Bonus tiroide? A cosa hanno diritto i malati, facciamo chiarezza

Anche se in Rete si parla impropriamente di "Bonus tiroide", chi soffre di patologie legate alla tiroide ha diritto a qualche forma di aiuto da parte dell'Inps

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Chi soffre di tiroide ha diritto a qualche forma di aiuto da parte dell’Inps? Fortunatamente la risposta è sì. In Rete impropriamente si parla di “Bonus tiroide”, ma a tutti gli effetti si tratta di un’indennità riconosciuta dall’Istituto Nazionale di Previdenza.

A differenza di quanto riportato da diversi media online non specializzati, non esiste un Bonus tiroide da 500 euro, ma esiste il limite massimo, di 550 euro, di indennità indicata nella tabella Inps per chi ha una invalidità superiore al 74%.

Soglie di invalidità e diritti

Sono considerati invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, che hanno subito una riduzione permanente della capacità lavorativa di almeno un terzo.

A ogni percentuale di invalidità, di qualunque patologia si tratti, corrispondono dei benefici. L’invalidità parte dal 34%. Ecco le soglie:

Quali patologie della tiroide rientrano nell’indennità

Le patologie della tiroide che vengono prese in considerazione dalla Commissione sanitaria che effettuerà la valutazione sono:

Come si presenta la domanda per l’assegno Inps

La domanda per l’accertamento dell’invalidità da parte della Commissione sanitaria va presentata all’Azienda Sanitaria Locale chiedendo al medico di base di compilare sul sito inps.it il certificato introduttivo (a pagamento). Oltre ai dati anagrafici, il medico dovrà indicare tutte le patologie che possono essere valutate ai fini dell’ottenimento dell’invalidità.

Il medico rilascia la ricevuta cartacea dell’operazione online e fornisce una copia del certificato medico originale, che vale 90 giorni. A questo punto si può procedere con la domanda vera e propria, online su inps.it oppure tramite un patronato, in cui viene indicata la prima data disponibile per la visita presso la Commissione ASL.

Dopo la visita, la Commissione invierà a casa o tramite email Pec il verbale di visita in due copie: una con tutti i tuoi dati sanitari, anche quelli sensibili, e l’altra con il solo giudizio finale con il grado di invalidità in percentuale.

Malati di tiroide e legge 104?

Nella domanda per l’invalidità è possibile richiedere anche che la Commissione valuti anche se si ha diritto ai benefici della Legge 104.

Se sì, e se si è lavoratori dipendenti, spettano riposi orari giornalieri di 1 ora o 2 ore a seconda dell’orario di lavoro, oppure 3 giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore.

Si può anche fruire di un congedo straordinario retribuito, per un massimo di 2 anni nella vita lavorativa. Si ha anche diritto a rifiutare il trasferimento di sede e il lavoro notturno.

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