Rottamazione quinquies in dubbio, l’emendamento alla Manovra cambia le regole

Il maxi emendamento alla Manovra non parla della Rottamazione quinquies, ma ce ne sono altri in attesa di essere approvati che potrebbero modificarla

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Matteo Runchi

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Crescono i dubbi su quali saranno le regole definitive per la Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. La norma è prevista nel testo base della Manovra, ma non viene in alcun modo modificata dal maxi-emendamento presentato dal Governo che contiene tutti i principali cambiamenti alla legge di bilancio.

La maggioranza aveva però promesso alcune migliorie alla legge, su spinta in particolare della Lega. Queste norme sono però rimaste in altri emendamenti che potrebbero essere spinti ai margini dal nuovo testo che aggiunge 3,5 miliardi di euro alla Manovra. Per il momento c’è quindi grande incertezza.

I punti certi della Rottamazione quinquies

La Rottamazione quinquies è un condono fiscale che si applica a tutti i contribuenti che hanno debiti con lo Stato accumulati tra il 2000 e il 2023. Permette di rateizzare questi debiti in 9 anni in 54 rate bimestrali, senza nessuna sanzione e con un interesse molto basso, del 4%. È stata inserita nel testo della Manovra finanziaria 2026 ed è tra i punti cardine della legge di bilancio per la Lega di Matteo Salvini.

Rispetto alle quattro istanze di Rottamazione delle cartelle esattoriali previste in passato, questa è parzialmente più restrittiva. Non permette infatti di aderire a chi non ha presentato nessuna dichiarazione dei redditi per gli anni in cui si chiede il condono. In questo modo si vuole evitare di includere chi ha eluso totalmente le tasse. L’attivazione della Rottamazione quinquies fermerà inoltre tutti i pignoramenti previsti per chi ha un debito con lo Stato.

Sarà possibile rateizzare anche il pagamento di tasse come l’Imu o la Tari, dovute a enti locali. Per gli importi sotto i 5mila euro ci saranno cadenze più ristrette nel tempo per quanto riguarda i pagamenti da effettuare. Dovrebbero poter accedere alla norma 16 milioni di persone.

Gli emendamenti e le promesse

Fin da subito dopo l’approvazione del testo della Manovra in Consiglio dei ministri, Salvini e altri esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia hanno iniziato a promettere un ampliamento della Rottamazione quinquies in modo che potessero avervi accesso più persone. Queste promesse si sono trasformate in emendamenti. Tra questi i più importanti sono:

Ci sono poi state anche varie promesse di “allargare la platea” degli aventi diritto, provvedimenti che sarebbero però stati molto dispendiosi per lo Stato e che non si sono concretizzati.

Il problema del maxi-emendamento

Al momento tutti questi emendamenti sono depositati e, in teoria, potrebbero essere approvati dal Parlamento al momento della votazione. Se dal punto di vista tecnico non ci sono impedimenti però, dal punto di vista politico queste norme sono a rischio.

Nessuna delle modifiche alla Rottamazione quinquies è infatti entrata nel maxi-emendamento presentato dal Governo, che fa crescere di 3,5 miliardi la Manovra e che prevede una serie di misure espansive. Un solo emendamento è più semplice da approvare degli oltre 400 passati in Commissione. La Rottamazione quinquies rischia quindi di rimanere quella uscita dal Consiglio dei ministri, nonostante le promesse.

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