Sta per scadere il termine per pagare il nuovo Modello 770

Ecco chi deve assolvere a questo obbligo con il Fisco e cosa deve fare per non sbagliare: istruzioni e novità

Pubblicato: 18 Ottobre 2023 08:37

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La deadline per l’invio del Modello 770/2023 è il 31 ottobre 2023. I sostituti d’imposta hanno tempo fino alla fine del mese per provvedere ad inviare all’Agenzia delle Entrate il documento relativo al periodo d’imposta 2022. All’interno della dichiarazione devono essere riportate le ritenute operate lo scorso anno, i versamenti che sono stati effettuati e le eventuali compensazioni effettuate. Tra i dati da riportare all’interno del Modello 770/2023 deve essere inserito anche il riepilogo dei crediti e tutti i dati contributivi ed assicurativi previsti.

Obbligati a presentare il Modello 770/2023 sono anche gli intermediari finanziari e quanti, in un modo o nell’altro, intervengono in qualsiasi tipo di operazione che risulti essere fiscalmente rilevante. Questi soggetti, infatti, sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate le trattenute fiscali che hanno dovuto effettuare su:

Anche in questo caso gli intermediari devono provvedere a comunicare i versamenti effettuati, le eventuali compensazioni e i crediti d’imposta che sono stati utilizzati.

Allo stesso obbligo sono tenuti gli intermediari immobiliari e i gestori dei portali telematici, nel momento in cui provvedono ad effettuare le ritenute alla fonte sui canoni di locazione e sui corrispettivi legati direttamente agli affitti brevi.

Tra i nuovi soggetti tenuti ad assolvere agli obblighi legati al Modello 770/2023 ci sono i curatori della liquidazione giudiziale. Questi soggetti devono compilare ed inviare la suddetta documentazione a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Modello 770/2023: dove trovare la documentazione necessaria

I diretti interessati hanno la possibilità di scaricare il software necessario per compilare il Modello 770/2023 direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il pacchetto per assolvere a questo compito è composto dalla seguente documentazione:

Le novità introdotte nel 2023

Sono numerose le novità introdotte nel 2023 rispetto al Modello 770 dello scorso anno. Uno degli esempi più evidenti è costituito dal quadro SI, nel quale sono stati introdotti alcuni nuovi campi che servono a gestire gli utili delle società cooperative che sono assoggettati a tassazione, anche se non sono stati distribuiti nel corso dell’anno d’imposta.

Nel quadro ST sono state inserite alcune note che riguardano direttamente la sospensione dei versamenti relativi al 2022. Questa sezione, in un certo senso, ricorda quanto era stato inserito lo scorso anno, per poter gestire le disposizioni straordinarie che erano state adottate dal Governo per tentare di fronteggiare la crisi economica che è stata innescata dal Covid 19.

Rivisto e corretto anche il quadro SO, per il quale è stata introdotta una terza sezione, grazie alla quale gli intermediari e le imprese di assicurazioni hanno la possibilità di comunicare i dati riferiti ai piani di risparmio a lungo termine (Pir). Questi dati risultano essere di particolare importanza per il rispetto dei limiti annuali e complessivi di investimento effettuati da ogni contribuente.

Come effettuare la presentazione

Il Modello 770/2023 può essere trasmesso solo e soltanto nel momento in cui il sostituto d’imposta abbia provveduto a trasmettere la certificazione unica. E, se la legge lo prevede, anche la certificazione sugli utili. Fatte queste doverose premesse è necessario ricordare che il Modello 770/2023 può essere presentato unicamente online, attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. L’operazione può essere effettuata:

Il Modello 770/2023 viene considerato inviato con successo nel momento in l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto completamente tutti i dati. Come prova della corretta presentazione del documento, gli utenti riceveranno una comunicazione online, attraverso la quale viene attestata la ricezione dei dati. Questa ricevuta non deve essere confusa con quella ricevuta subito dopo l’invio, con la quale viene confermata la sola ricezione del file.

L’invio dei dati

Il Modello 770/2023 può essere inviato attraverso un unico flusso o in più flussi, che possono essere al massimo tre, distinte per tipologie di reddito:

La scelta di come effettuare l’invio deve essere effettuata nel momento in cui viene compilato il campo “Tipologia invio” del riquadro “Redazione della dichiarazione” indicando il codice 1 nel caso in cui si dovesse scegliere la trasmissione unica o il codice 2 nel caso in cui si dovessero preferire gli invii separati. Il sostituto d’imposta ha la possibilità di avvalersi degli invii separati anche quando non si avvale di un altro soggetto incaricato.

Cosa succede se si salta la scadenza

Dopo il 31 ottobre 2023, ossia quando sono scaduti i termini per presentare il Modello 770/2023, il sostituto d’imposta ha la possibilità di rettificare o integrare la dichiarazione. Questa operazione può essere effettuata presentando un nuovo modello completo in tutte le sue parti, nel quale dovrà essere barrata la casella: “Dichiarazione integrativa”. Per poter effettuare questa operazione è necessario che sia stata inviata una regolarmente una dichiarazione, che a questo punto può essere integrata o corretta.

Vengono considerate valide anche le dichiarazioni che vengono presentate entro novanta giorni dal termine di scadenza. In questo caso, però, è necessario mettere in conto il pagamento di alcune sanzioni.

Nel caso in cui il sostituto d’imposta non provveda a presentare il Modello 770/2023 entro il 31 ottobre 2023 è previsto il pagamento di una sanzione che può oscillare tra il 120% ed il 240% dell’ammontare delle ritenute che non sono state versate. L’importo minimo della sanzione è, ad ogni modo, pari a 250 euro. Nel caso in cui le ritenute su compensi, gli interessi e altre somme seppur non dichiarate siano state interamente versate, la penalità è pari a un importo che va da 250 a 2.000 euro.

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