Desertificazione e siccità sono le sfide più urgenti, il 40% della superficie è degradata

La Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, che si celebra il 17 giugno, promuove pratiche sostenibili per preservare la nostra Terra

Pubblicato: 17 Giugno 2024 05:00

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Il destino del nostro pianeta è a rischio a causa della crescente minaccia della desertificazione, del degrado del suolo e della siccità. Questi problemi ambientali critici hanno già degradato fino al 40% della superficie terrestre globale. La terra sana è fondamentale non solo per produrre il 95% del nostro cibo, ma anche per vestirci, fornirci rifugio, creare posti di lavoro e proteggerci da disastri naturali come inondazioni e incendi. Tuttavia, il degrado continua: ogni secondo, l’equivalente di quattro campi da calcio di terra fertile si perde, portando a una perdita totale di 100 milioni di ettari all’anno.

La crescita della popolazione e i modelli di produzione e consumo insostenibili stanno aumentando la domanda di risorse naturali, esercitando una pressione devastante sul suolo e contribuendo alla desertificazione e alla siccità. Questi fenomeni stanno forzando la migrazione di decine di milioni di persone ogni anno, mettendo in pericolo la loro sopravvivenza e destabilizzando intere regioni. È urgente agire per proteggere e rinnovare il nostro suolo, affrontando le radici della crisi ambientale e lavorando verso un futuro sostenibile per la nostra terra.

Un futuro sostenibile per la gestione della terra

Oltre un miliardo di giovani sotto i 25 anni vive nei paesi in via di sviluppo, spesso in aree rurali fortemente dipendenti da terra e risorse naturali per la sopravvivenza. Creare opportunità di lavoro in queste zone è fondamentale per offrire ai giovani un futuro migliore e, allo stesso tempo, promuovere pratiche sostenibili.

Investire nel ripristino del suolo non solo è un dovere ambientale, ma anche un’opportunità economica. Ogni dollaro investito può generare fino a 30 dollari di ritorno. Questo perché un terreno sano aumenta la produttività agricola, crea posti di lavoro e contribuisce a contrastare i cambiamenti climatici.

Uniti per un pianeta verde, la Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità

La Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, che si celebra ogni 17 giugno, richiama la nostra attenzione sull’urgente necessità di tutelare la terra, la nostra risorsa più preziosa. Il tema di quest’anno, “Uniti per la Terra. La nostra eredità, il nostro futuro”, sottolinea la responsabilità condivisa di preservare questo bene inestimabile per le generazioni presenti e future.

La desertificazione e la siccità non sono solo sfide ambientali, ma anche minacce concrete alla stabilità e alla prosperità di miliardi di persone. La perdita di terreni fertili impoverisce le comunità rurali, alimenta la migrazione forzata e ostacola lo sviluppo sostenibile.

Invertire questa rotta è possibile, ma richiede un impegno collettivo e un’azione immediata. Ecco alcune azioni concrete che possiamo intraprendere:

Ognuno di noi può contribuire. Scegliendo prodotti alimentari sostenibili, riducendo gli sprechi, piantando alberi e diffondendo consapevolezza, possiamo dare il nostro contributo per un pianeta più verde e prospero per tutti.

La Germania ospita la Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2024

La Germania ospitata quest’anno la Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2024, un evento che, come abbiamo anticipato, è cruciale per sensibilizzare sull’urgente necessità di proteggere la terra e contrastare i fenomeni di desertificazione e siccità. In qualità di firmatario e sostenitore impegnato della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (Unccd), la Germania, insieme al Ministero per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Bmz) e alla città di Bonn – sede del Segretariato Unccd dal 1999 – organizzerà una serie di eventi aperti al pubblico per celebrare questa importante giornata.

L’obiettivo è quello di amplificare il messaggio globale legato al tema di quest’anno e di promuovere un’azione collettiva per un futuro più verde. La giornata sarà caratterizzata da:

La Germania è fortemente impegnata nella lotta alla desertificazione e alla siccità, riconoscendo il ruolo cruciale di una gestione sostenibile del suolo per garantire la sicurezza alimentare, la stabilità sociale e la resilienza climatica. La Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2024 rappresenta un’importante opportunità per rafforzare questa leadership e per ispirare un cambiamento positivo a livello globale.

Una crisi globale che richiede azione urgente

Alain Richard Donwahi, presidente della 15a sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (Cop15), ha sottolineato l’importanza di affrontare la desertificazione e la siccità come problemi globali che riguardano tutti i Paesi e richiedono azioni immediate. Durante un incontro con i media in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, Donwahi ha evidenziato l’urgenza di un’azione collettiva per affrontare questi fenomeni e le loro conseguenze.

La Cop16, in programma per dicembre in Arabia Saudita, rappresenta un’opportunità per organizzare una lotta congiunta contro la desertificazione e la siccità, coinvolgendo tutti i Paesi interessati. Donwahi ha presentato alcuni dati allarmanti sulla situazione attuale: 168 Paesi sono colpiti da desertificazione o siccità, il 20-40% del volume totale di terreni si è degradato, il 40% della popolazione mondiale vive in terre degradate, la siccità è il secondo disastro naturale che colpisce il maggior numero di persone dopo le inondazioni, e un terzo della popolazione mondiale è già alle prese con lo stress idrico.

Tra il 1900 e il 2019, 11,7 milioni di decessi sono stati causati dalla siccità e il 10% del PIL attuale nel mondo viene perso ogni anno a causa della desertificazione. Donwahi ha sottolineato che la lotta alla desertificazione e alla siccità è una delle questioni ambientali più importanti del nostro tempo e richiede soluzioni urgenti e innovative per proteggere la terra, le risorse idriche e il benessere delle popolazioni globali.

La minaccia della desertificazione e della siccità

Guardando indietro e osservando il presente, il timore è tangibile e le proiezioni future sono ancora più inquietanti. Dal 2000, le inondazioni sono aumentate del 29%, con un incremento annuo di 12 milioni di ettari di terreno agricolo degradato. Secondo Donwahi, si stima che 190 nazioni saranno affette da siccità nei prossimi anni e oltre tre quarti degli abitanti del pianeta subiranno gli effetti della desertificazione entro il 2050. Le perdite in ambito agricolo ed economico causate da desertificazione e siccità potrebbero quadruplicare entro il 2100, e si prevede che fino al 70% della popolazione mondiale dovrà confrontarsi con la scarsità idrica entro il 2050.

La crisi climatica, con la desertificazione e la siccità, non impatterà uniformemente su tutta la popolazione globale; saranno i gruppi sociali più vulnerabili a soffrirne maggiormente. “Questi eventi colpiscono duramente le comunità più esposte al rischio,” afferma il presidente della Cop15, “il 72% delle donne e il 9% delle bambine sono incaricate di procurare acqua nelle regioni aride, e le donne costituiscono il 50% della forza lavoro agricola nei paesi in via di sviluppo. Nonostante producano tra il 60 e l’80% del cibo in queste aree, possiedono meno di un quinto delle terre.” Il dato più allarmante è che oltre 200 milioni di individui potrebbero essere costretti a migrare entro il 2050 a causa della siccità, della mancanza d’acqua e del declino nella produttività agricola.

Le priorità di Donwahi per combattere la desertificazione

Donwahi, elenca le priorità per affrontare la desertificazione. A livello internazionale, la Cop16 dovrebbe riconoscere la necessità di una valutazione delle condizioni del suolo, promuovendo un approccio olistico e rafforzando la solidarietà tra i Paesi. I Paesi ricchi dovrebbero sostenere quelli con meno risorse, e i territori meno colpiti dovrebbero aiutare le regioni più colpite.

Per quanto riguarda le aziende e i privati, Donwahi sottolinea l’importanza di valutare l’impatto delle attività sui terreni e di contribuire alla rivitalizzazione delle zone aride e alla riforestazione dei terreni deforestati. Infine, incoraggia le iniziative a livello locale e individuale, come cambiare le proprie abitudini, sostenere aziende responsabili e partecipare a progetti locali per proteggere e utilizzare responsabilmente il territorio. Ogni passo è importante, e tutti dobbiamo agire immediatamente.

Iniziative internazionali per combattere la desertificazione

Donwahi fa il punto del suo mandato e ripercorre le iniziative attuate e quelle future. Sottolinea l’emergere di molte iniziative a vari livelli per proteggere il territorio con gestioni più sostenibili, ripristinare le aree degradate e combattere il cambiamento climatico per mitigare gli effetti della siccità e della desertificazione. In particolare, evidenzia il progetto del “Green Wall” africano, mirante a creare una vasta foresta dalla Somalia al Senegal, e un piano per piantare 50 milioni di alberi e ripristinare 200 milioni di ettari di terreni degradati in Medio Oriente. Tuttavia, Donwahi esprime preoccupazioni riguardo alla mancanza di finanziamenti completi per il Green Wall africano e la necessità di migliorare la misurazione dei progressi nei progetti, considerando le sfide di trasparenza e variazioni sociali tra i 22 Paesi coinvolti.

L’allarme dell’osservatorio Anbi sulle risorse idriche per le regioni italiane

In occasione della Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità, l’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche lancia un allarme preoccupante: circa il 70% della Sicilia si trova in una condizione di medio-alta vulnerabilità ambientale, aggravata quest’anno da una siccità drammatica che ha portato al razionamento idrico e all’abbattimento di capi animali per la loro sopravvivenza.

La Sicilia non è la sola regione a rischio. Molise (58%), Puglia (57%) e Basilicata (55%) seguono da vicino. Sei regioni – Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania – presentano tra il 30% e il 50% del loro territorio a rischio desertificazione, mentre altre 7 – Calabria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Veneto e Piemonte – si attestano tra il 10% ed il 25%.

I dati evidenziano una situazione critica in molte zone d’Italia, dove la siccità rappresenta una minaccia concreta per l’agricoltura, l’ecosistema e le comunità locali. La Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità serve come monito per intensificare gli sforzi nella gestione sostenibile delle risorse idriche e del territorio, promuovendo pratiche agricole compatibili con l’ambiente e contrastando il cambiamento climatico.

Deflusso ecologico, Anbi chiede rinvio per scongiurare danni ad agricoltura e ambiente

Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), lancia un appello urgente per un rinvio nell’applicazione dei criteri più restrittivi sul Deflusso Ecologico, previsti dalla normativa europea.

“In questa fase delicata, senza le opportune verifiche, un’applicazione immediata di tali parametri potrebbe avere conseguenze devastanti per l’economia e l’ambiente di vaste aree del Paese,” afferma Vincenzi. “Ecco perché abbiamo già richiesto un rinvio in sede parlamentare”.

L’Anbi teme che l’applicazione immediata di queste norme rigide possa causare:

Secondo Vincenzi, è necessario un approccio più cauto e graduale:

L’Anbi ribadisce il proprio impegno nella tutela dell’ambiente e delle risorse idriche. Tuttavia, sottolinea la necessità di farlo in modo equilibrato, considerando le esigenze concrete dell’agricoltura e le specificità dei territori.

“Confidiamo che il rinvio richiesto ci consenta di trovare soluzioni condivise e sostenibili, che tutelino l’ambiente senza penalizzare l’economia e il benessere delle comunità locali,” conclude Vincenzi. “Insieme, possiamo costruire un futuro più verde e prospero per il nostro Paese”.

Un emergenza che minaccia 200 paesi e 1 miliardo di persone

Secondo recenti dati, circa 200 Paesi e almeno 1 miliardo di persone in tutto il mondo sono interessati dal processo di desertificazione. Tra questi, Cina, India, Pakistan e diverse nazioni africane, latinoamericane, del Medio Oriente e persino dell’Europa mediterranea, come Portogallo, Spagna, Grecia, Cipro, Malta e, sempre più spesso, l’Italia.

Vincenzi sottolinea l’importanza fondamentale dell’irrigazione non solo per l’agricoltura, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente nei Paesi del Sud del Continente. La desertificazione rappresenta una sfida urgente per la comunità internazionale, che deve adottare strategie e soluzioni sostenibili per affrontare questo fenomeno e proteggere la vita e il benessere delle popolazioni interessate.

La desertificazione nel mondo e le sue conseguenze

L’Onu lancia un allarme preoccupante: la desertificazione ha già compromesso oltre un miliardo di ettari nel mondo. Nei prossimi decenni, circa 250 milioni di persone potrebbero essere costrette ad abbandonare le proprie terre, migrando verso aree più vivibili.

Le cause di questa grave minaccia sono molteplici:

Le conseguenze della desertificazione sono drammatiche:

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