Accensione termosifoni 2024, date e orari zona per zona: le regole da seguire

Arriva il freddo, presto ci sarà bisogno di accendere i termosifoni: quali sono le date da tenere in considerazione per la stagione 2024/2025

Pubblicato: 17 Settembre 2024 07:58

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Con l’arrivo dell’autunno si avvicina anche il momento di accendere i termosifoni in molte abitazioni italiane. Nella seconda settimana di settembre le temperature sono calate bruscamente e in alcune zone si avverte già il freddo. Tuttavia, salvo situazioni particolari, sarà necessario attendere ancora prima di poter accendere il riscaldamento.

L’uso degli impianti termici domestici è infatti regolamentato dalla legge. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 16 aprile 2013 stabilisce la gestione dei sistemi di riscaldamento, fissando le date di accensione e spegnimento, oltre alle ore giornaliere, per ciascuna zona climatica.

Quando accendere i riscaldamenti nel 2024: regole e orari

Considerando la varietà climatica del territorio italiano, le città sono suddivise in 6 diverse zone, determinate in base alle temperature medie. Questo sistema garantisce un equilibrio tra la necessità di limitare l’uso dei termosifoni e quella dei cittadini di riscaldare le proprie abitazioni. Le date di accensione del riscaldamento vengono stabilite dai singoli Comuni, che al momento non si sono ancora pronunciati. Tuttavia, possono essere previste deroghe comunali in presenza di condizioni particolari, come è avvenuto in aprile quando alcuni comuni decisero di riaccendere i termosifoni dopo un calo repentino delle temperature.

Di seguito, ecco la divisione delle zone e le date di accensione:

Cosa rischia chi non rispetta i limiti sul riscaldamento

La temperatura massima consentita all’interno delle abitazioni riscaldate dai termosifoni è di 19 gradi, con una tolleranza di 2 gradi. Per chi vive in condominio, potrebbero inoltre essere previste regole più specifiche sull’uso del riscaldamento centralizzato, stabilite nel regolamento condominiale, che è importante rispettare per evitare sanzioni.

Chi non rispetta le regole sul riscaldamento rischia una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 500 euro a un massimo di 3mila euro, come previsto dalla direttiva dell’Unione Europea di riferimento. A queste si aggiungono eventuali multe previste dal regolamento condominiale, che possono arrivare fino a 200 euro per singola violazione, aumentando a 800 euro in caso di recidiva. Inoltre, gli enti locali, come i Comuni che emettono le ordinanze, potrebbero stabilire ulteriori sanzioni.

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