunga per quanto riguarda i possibili rimborsi del credito residuo. Gli utenti potranno infatti richiederne la restituzione entro il 31 dicembre 2038, ovvero per più di 14 anni.

Rimborsi e altri impegni

La questione rimborsi è molto importante, dal momento che alcuni potrebbero dimenticare di fatto d’avere del credito residuo sulla propria tessera. Basti pensare a quanto accaduto con l’aumento del costo mensile del Telepass pochi mesi fa. In tanti hanno dimenticato la data utile per evitare di pagare l’extra. Altri, invece, hanno ottenuto un rinvio dell’aumento al prossimo anno. Il rischio, per gli utenti ovviamente, è che per allora la questione sfugga e ci si ritrovi a pagare un costo superiore a quello di mercato.

Per questo motivo Autostrade per l’Italia si impegna anche a realizzare una campagna informativa. Dovrà informare la clientela della cessazione della commercializzazione delle tessere. Al tempo stesso, però, anche delle procedure attive per il rimborso.

I modi sono svariati, a partire dalla richiesta da poter inoltrare sul sito web di ASPI. Al tempo stesso è possibile sfruttare l’app Muovy o anche inviare una e-mail. Non si esclude la chiamata al servizio clienti, così da poter parlare con un operatore.

Autostrade per l’Italia si impegna inoltre al riacquisto di tutte le tessere già distribuite e invendute. Va da sé che la produzione verrà interrotta immediatamente, così come la distribuzione presso i vari rivenditori.

Ma di cosa parliamo? Come detto, le nuove generazioni potrebbero non avere idea di cosa sia una carta Viacard, per quanto la scritta inerente campeggi ancora ai caselli. È una carta magnetica prepagata, da poter usare unicamente per il pagamento dei pedaggi autostradali, tutta la rete nazionale. Venivano proposte in tagli da 25, 50 e 75 euro, con le tariffe per il pedaggio che venivano scalate automaticamente.

Tanto vecchie da spingere a chiedersi se ci sia ancora qualcuno che le adoperi. Sorprendentemente ci sono ancora degli affezionati di questo sistema. Si tratta di meno dell’1% dei paganti. Parliamo di meno di 100.000 tessere in circolazione. Tutte queste, a oggi, vantano un redino residuo inferiore a 50 euro. Di che somma di rimborso parliamo, dunque? Ipotizzando 49,99 euro residui per tessera, moltiplicando per 99.000 soggetti, otteniamo una cifra che sfiora i 5 milioni di euro.

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