Il design in cartone che fa tendenza e piace all’ambiente

La ricerca di soluzioni ecosostenibili è sempre più vivace, anche nel mondo dell'arredamento: da qui nascono i mobili in cartone

Pubblicato: 20 Settembre 2018 10:40Aggiornato: 24 maggio 2022 10:42

QuiFinanza

Redazione

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Dai quaderni ai mobili: che carta e cartone avessero mille possibilità di impiego, lo si sapeva, ma che potessero anche dare origine ad un arredamento resistente, duraturo e di design è qualcosa di innovativo.

Dalla mente di Giorgio Caporaso, nasce la soluzione a questa sfida e si chiama “Lessmore” il brand italiano che ha origine dallo studio di una linea di prodotti d’arredo concepiti secondo i criteri del design sostenibile. L’azienda utilizza materiali totalmente riciclati o riciclabili separatamente: il processo produttivo si basa sui principi della filiera corta e dell’utilizzo di tecnologie semplici, puntando al massimo risparmio energetico e alla riduzione degli scarti di lavorazione. Inoltre, impiega vernici e collanti atossici. La semplicità cercata nel processo di produzione viene rispecchiata dalla semplicità dei prodotti: arredi di design, made in Italy, costituiti da materiali naturali come legno, cartone, beola, licheni uniti a metacrilato e bio-plastica. La forma degli arredi è elegante, ma essenziale.

Sia che si tratti delle proposte di arredi per case o per il mondo dell’hotellerie e del contract, l’azienda realizza prodotti innovativi ecosostenibili, performanti e personalizzabili in base all’esigenza: nella Collection sono presenti sistemi modulari, oggetti trasformabili, riparabili e assemblabili in modo semplice. In particolare la “Ecodesign Collection” dedicata al mondo delle hotellerie, gli arredi presentati sono stati progettati grazie ad un attento studio basato sulla trasformabilità, che permette ad ogni prodotti di avere più vite e quindi utilizzi.

La “Giorgio Caporaso Ecodesign Collection” di Lessmore è l’esempio di come sia possibile arredare case e negozi unendo sostenibilità e design. Il cartone ondulato è il materiale più utilizzato, ma le rifiniture della collezione possono variare dal legno pregiato alla bio-plastica colorata con motivi colorati e dal tratto giocoso, rendendo quindi l’arredo in grado di adattarsi allo stile dell’interno che andrà a valorizzare. Tutti i componenti possono essere sostituiti in modo da far durare l’arredo negli anni e produrre meno rifiuti. Il Premio Sviluppo Sostenibile 2013 ha segnalato Lessmore tra le prime 10 imprese, che nel settore dell’eco-design hanno portato benefici e contenuti innovativi, insieme ad un potenziale valore economico nel mercato.

Matteo Redaelli di Lessmore è convinto che la progettazione di oggetti finalizzati ad uno sviluppo sostenibile sia il futuro: “Progettare oggetti per uno sviluppo sostenibile vuol dire dedicarsi con attenzione alla soluzione dei problemi attuali, che non stanno confinati in una discarica ma comportano un coinvolgimento diretto nella vita di tutti i giorni. Per quanto riguarda i produttori, l’attenzione deve essere altissima in ogni fase del prodotto: dalla progettazione, alla scelta di materie prime e di modalità produttive, alla gestione del prodotto finito e alla sua vita fuori dalle mura dell’azienda. Penso allo stoccaggio, al consumo di energia nei trasporti, all’utilizzo che se ne fa nelle case e negli ambienti, al suo riciclo o allo smaltimento. Il cambiamento parte da chi produce, perché è alla base di una piramide di sostenibilità. In più deve aiutare il consumatore a fare scelte consapevoli. Importante è poi realizzare soluzioni capaci di diffondersi in diverse situazioni e ambienti, favorendone la sostenibilità come in una sorta di reazione a catena”.  Da materiale di scarto considerato poco resistente per arredare, il cartone ha assunto nuova vita: non resta che provarlo.

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