Con un provvedimento datato 28 febbraio 2024, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato 175 modelli Isa, ossia i documenti necessari per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, che devono essere utilizzati per presentare la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023. Oltre ai nuovi modelli Isa sono state rese note le relative istruzioni. Attraverso un separato provvedimento pubblicato nella stessa data, l’AdE ha inoltre approvato le specifiche tecniche per effettuare l’invio telematico e i successivi controlli.
Ma entriamo nel dettaglio e vediamo quali sono le novità previste quest’anno.
Indice
Approvati 175 modelli Isa: cosa cambia
L’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento datato 28 febbraio 2024, ha approvato 175 Modelli Isa. Sono tenuti ad utilizzarli i contribuenti che, nel periodo d’imposta 2023, hanno svolto in via prevalente un’attività economica nei seguenti settori:
- agricoltura;
- manifattura;
- servizi;
- attività professionali;
- commercio.
Dovranno utilizzare i Modelli Isa i contribuenti che esercitano una delle attività appena elencate che sono state inserite all’interno della Tabella 1 allegata alle Istruzioni parte generale. I Modelli Isa, inoltre, devono essere inviati anche dagli contribuenti che, benché siano stati esclusi dall’applicazione degli stessi, sono tenuti a questo adempimento perché:
- stanno esercitando due o più attività di impresa che non rientrano nello stesso indice e che abbiano dei ricavi superiori al 30% rispetto a quelli dichiarati complessivamente;
- stiano svolgendo un’attività d’impresa, arte o professione e stiano partecipando ad un gruppo Iva.
Cosa è stato approvato
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento dello scorso 28 febbraio ha approvato, inoltre, le istruzioni specifiche relative ai singoli Isa e quelle generali. Andando nello specifico l’AdE ha approvato:
- istruzioni parte generale;
- istruzioni quadro A – personale;
- istruzioni quadro F – dati contabili (imprese);
- istruzioni quadro H – dati contabili (professionisti).
All’interno del quadro F risulta essere stato inserito, al rigo F08, una nuova informazione, che si riferisce direttamente all’adeguamento del valore delle esistenze iniziali: questa novità risulta essere particolarmente importante per gestire gli Isa, perché tiene conto degli effetti delle disposizioni previste dall’articolo 1, comma 78, della Legge di Bilancio 2024, attraverso la quale è stato previsto che, per gli esercenti l’attività d’impresa, che non hanno optato per l’adozione dei principi contabili internazionali nella redazione di bilancio, la possibilità di effettuare l’adeguamento delle esistenze iniziali dei beni.
Per semplificare la compilazione da parte dei contribuenti dei Modelli Isa – soprattutto di quanti utilizzano l’applicativo Redditi Online – è possibile effettuare, sulla base della corrispondenza dei dati, l’importazione nel software Il tuo Isa, dei dati che sono stati indicati all’interno dei Modelli Redditi, utilizzando un’apposita funzionalità informatica.
Modelli Isa: le specifiche tecniche
Attraverso il provvedimento siglato dall’Agenzia delle Entrate sempre il 28 febbraio 2024, è stato definito il percorso telematico da utilizzare per procedere con la trasmissione dei dati ai fini dell’applicazione degli indici. Dato che i modelli Isa costituiscono a tutti gli effetti una parte integrante del Modello Redditi, sempre con lo stesso provvedimento sono stati approvati i controlli di coerenza con i vari modelli.
Entrando un po’ nello specifico, all’interno dell’allegato 1 ci si riferisce alle specifiche tecniche a cui si dovranno attenere i contribuenti che provvedono ad effettuare la trasmissione telematica dei dati, che risultano essere rilevanti ai fini dell’applicazione degli Isa. E che dovranno essere dichiarati con i vari modelli redditi 2024.
Attraverso l’allegato 2, invece, sono state fornire le indicazioni relative alla procedura di controllo della coerenza tra i dati contenuti nei Modelli Redditi 2024 e quelli indicati all’interno dei modelli Isa.
L’Agenzia delle Entrate, comunque vada, si riserva la facoltà di effettuare delle correzioni alle specifiche tecniche e ai controlli di coerenza, che verranno prontamente pubblicate nell’apposita sezione del sito internet dell’AdE. Sullo stesso sito ne verrà data un’adeguata evidenza.
Per il momento, comunque vada, è possibile affermare che mancano degli elementi di novità sugli Isa, i quali risultano essere in massima parte confermati quelli presenti nelle precedenti annualità.
Cosa sono gli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale
Gli Isa sono stati introdotti con un obiettivo ben preciso: quello di migliorare la trasparenza fiscali tra la pubblica amministrazione e i cittadini. Il loro compito, sostanzialmente, è quello di incentivare i contribuenti a migliorare i propri rapporti con l’Agenzia delle Entrate, andando a dichiarare spontaneamente i redditi che hanno percepito nel corso dell’anno e provvedendo al pagamento delle stesse.
Sostanzialmente esiste una scala da 1 a 10 che corrisponde ad una sorta di votazione finale, attraverso la quale il contribuente viene individuato e che permette di determinare quale sia il suo grado di affidabilità fiscale. Una votazione che si basa su una serie di parametri. Gli Isa, come riporta direttamente l’Agenzia delle Entrate, servono a migliorare la collaborazione tra fisco e cittadini:
L’istituzione degli indici per gli esercenti di attività di impresa, arti o professioni, rappresenta un’ulteriore iniziativa che mira , utilizzando anche efficaci forme di assistenza (avvisi e comunicazioni in prossimità di scadenze fiscali) ad aumentare la collaborazione fra contribuenti e Amministrazione finanziaria.
Chi deve applicare gli Isa
Ad essere tenuti all’applicazione degli Isa sono i contribuenti che esercitano l’attività d’impresa o di lavoro autonomo. E che stiano svolgendo un’attività prevalente per la quale sia stato approvato un’Isa e che non presentino delle cause di esclusione.
Il termine attività prevalente fa riferimento a quell’attività dalla quale, nel corso del periodo d’imposta, deriva il maggiore ammontare di ricavi o compensi. Per individuare l’Isa da applicare in relazione all’attività prevalente si deve prendere in considerazione il complesso delle attività considerate dal medesimo Isa.
Nel caso in cui un contribuente eserciti più attività deve valutare in via preliminare, quali delle stesse attività siano comprese all’interno dello stesso Isa. A questo punto ai fini della determinazione dell’attività prevalente, si dovranno andare a sommare i ricavi o compensi provenienti dalle attività che rientrano nel campo di applicazione del medesimo Isa.
In sintesi
L’Agenzia delle Entrate ha approvato i 175 Modelli Isa 2024. Sostanzialmente, rispetto agli scorsi anni non sono state registrate delle importanti novità.
Approvati anche i requisiti tecnici per l’invio telematico dei suddetti Isa, a cui i contribuenti si dovranno attenere.