L’obiettivo di fondo è quello di cambiare le prospettive sulla disabilità. Questo è lo scopo che si è voluto raggiungere con l’approvazione di due differenti decreti attuativi della Legge n. 227/2021, nota anche come Legge Delega al Governo in Materia di Disabilità. Dal 2025, in estrema sintesi, sarà completamente rivoluzionato lo scenario normativo di riferimento, attraverso il quale, fino ad oggi, sono state tutelate le persone con disabilità. In altre parole sono stati apportati dei cambiamenti alla Legge 104.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato due diversi decreti attuativi. Quello che risulta essere maggiormente rappresentativo del cambio di prospettiva e di approccio al tema della disabilità risulta essere quello al cui interno riporta la definizione della condizione di disabilità. Ma non solo: ha provveduto a definire in maniera precisa e chiara come debba essere effettuata la valutazione della disabilità in modo da poter elaborare ed attuare un progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.
Vengono introdotte, in estrema sintesi, delle vere e proprio novità che vanno a modificare l’impianto della Legge 104. Viene introdotto, tra l’altro, l’accomodamento ragionevole. E vengono, inoltre, riformate le procedure attraverso le quali viene effettuato l’accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale e personalizzato.
L’introduzione del Progetto di vita, per valutare le disabilità e garantire una presa in carico completa della persona, dal punto di vista sanitario, socio sanitario e sociale – spiega Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità – consentirà di superare le estreme frammentazioni di prestazioni, servizi e misure e la riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile è fondamentale per semplificare e sburocratizzare gli attuali percorsi complessi, eliminare le ripetute visite di controllo e per ottenere certificati e visite mediche in tempi più accettabili.
Indice
Legge 104, i due nuovi decreti
Lo scorso 3 novembre 2023, il consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare due differenti decreti legislativi attraverso i quali viene data attuazione alla Legge n. 227 del 22 dicembre 2021. Proprio attraverso questa norma il Parlamento aveva dato delega al Governo di revisionare e riordinare le disposizioni in materia di disabilità.
L’intento, in estrema sintesi, era quello di mettere mano alla Legge 104 in modo da garantire ai disabili il riconoscimento dei propri diritti civili e sociali. Tra questi sarebbe dovuto rientrare anche il diritto ad una vita indipendente e la piena inclusione sociale e lavorativa: l’obiettivo è quello di rispettare interamente e pienamente i principi di autodeterminazione e di non discriminazione.
La valutazione della disabilità
Di particolare importanza risulta essere il primo decreto, che ha provveduto a dare una precisa definizione della condizione di disabilità. E, soprattutto, ha fornito un’indicazione precisa su quelle che saranno le indicazioni di accertamento di questa condizione. Sono stati rivisti i processi valutativi di base: l’obiettivo è quello di riuscire ad arrivare ad una valutazione multidimensionale, che è necessaria per arrivare a predisporre un vero e proprio progetto di vita individuale della persona disabile.
Sostanzialmente l’obiettivo che il legislatore ha intenzione di centrare è molto preciso: andare a rimuovere gli ostacoli e ad attivare i sostegni necessari per esercitare le varie libertà ed i diritti sociali e civili che vengono scelti direttamente dalla persona.
Le novità introdotte
Questo decreto ha uno scopo ben preciso: andare a modificare l’attuale contesto normativo e soprattutto la Legge 104. Per questo motivo sono stati introdotti cinque aspetti innovativi:
- sono state definite ufficialmente la disabilità, la condizione di disabilità e delle persone con disabilità. È stata, inoltre, introdotta una nuova prospettiva dell’individuo con disabilità che non deriva unicamente da una semplice e schietta visione medica dell’apprendimento, così come è stato determinato da una singola malattia o da una patologia. L’impedimento viene determinato anche dal risultato dell’interazione tra le persone con delle compromissioni e le barriere comportamentali ed ambientali, che continuano ad impedire o limitare la partecipazione ai vari contesti di vita;
- dal 1° gennaio 2015 verrà adottata la classificazione internazionale delle malattie (ICD) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Verrà, inoltre adottata la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute. Grazie all’utilizzo congiunto di questi strumenti sarà possibile ottenere un quadro più ampio e significativo della salute delle singole persone;
- all’Inps verrà affidato il procedimento unificato della valutazione di base. Il passaggio di consegne avverrà il 1° gennaio 2026. La certificazione della condizione di disabilità risulterà essere unificata al processo con il quale verrà accertata l’invalidità civile. I vari accertamenti verranno attivati attraverso un certificato medico introduttivo;
- il passo successivo sarà determinato da un procedimento multidimensionale, il cui scopo è quello di predisporre un progetto di vita. In questo caso siamo davanti ad una vera e propria valutazione bio-psico-sociale, che verrà effettuata con la collaborazione delle persone con disabilità. Si partirà da una valutazione di base e si andrà a completare attraverso gli elementi che vengono consegnati dal contesto sociale nel quale vive la singola persona;
- verrà applicato, inoltre, il diritto all’accomodamento ragionevole. Stiamo parlando, in altre parole, della possibilità di apportare delle modifiche e degli adattamenti, i quali, in ogni caso, non devono essere sproporzionati od eccessivi. E che devono, prima di tutto, permettere alle persone disabili di godere ed esercitare i vari diritti civili e sociali.
La sperimentazione
Quanto abbiamo elencato verrà sperimentato per tutto il 2025. Le disposizioni verranno applicate a campione: soprattutto quelle relative alla valutazione di base e quelle relative alla valutazione multidimensionale. L’obiettivo di base è quello di riuscire a definire con precisione i criteri e le modalità di accertamento.
Livelli essenziali di prestazione per la disabilità
Di particolare importanza è anche il secondo decreto che è stato approvato lo scorso 3 novembre 2023 dal Consiglio dei Ministri. Viene regolata l’istituzione di una Cabina di Regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in favore delle persone con delle disabilità.
Della Cabina di Regia, che sarà attivata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, faranno parte, oltre ai ministri competenti per materia:
- un delegato della Commissione tecnica per i fabbisogni standard;
- il Presidente della Conferenza delle Regioni;
- il Presidente dell’Anci;
- i Presidenti delle Federazioni maggiormente rappresentative delle Associazioni in materia di disabilità.
Il compito più importante della Cabina di regia sarà quello di effettuare una vera e propria ricognizione delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità. E, successivamente, proporre delle linee guida essenziali per le prestazioni da mettere a disposizione in particolare riconoscere il progetto individuale di vita ritenuto come essenziale.
In sintesi
Il Consiglio dei Ministri ha apportato alcune modifiche alla Legge 104, con le quali sono state cambiate le regole per i disabili per ottenere le agevolazioni.
Verranno semplificate le operazioni per poter ottenere la disabilità. Ma soprattutto verrà introdotto il cosiddetto accomodamento ragionevole, che permetterà di effettuare alcuni aggiustamenti, per andare incontro alle esigenze dei diretti interessati.