L’Agenzia delle Entrate questa volta si muove in anticipo e detta le regole del ravvedimento speciale, la sanatoria strettamente legata al concordato preventivo biennale. Con un’apposita risoluzione ha messo a disposizione i codici tributi ai contribuenti che hanno intenzione di usufruire di questo particolare strumento.
Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire in cosa consiste il ravvedimento speciale e come debbano essere utilizzati i codici tributo.
Indice
Ravvedimento speciale, in cosa consiste
Ricordiamo che i contribuenti che aderiscono entro il prossimo 31 ottobre 2024 al concordato preventivo biennale applicando gli indici sintetici di affidabilità fiscale, hanno la possibilità di aderire anche al ravvedimento speciale, una misura che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi, sulle relative addizionali e sull’Irap, ossia l’imposta regionale sulle attività produttive.
I contribuenti che dovessero regolarizzare eventuali omissioni dichiarative, devono applicare una flat tax al posto delle normali aliquote Irpef. Sostanzialmente la tassazione piatta viene articolata come segue:
- è pari al 10% nel caso in cui per il singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale (Isa) sia pari o superiore ad 8;
- è pari al 12% nel caso in cui per il singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale (Isa) sia compresa tra 6 ed 8;
- è pari al 15% nel caso in cui per il singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale (Isa) sia inferiore a 6.
I codici tributo per il ravvedimento speciale
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 50 del 17 ottobre 2024, ha sostanzialmente anticipato la pubblicazione del provvedimento attraverso il quale verranno dettate le regole operative del ravvedimento speciale, lo strumento legato al concordato preventivo biennale che permette ai titolari di partita Iva di chiudere eventuali pendenze con il passato.
Anticipare i tempi, in estrema sintesi, è una necessità strettamente collegata con la preclusione al ravvedimento speciale nel caso in cui i pagamenti dovessero essere effettuati in un momento successivo alla notifica di eventuali contestazioni o atti di accertamento da parte delle autorità competenti.
Prima che l’Agenzia delle Entrate parta con le eventuali attività di recupero, i titolari di partita Iva – che avessero aderito al concordato preventivo biennale – hanno la possibilità, infatti, di aderire al ravvedimento speciale per i periodi compresi tra il 2018 ed il 2022. Per farlo devono necessariamente versare l’imposta dovuta.
La flat tax deve essere versata utilizzando un modello F24. L’importo da versare deve essere modulato sulla base imponibile ridotta, che deve essere calcolata, come abbiamo visto in precedenza, sulla base del punteggio di affidabilità fiscale. I codici tributo da utilizzare sono i seguenti:
- 4074 che viene identificato come: CPB – Soggetti persone fisiche – Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali – Ravvedimento di cui all’art. 2-quater del decreto-legge n. 113 del 2024;
- 4075 che viene identificato come: CPB – Soggetti diversi dalle persone fisiche – Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali – Ravvedimento di cui all’art. 2-quater del decreto-legge n. 113 del 2024;
- 4076 che viene identificato come: CPB – Imposta sostitutiva dell’IRAP – Ravvedimento di cui all’art. 2-quater del decreto-legge n. 113 del 2024.
Modello F24, dove inserire i codici tributo
Il contribuente alle prese con la compilazione del modello F24 deve inserire i codici tributo relativi alla flat tax dal 10% al 15% sostitutiva delle imposte sui redditi nella sezione Erario. I dati devono essere inseriti nella colonna importi a debito versati, con l’indicazione anno di riferimento, dell’anno di imposta per il quale il versamento si riferisce: il formato corretto da utilizzare è il AAAA.
Per quanto riguarda il codice tributo 4076 – ossia quello relativo alla flat tax sostitutiva dell’Irap – il contribuente lo deve inserire:
- facendo riferimento alla colonna importi a debito versati;
- deve essere inserita l’indicazione nel campo Anno di riferimento relativa all’anno d’imposta cui si riferisce il versamento;
- il formato da utilizzare per l’anno è il seguente: AAAA.
I contribuenti che dovessero optare per effettuare il pagamento a rate dell’imposta dovuta per perfezionare il ravvedimento speciale, devono valorizzare con il formato “NNRR” il campo rateazione/Regione/Prov./mese rif.. In questo caso:
- NN si riferisce al numero della rata in pagamento;
- RR è relativo al numero complessivo delle rate.
Nel caso in cui il contribuente dovesse optare per saldare quanto deve in un’unica rata deve valorizzare il suddetto campo con il codice: 0101. Il numero massimo di rate è pari a 24. Il pagamento della prima o unica rata potrà avvenire entro la fine del mese di marzo 2025.
Ravvedimento speciale, il rischio inefficacia
Una domanda, a questo punto, è lecita: perché l’Agenzia delle Entrate ha avuto così fretta e ha pubblicato i codici tributo prima del provvedimento previsto dalla legge di conversione del Dl Omnibus? Gli uffici tributari si sono mossi così velocemente per via di una delle ipotesi di esclusione della sanatoria legata al concordato preventivo biennale, che prevede specificamente che:
Il ravvedimento non si perfeziona se il pagamento, in unica soluzione o della prima rata delle imposte sostitutive, è successivo alla notifica di processi verbali di constatazione o schemi di atto di accertamento, di cui all’articolo 6-bis della legge 27 luglio 2000, n. 212, ovvero di atti di recupero di crediti inesistenti.
Siamo davanti, quindi, ad un invito implicito a muoversi velocemente e a giocare d’anticipo, con un tempismo che, almeno sulla carta dovrebbe riuscire a sterilizzare gli effetti delle attività di controllo da parte della stessa AdE.
In sintesi
Con un apposito provvedimento, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i codici tributo per saldare la flat tax relativa al ravvedimento speciale, al quale i contribuenti possono aderire nel caso in cui accettano la proposta del concordato preventivo biennale. questo significa che già da adesso è possibile effettuare i pagamenti utilizzando un Modello F24.