Certificazione unica 2025, scadenza tripla e importanti novità

Sono tre le scadenze in calendario per la certificazione unica 2025: 17 e 31 marzo, a cui si aggiunge il 31 ottobre. Vediamo tutte le importanti novità di quest'anno

Pubblicato: 14 Marzo 2025 11:09

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Entro il 17 marzo i sostituti d’imposta devono trasmettere telematicamente la certificazione unica 2025 e devono consegnare ai diretti interessati la relativa documentazione. L’operazione è molto importante, perché le Cu servono ad attestare i redditi che i contribuenti hanno percepito nel corso dell’anno: nello specifico si riferiscono a quelli di lavoro dipendente e di lavoro autonomo. Ma anche redditi diversi e corrispettivi che sono stati percepiti per le locazioni brevi.

All’interno della certificazione unica 2025 sono contenuti i redditi maturati nel periodo d’imposta 2024: è, quindi, un documento molto importante per presentare la dichiarazione dei redditi.

Certificazione unica 2025, le novità di quest’anno

Quest’anno la certificazione unica è caratterizzata da due novità molto importanti, che fanno in modo che la documentazione si allinei con le ultime disposizioni di legge. La prima è stata introdotta dall’articolo 3 del Dlgs n. 1/2025, il cosiddetto decreto Adempimenti, che ha introdotto una serie di semplificazioni per i sostituti d’imposta. Non dovranno più essere inviate le Cu a quanti abbiano optato per il regime forfettario o chi ha ha scelto il regime fiscale di vantaggio.

La seconda novità, invece, è relativa al termine entro il quale è possibile inviare i dati relativi ai redditi da lavoro autonomo che derivano dall’esercizio di arte o professione abituale. A partire dal 2025 i sostituti d’imposta avranno tempo per farlo fino al 31 marzo dell’anno successivo rispetto a quello nel quale i lavoratori hanno percepito i redditi. Questo significa, in altre parole, che sono state concesse altre due settimane per poter espletare questa pratica.

Per quanto riguarda le certificazioni uniche che contengono unicamente dei redditi esenti o non dichiarabili attraverso la dichiarazione precompilata, non cambia nulla. I sostituti d’imposta hanno la possibilità di continuare a presentarle entro il 31 ottobre 2025, quando è prevista la scadenza per la presentazione del Modello 770.

Chi deve presentare la Cu 2025

Quali sono i soggetti che si devono ricordare di presentare la certificazione unica 2025? Questo obbligo deve essere assolto da chi, nel corso del 2024, abbia effettuato dei pagamenti sottoposti a ritenuta alla fonte o per i quali debbano essere versati:

L’obbligo coinvolge trasversalmente diversi sostituti d’imposta, tra i quali ci sono le aziende private e la pubblica amministrazione. L’invio della certificazione unica deve essere effettuato anche quando gli importi erogati non sono soggetti alla ritenuta alla fonte, ma è prevista una contribuzione Inps. In questa casistica rientrano, ad esempio, le aziende straniere che impiegano lavoratori italiani oltre confine, ma sono assicurati nel nostro Paese. Lo stesso obbligo vige per le università nei confronti dei dottorati di ricerca.

A essere coinvolti in queste operazioni sono anche quanti abbiano aperto una posizione assicurativa con l’Inail. Attraverso la CU devono essere comunicati i dati relativi al personale assicurato. Per farlo è necessario compilare un particolare riquadro pensato proprio per l’istituto.

Certificazione unica ordinaria o ristretta

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, attraverso un provvedimento firmato il 15 gennaio 2025, ha approvato le specifiche tecniche e le istruzioni per la compilazione della certificazione unica 2025. La documentazione può essere scaricata direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dove sono disponibili due diversi formati:

I formati hanno due utilizzi diversi: quello sintetico può essere consegnato direttamente al lavoratore (via e-mail o con posta ordinaria). Il modello ordinario deve invece essere inoltrato all’Agenzia delle Entrate telematicamente (per farlo è possibile appoggiarsi a un intermediario abilitato).

Lavoro sportivo, bonus Natale, rimpatriati

La certificazione unica 2025 è stata aggiornata in modo da poter recepire tutte le novità apportate alle norme fiscali. Vediamo altre novità degne di nota.

Vengono recepite le modifiche alle regole sulle doppie imposizioni con la Svizzera: la nuova convenzione prevede che il reddito dal lavoro dipendente percepito dai frontalieri venga tassato nello Stato in cui il singolo soggetto ha lavorato. La tassazione avviene con una ritenuta alla fonte pari all’80% di quanto in linea teorica dovrebbe essere versato ai fini Irpef.

Alcune novità, invece, riguardano il lavoro che viene classificato come sportivo: è stato introdotto un vero e proprio taglio delle codifiche rispetto a quanto era previsto nel 2024. Si fa spazio anche il cosiddetto bonus Natale, il contributo una tantum da 100 euro destinato ad alcuni lavoratori con un reddito inferiore a 28.000 euro. Sono stati introdotti i nuovi codici identificativi per i lavoratori rimpatriati dal 2024 (a prevederlo è stato l’articolo 5, Dlgs n. 209/2023).

Hanno debuttato anche i campi da 671 a 673 riservati all’imposta sostitutiva del 15% che viene applicata ai compensi erogati per personale sanitario per le prestazioni che hanno effettuato per ridurre le liste d’attesa. Una nuova sezione – i campi da 791 a 805 – è stata riservata ai percettori dell’assegno universale riconosciuto dall’Inps alle famiglie con dei figli a carico, nel momento in cui siano in possesso di determinati requisiti.

Grazie alla Cu si evita la dichiarazione dei redditi

Nel caso in cui nel corso del 2024 i contribuenti avessero maturato unicamente dei redditi di lavoro dipendente – che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate attraverso la certificazione unica – possono evitare di presentare la dichiarazione dei redditi: ne sono ufficialmente esentati. Purché sia stato effettuato in modo corretto il conguaglio.

Anche chi percepisce unicamente la pensione e si trova nelle condizioni che abbiamo appena descritto può evitare di presentare il Modello 730/2025.

Cuper in scadenza il 17 marzo

Si avvicina l’ultimo giorno per consegnare la Certificazione degli utili e dei proventi equiparati (Cupe), che deve essere rilasciata ai soggetti che percepiscono degli utili derivanti dalla partecipazione a soggetti Ires. Anche in questo caso, come per la certificazione unica 2025, la deadline è il 17 marzo.

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