Nella giungla dei bonus edilizi è facile perdere il diritto alle agevolazioni, soprattutto se ci si affida a ditte non specializzate o in regola, come sottolineano le linee guida della Commissione nazionale paritetica per le Casse edili. Il Superbonus e gli altri bonus casa che prevedono interventi di ristrutturazione e miglioramento della classe energetica degli immobili possono saltare se non sono rispettati alcuni requisiti indispensabili previsti dalla legge.
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Cosa dicono le norme che tutelano gli operai che lavorano nei cantieri
Le norme vigenti sono state pensate per eliminare il lavoro nero e mettere in sicurezza chi opera all’interno dei cantieri. E per ottenere le agevolazioni c’è ora l’obbligo di rivolgersi solo ad aziende certificate.
La responsabilità di controllare che i requisiti siano rispettati spetta ai committenti e ai tecnici abilitati, oltre al direttore dei lavori, che sono tenuti anche a dichiarare la conformità delle opere e degli interventi realizzati e la conformità alle normative nazionali e locali in tema di sicurezza e di efficienze energetica.
Bonus edilizi, attenzione al Durc: cos’è e chi lo deve controllare
Come sottolinea la Cnce, le aziende sono tenute a presentare il Durc, il documento unico di regolarità contributiva, che dimostra che i lavoratori sono regolarmente assunti, assicurati e retribuiti. Deve essere verificato per tutte le imprese che intervengono nel cantiere per l’esecuzione di un lavoro privato prima del suo inizio.
Senza la congruità potrebbero non essere riconosciuti i benefici e le detrazioni fiscali. I bonus, infatti, non sono riconosciuti in caso di “violazione delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro e nei cantieri” e se vengono meno le “obbligazioni contributive accertate dagli organi competenti e comunicate alla direzione regionale delle entrate territorialmente competente”.
Bonus edilizi a rischio con le aziende che non applicano i Ccnl
Il decreto anti frodi stabilisce inoltre controlli più stringenti sulle cessioni dei crediti di imposta per i bonus edilizi, e introduce a partire dal 27 maggio 2022 anche l’obbligo di rivolgersi esclusivamente ad aziende che applicano i Contratti collettivi nazionali di lavoro.
Nella fattispecie, per i lavori che superano i 70 mila euro è necessario che le imprese applichino i Ccnl stipulati dalle organizzazioni sindacali. L’adempimento si rende necessario per tutti i seguenti bonus.
- Superbonus e bonus ristrutturazione.
- Ecobonus, sisma bonus e bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per l’adeguamento degli ambienti di lavoro e per le cessioni dei crediti di imposta.
- Bonus facciate.
- Bonus verde.
L’applicazione del Ccnl deve essere indicata nell’atto di affidamento dei lavori e nelle fatture emesse in relazione alla loro esecuzione. Anche in questo caso la verifica è obbligatoria per i professionisti e i responsabili all’assistenza fiscale che devono rilasciare, quando previsto, il visto di conformità.
Le nuove decisioni si inseriscono nella più ampia manovra sui bonus che prevede una stretta sulle regole e sulle frodi ai danni dello Stato.