Le città ormai si stanno muovendo verso una mobilità sempre più sostenibile, e Milano in questo senso si distingue per un ambizioso progetto di trasformazione del suo sistema di trasporto pubblico. Entro il 2030, la città metropolitana vedrà in circolazione esclusivamente autobus elettrici. Questo obiettivo, annunciato dall’Azienda trasporti milanesi (Atm), prevede un ingente investimento finanziario e una serie di passi concreti verso la decarbonizzazione del trasporto urbano.
Un maxi-investimento da 1,5 miliardi per la conversione della flotta
Per realizzare questa imponente transizione, Atm ha messo in campo un investimento di 1,5 miliardi di euro, stanziato nel 2018. Questa somma è destinata alla conversione delle infrastrutture e all’aggiornamento dell’intera flotta, composta attualmente da 1200 veicoli. L’obiettivo è chiaro: rendere il trasporto pubblico milanese completamente elettrico entro la fine del decennio, nel rispetto dell’accordo con l’Ue.
Un traguardo intermedio significativo è previsto per il 2026, quando 600 autobus elettrici saranno in servizio sulle strade di Milano. Questo sarà possibile grazie a un bando di gara da 205 milioni di euro, destinato all’acquisto di circa 260 nuovi mezzi a batteria. La gara ha visto la selezione di due modelli specifici: 153 autobus Iveco da 12 metri e 105 bus Solaris da 18 metri.
L’obiettivo sembra di facile acquisizione, dal momento che, attualmente, il 70% del servizio di trasporto pubblico nella città metropolitana è già alimentato da energia elettrica. Questo include circa 290 veicoli ibridi e quasi 250 autobus elettrici operativi su 19 linee. L’evoluzione verso una flotta completamente elettrica è quindi già cominciato: un ottimo risultato per il trasporto pubblico di Milano.
Da cinque anni, Atm acquista energia esclusivamente da fonti rinnovabili. Questa scelta ha comportato anche un potenziamento delle infrastrutture per la gestione dei costi energetici. Tra le iniziative più rilevanti ci sono l’installazione di impianti fotovoltaici e pensiline solari, che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale e i costi operativi del trasporto pubblico.
Ricarica ultrarapida agli estremi della città
Atm ha installato 14 stazioni di ricarica hi-tech presso i capolinea di viale Zara, piazza 4 Novembre e stazione Lambrate. Queste colonnine elettriche avanzate permettono la ricarica degli autobus elettrici in soli 5-8 minuti grazie all’utilizzo di pantografi connessi via Wi-Fi. Questo sistema consente agli e-bus di ottenere un’autonomia sufficiente per operare per l’intera giornata, similmente ai veicoli tradizionali. Oltre alla ricarica rapida, i bus vengono ricaricati di notte nei depositi attraverso colonnine “plug-in”, garantendo una copertura energetica continua.
Il deposito di San Donato è stato il primo a essere convertito per ospitare autobus elettrici nel 2018. Attualmente dispone di 90 colonnine di ricarica “plug-in” e due stazioni di ricarica rapida. Il deposito di viale Sarca, secondo a essere adattato, offre 75 colonnine di ricarica e due charger veloci, mentre il deposito storico del Giambellino ha recentemente completato i lavori per l’installazione di 75 colonnine e due charger veloci.
Il deposito di via Palmanova, prossimamente in fase di conversione, sarà dotato di 50 stalli di ricarica a pantografo e due stazioni di ricarica rapida. Nuove strutture, come quelle di viale Toscana e via Triboniano, rappresentano un ulteriore passo avanti. Il deposito di viale Toscana sarà un impianto hi-tech, sostenibile e autosufficiente dal punto di vista energetico, esteso su 20.000 metri quadrati e capace di ospitare 100 autobus elettrici. Inoltre, offrirà un ampio spazio verde sul tetto, fruibile dai cittadini.