Tasse a rate per le partite IVA: cosa cambia

Come cambia il pagamento del secondo acconto IRPEF. La nuova Legge Delega promette di dare sollievo ai contribuenti con un emendamento a lungo atteso

Pubblicato: 4 Luglio 2023 10:04

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Non è di certo la prima volta che la politica italiana si ritrova a discutere della possibilità di distribuire meglio, e in maniera più sostenibile, il calendario fiscale. La Legge Delega dovrebbe aprire un varco in questa direzione.

Lo dimostra un emendamento approvato in Commissione Finanza della Camera. Il risultato pratico per i contribuenti sarà quello di spalmare su differenti mesi il pagamento del secondo acconto IRPEF, in riferimento ai titolari di partita IVA.

Pagamento a rate: ecco come

La possibilità di provvedere al pagamento del secondo acconto IRPEF, previsto per novembre, in maniera rateale è una splendida notizia per tutti i lavoratori con partita IVA. Le discussioni susseguitesi negli anni trovano finalmente una base concreta.

Si offre così la chance di distribuire in maniera migliore il carico fiscale, per quanto ciò non provveda a modificare in alcun modo il sistema di calcolo e determinazione. Importante inoltre sottolineare come l’emendamento in questione non presenta penalizzazioni di alcun genere in caso di frazionamento del debito nei confronti del Fisco.

Ritenuta d’acconto ridotta

Il meccanismo introdotto mira inoltre a raggiungere anche una possibile riduzione della ritenuta d’acconto. Ciò non andrebbe a pesare sulla finanza pubblica, ma vediamo come nel dettaglio. Le condizioni attuali prevedono una ritenuta del 20%, a titolo di acconto dell’IRPEF.

Il riferimento va a compensi di varia natura corrisposti a soggetti residenti in Italia. Ciò tiene conto anche di prestazioni di lavoro autonomo non abituali, partecipazioni agli utili e altro ancora. Il peso fiscale è tale da generare ogni anno numerose situazioni di indebitamento nei confronti del Fisco. Una situazione in parte risolta offrendo più finestre nelle quali operare pagamenti di somme minori. Un debito fiscale più gestibile, zero costi ulteriori per lo Stato e un aumento facilmente prevedibile delle entrate nelle casse erariali.

Rateizzazione per quanti mesi

Passiamo ora all’aspetto più pratico dell’emendamento della Legge Delega. In che modo specifico i soggetti con partita IVA avranno modo di pagare in maniera rateizzata il secondo acconto IRPEF di novembre?

Sarà consentita la libera scelta ai lavoratori, che potranno serenamente optare per un pagamento unico, anticipando quanto dovuto al prossimo anno in una singola soluzione. Ciò che conta è che lo Stato lascerà l’organizzazione delle finanze personali nelle mani dei cittadini, sotto quest’aspetto.

Non essendo previste sanzioni di alcuna sorta, dunque aumenti della somma in parole povere, optare per la rateizzazione non ha controindicazioni. Da novembre fino a giugno, ecco l’ampia finestra che il governo sta prendendo in considerazione. Sollievo fiscale per i cittadini e zero costi per i conti pubblici. Una vittoria per tutti, insomma.

Parere positivo in merito espresso anche all’ISTAT che, sottolineando come la manovra andrà a coinvolgere più di 5 milioni di contribuenti, evidenzia il rischio zero d’aumento spesa per lo Stato.

Allo stato attuale sono previste due rate, qualora l’importo della prima superi quota 103 euro. Nello specifico il primo pagamento è previsto entro il termine del versamento a saldo, connesso alla dichiarazione dell’anno fiscale precedente. Il secondo, invece, è da versare entro e non oltre il 30 novembre, pena mora.

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