Tasse, ultima chiamata per il ravvedimento speciale

Come funziona il ravvedimento speciale e come aderirvi entro il termine ultime del 2 ottobre 2023. Le istruzioni ufficiali

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Il 2 ottobre 2023 è il termine ultimo per accedere al ravvedimento speciale. La scadenza, almeno in linea teorica, sarebbe stata il 30 settembre 2023: cadendo di sabato, ha fatto sì che il tutto slittasse di alcuni giorni.

Dato l’avvicinarsi di questa importante scadenza è opportuno riepilogare in maniera sintetica le regole per poter accedere al ravvedimento speciale, appoggiandosi, tra le altre cose, alle indicazioni che vi sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate attraverso la risoluzione n. 6/E/2023 e le circolari n. 2/E/2023 e n. 6/E/2023.

Il ravvedimento speciale: le scadenze previste

Il ravvedimento speciale è stato introdotto dal nostro legislatore per permettere ai contribuenti di regolarizzare i tributi amministrati direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Le posizioni, che possono essere definitivamente messe a posto, sono quelle relative alle dichiarazioni dei redditi, che sono state regolarmente presentate fino ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2021.

Per sanare la propria posizione, i diretti interessati devono mettere in conto il pagamento di 1/18 del minimo edittale delle sanzioni irrogabili, così come è previsto dalla legge. È necessario, inoltre, provvedere al pagamento dell’imposta non versata a suo tempo e gli interessi dovuti.

Le somme che devono essere versate a seguito del ravvedimento speciale possono essere saldate anche con dei crediti (qualora il contribuente ne abbia a suo attivo), attraverso l’istituto della compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del D. Lgs n. 241/1997. Per i versamenti è necessario utilizzare il Modello F24.

Le date entro cui fare i pagamenti

Come abbiamo visto la prima rata del ravvedimento speciale deve essere saldata entro sabato 30 settembre 2023. Dato che cade di un giorno festivo, la scadenza slitta al 2 ottobre 2023. Le successive date sono le seguenti:

Cosa non può essere regolarizzato

Attraverso il ravvedimento speciale non possono essere regolarizzati i redditi che derivano dalle attività finanziarie e patrimoniali che siano state ostituite o detenute al di fuori del territorio italiano. Entrando un po’ più nel dettaglio, è possiible sottolienare che

Cerchiamo di chiarire meglio: anche se il contribuente ha dichiarato, ma non ha versato le dovute imposte, non può utilizzare il ravvedimento speciale. Viene sostanzialmente confermata l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale vengono escluse dalla possibilità di essere sanate le violazioni che risultano essere rilevabili ai sensi degli ex articoli 36-bis e 54-bis, anche se relative ad anni diversi dal 2019, 2020 e 2021.

Attraverso il Decreto Legge n. 34/2023 il legislatore ha chiarito che possono essere regolarizzate tutte le violazioni che, nella prassi, possono essere oggetto di un qualsiasi ravvedimento ordinario (quindi ai sensi dell’articolo 13, del D. Lgs. n. 472/1997). È necessario, però, che la dichiarazione relativa al periodo in cui è stata commessa la violazione sia stata presentata validamente.

Ravvedimento speciale: come funziona

A stabilire i criteri del funzionamento del ravvedimento speciale sono i commi da 174 a 178 dell’articolo 1 della Legge n. 197/2022. Oggetto della misura sono i tributi che vengono amministrati direttamente dall’Agenzia delle Entrate: risultano essere ravvedibili quelli relativi alle dichiarazioni che sono state validamente presentate e che riguardano il periodo d’imposta al 31 dicembre 2021 ed i precedenti. È previsto il versamento di 1/18 del minimo edittale delle sanzioni, che sono previste per legge. È necessario, inoltre, provvedere a pagare l’imposta dovuta e i relativi interessi.

È possibile procedere con la regolarizzazione nel caso in cui le violazioni non siano già state contestate nel momento in cui viene effettuato il versamento totale o la prima rata, attraverso i seguenti atti:

La novità più importante

Rispetto a quello ordinario il ravvedimento speciale prevede che il versamento di quanto dovuto sia effettuato in otto rate trimestrali di pari importo.

Per tutte le rate successive alla prima, il contribuente è tenuto a versare gli interessi nella misura del 2% annuo.

Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Al fine di chiarire al meglio come accedere al ravvedimento speciale, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di indicazioni attraverso le circolari n. 2/E/2023 e n. 6/E/2023.

Nel primo documento dell’AdE viene chiarito che:

Attraverso la circolare n. 6./E/2023 ha fissato i seguenti punti:

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